Il film segue le vicende della terza B del liceo Mamiani di Trani negli anni Settanta. A settembre, la mattina dell’inizio delle lezioni, due dei protagonisti, l’alunno Mario D’Oliva (Melidoni) ed il bidello Salvatore (Vitali), che dormono nella stessa stanza, faticano ad alzarsi. Alla classe frequentata dal ragazzo si aggiunge come nuova compagna Simona Girardi (Carati), una attraente ragazza figlia di un industriale veneto di salumi (Ballista), trasferitasi al sud con la famiglia. Il film si snoda tra scene comiche, a tratti volgari, inserendosi nel filone della commedia sexy all’italiana.
Mario, fingendosi un commissario di polizia, telefona al preside (Martana) segnalando che il professor Cacioppo (D’Angelo) custodisce e distribuisce droga nella scuola. Il preside chiama il bidello Salvatore per perquisire il docente, cui fa calare i pantaloni. Poi, Mario richiama il preside per informarlo che la polizia ha sbagliato istituto nel fare la segnalazione. In un episodio successivo, Mario e due compagni di classe spiano i camerini nel negozio di abbigliamento del padre dello stesso Mario (Banfi), per osservare avvenenti signore che si spogliano, tra cui la bella Elena Mancuso (Gentile). A scuola, durante una partita di pallacanestro nella lezione di educazione fisica, i ragazzi approfittano dei contatti fisici con le compagne per strappare loro le magliette. In seguito, mettono della colla sulla palla; il professor Cacioppo e Salvatore, ignari dello scherzo, rimangono con le mani appiccicate.
Le studentesse mettono in guardia Simona da Mario, che definiscono un dongiovanni. Anche le relazioni amorose dei docenti sono poco serie. La professoressa Marimonti (Coluzzi) corteggia il collega Cacioppo, ma senza successo. Ella rimprovera gli alunni per aver divagato nei temi assegnati, parlando di volgarità. I ragazzi si prendono gioco dell’insegnante, mettendole una trappola nel cassetto della cattedra e spaventandola con un topo finto. Simona, convinta dalle compagne che Mario è solito sedurre le ragazze per poi abbandonarle, lo invita in un appartamento; il rubacuori tenta di adescarla, ma le altre studentesse li raggiungono ed egli se ne va.
Il film mostra Elena Mancuso che arriva in auto la mattina per entrare nel portone accanto alla scuola; Salvatore ne è attratto e gli studenti gli fanno credere che sia una donna di facili costumi. Il bidello segue Elena nel suo palazzo, ma viene bloccato e percosso in ascensore dalle guardie del corpo del marito. In seguito, il preside ed alcuni professori si riuniscono per organizzare i festeggiamenti per i quindici anni di servizio di Cacioppo.
Mario non riesce a conquistare Simona, la vede in auto mentre dà un bacio al padre (Ballista) e pensa sia il suo amante. La ragazza sta al gioco; gli presenta il padre e la madre (Sini), che appaiono agli occhi dello spasimante poco rispettabili.
Salvatore, sempre invaghito di Elena, travestito da manichino, la osserva nel camerino del negozio di D’Oliva, ma lì li raggiunge l’amante della donna e poi suo marito; il bidello allora fugge. Infine, Mario regala a Simona un vestito del negozio di suo padre, ma la ragazza viene sospettata di furto e convocata dalla polizia. Dopo che il giovane ha chiarito l’equivoco, i due giovani si scoprono innamorati durante la festa per il professor Cacioppo.
Il film può essere considerato il sequel del film Classe mista (1976), diretto dallo stesso Laurenti.
Fonti
M. Bertarelli, 1500 film da evitare, Roma, Gremese, 2004, p. 137.
M. Giusti, Dizionario dei film italiani stracult, Segrate, Frassinelli, 2004, p. 184.
G. Lupi, Storia della commedia sexy all’italiana, Vol. I: Da Sergio Martino a Nello Fossati, Ravenna, Sensoinverso, 2017, pp. 84-85.