illustrazione senza titolo

L’illustratrice triestina Nicoletta Costa, autrice di numerose storie per i piccoli lettori, vincitrice di molti premi e ideatrice di noti e amati personaggi come Giulio Coniglio, la nuvola Olga, la strega Teodora e l’albero Giovanni, ripresenta in questo albo la figura della maestra Margherita, già presente in Margherita maestra dormigliona (Emme Edizioni, 1997) e successivamente in Margherita non ne può più (Emme Edizioni, 1999). Margherita, maestra di scuola primaria distratta e pasticciona, «spettinata, stropicciata, senza bottoni, ma tanto simpatica!» (p. 33), è spesso oggetto delle preoccupazioni dei suoi saggi e previdenti alunni, in questo breve racconto impegnati a trovarle un marito che se ne prenda cura. In particolare, nell’illustrazione in oggetto, Margherita è rappresentata sorridente e coi rossi capelli arruffati in mezzo ai suoi scolari: l’immagine, dal tratto infantile che è l’inconfondibile cifra stilistica della Costa, comunica allegria, mentre le braccia protese dei bambini e i loro volti gioiosi mostrano l’affetto sincero che i piccoli nutrono per la stravagante insegnante.

L’immagine di scuola che emerge è quella di una comunità aperta e accogliente, nella quale si privilegiano le relazioni tra insegnanti e alunni nella prospettiva del dialogo e della valorizzazione delle specificità di ciascuno oltre i pregiudizi e le apparenze. Luigi, il giovane maestro di matematica, per esempio, dapprima scelto dai bambini come ideale fidanzato di Margherita perché intelligente, elegante e ordinato, sarà escluso dalla rosa dei pretendenti per aver dato dello sciocco al piccolo Ugo; stesso destino per il bel maestro di karate Paolo, che conduce vita salutare ma è intollerante e odia gli animali. 

Da notare che l’efficace apparato iconografico del libro, qui con funzione selettiva in relazione a una scelta di momenti salienti della narrazione, riveste un ruolo di primo piano tanto quanto il testo verbale, di cui è autrice la stessa Costa.