© Comune di Prato
NE RICORDINO A TUTTI
LE CRISTIANE E CIVILI VIRTÙ
MA NEL CUORE DELL’ORFANO
SERBINO PERENNE COME IL BENEFIZIO
LA GRATITUDINE
Il busto in marmo di Gaetano Magnolfi è posto, entro una nicchia incavata nel muro, alla sommità dello scalone dell’Orfanotrofio da lui fondato, oggi Centro Culturale Magnolfi Nuovo. Nel 1868 lo scultore Egisto Sampaoli, allievo di Giovanni Duprè, riprodusse le fattezze del benefattore pratese sul modello del busto che Emilio Boni realizzò nel 1864. Il ritratto del filantropo serviva da memento di gratitudine «nel cuore dell’orfano» che percorreva la scala maggiore dell’Istituto. L’iscrizione sottostante — dettata dal letterato Cesare Guasti, fratello di Gaetano, a cui era passata la direzione dell’istituzione caritativa pratese dopo la morte di Magnolfi — chiariva la ragion d’essere del busto: che «le sembianze» impresse nel marmo potessero perpetuare il ricordo delle «cristiane e civili virtù» di quest’«uomo benefico». Con tutta probabilità l’inaugurazione del busto di Magnolfi si svolse il 12 luglio 1868, a latere di quella del monumento eretto sulla tomba del filantropo, che era allogata nella cappella prospicente il giardino dell’Istituto (si veda la relativa scheda).
Commemorato
Fonti
- Ricordo del cavaliere Gaetano Magnolfi fondatore e direttore del R. Orfanotrofio della Pietà presso Prato, Prato, Tip. Contrucci e Comp., 1867
- Inaugurazione del monumento al cavaliere Gaetano Magnolfi nel R. Orfanotrofio di Prato il XII di luglio MDCCCLXVIII. Appendice al ricordo pubblicato il XIII di novembre MDCCCLVII, Prato, Tip. Contrucci e Comp., 1868