© Massimiliano Galardi; Licenza: https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/; Fonte: https://en.wikipedia.org/wiki/Gaetano_Magnolfi#/media/File:Monumento_a_Gaetano_Magnolfi_14.jpg
GAETANO MAGNOLFI
MCMVIII
Nel monumento a Gaetano Magnolfi – che sorge nella Piazza di S. Maria della Pietà, di riscontro all’Orfanotrofio da lui fondato – il benefattore, le cui fortune iniziarono a costruirsi nell’esercizio dell’arte del legnaiolo, è ritratto in piedi, cinto da un grembiule, appoggiato a una pialla bislunga; pare che con un bonario gesto della mano destra il filantropo indichi il fanciullo apprendista seduto ai suoi piedi, che, in una pausa dal lavoro di falegnameria, è raccolto nei suoi pensieri. Il gruppo scultoreo, modellato in bronzo, si erge su una base di travertino dalla forma quadrangolare. La proposta di tributare un omaggio monumentale al padre degli orfani fu lanciata dal letterato Isidoro Del Lungo nel 1896. Nel 1898 – sessant’anni dopo l’inaugurazione dell’Orfanotrofio della Pietà – il Comitato esecutivo per un monumento da erigersi al cav. Gaetano Magnolfi, al fine di raccogliere i fondi, organizzò a Prato una fiera di beneficenza e un’esposizione di artisti-artigiani. Nell’occasione della Mostra artistica-operaia il canonico Silvio Ceccatelli presentò gli Appunti storici sulla vita del benemerito Gaetano Magnolfi, padre degli orfani per sollecitare i visitatori a concorrere all’erezione del monumento. Intitolato Gaetano Magnolfi, operaio e benefattore, il discorso letto da Del Lungo per la premiazione degli espositori della Mostra artistica-operaia fu stampato a spese del Comune di Prato; il ricavato della vendita fu destinato all’erigendo monumento. Nel 1902 una commissione giudicatrice nominata dal Comitato esecutivo approvò il bozzetto presentato dallo scultore Oreste Chilleri. Sulla rappresentazione di Magnolfi in abiti di artigiano ebbe a dissentire il pronipote, che avrebbe preferito una figura in redingote sul tipo del filantropo borghese; tuttavia prevalse l'ideazione artistica di Chilleri. Nel 1903 il Comitato esecutivo propose la collocazione della statua in Piazza S. Maria della Pietà. Nel 1906 l’Amministrazione comunale pratese – in accoglimento delle lagnanze dello scultore Chilleri, che giudicava zona troppo periferica il borgo della Pietà – concesse che il monumento a Magnolfi avesse a teatro la Piazza del Duomo. Conclusi i lavori, il Comune tardava prendere in consegna l’opera. Il 25 dicembre 1908 Chilleri – stanco di attendere lo scoprimento ufficiale – provvide da sé all’inaugurazione rimuovendo la tela che lo celava. Circa vent’anni dopo, il monumento fu spostato in Piazza S. Maria della Pietà, di fronte all’Orfanotrofio a cui era legato il nome di Magnolfi.
Commemorato
Fonti
- I. Del Lungo, Francesco di Marco Datini, mercante e benefattore. Discorso letto da Isidoro Del Lungo il dì 18 ottobre 1896 nell’inaugurazione della statua in Prato, Prato, Tip. Giachetti, figlio e C., 1897
- S. Ceccatelli, Appunti storici sulla vita del benemerito Gaetano Magnolfi, padre degli orfani, Prato, Tipografia Successori Vestri, 1898
- Prato e la mostra artistica-operaia, agosto-settembre 1898 (numero unico), Prato, Tipografia Successori Vestri, s.d. [1898]
- I. Del Lungo, Gaetano Magnolfi, operaio e benefattore. Discorso letto da Isidoro Del Lungo nella sala del comune di Prato il dì 2 ottobre 1898 per la premiazione degli espositori della Mostra artistica operaia, Prato, Tip. Giachetti, figlio e C., 1898
- 2 ottobre 1898. Mostra artistica-operaia in Prato – Toscana, Prato, Tipografia Successori Vestri, 1898
- Gaetano Magnolfi e il suo monumento (numero unico, 21 febbraio 1904), Prato, Tip. Succ. Vestri, 1904
- Gaetano Magnolfi legnaiuolo e il suo monumento (numero unico, 28 febbraio 1904), Prato, Tip. Ed. Nutini, 1904
- 25 (dicembre 1908), «Ars et labor. Musica e musicisti. Rivista mensile illustrata», a. LXIV, n. 1, gennaio 1909, p. 78
- Un monumento ad un filantropo, «Natura ed arte. Rivista illustrata quindicinale italiana e straniera di scienze, lettere ed arti», a. XVIII, n. 7, 1° marzo 1909, p. 554
- A. Meoni, Prato ieri, Prato, Edizioni del Palazzo, 1983, pp. 26-28