© Valentino Minuto
A
ERMINIA
FUÀ FUSINATO
LE DONNE ITALIANE
1834 – 1876
(sullo zoccolo)
RESTAURATO DALL'AMMINISTRAZIONE
COMUNALE ANNO 1960
(lato sinistro)
LA SCUOLA SUPERIORE
PER LE CIVILI FANCIULLE
DAL COMUNE DI ROMA FONDATA
DA LEI
EBBE VITA E INCREMENTO
ED ORA HA IL NOME
(lato destro)
TRA I SORRISI DELLA POESIA
NELLA PROPRIA FAMIGLIA
IMPARÒ IL MAGISTERO
CON CUI LE FANCIULLE ITALIANE
ALLA FAMIGLIA ALLA PATRIA
SI EDUCANO
(lato posteriore)
MENTRE ROMA PIANGENDO
IL DÌ XXX SETTEMBRE MDCCCLXXVI
NE ANNUNZIAVA LA MORTE
ROVIGO GLORIOSA
RICORDAVA IL DÌ V OTTOBRE MDCCCXXXIV
AVERLE DATO I NATALI
Il monumento funebre a Erminia Fuà Fusinato è stato scolpito nel marmo da Stefano Galletti: al di sopra di un basamento, vergato da Gaetano Ghivizzani su tutti e quattro i lati, si eleva la statua della poetessa-educatrice; la Fuà è ritratta nel gesto di insegnare (Foto 2). L’epigrafe a sinistra del piedistallo riferisce dell’impegno profuso a dare «vita e incremento» alla Scuola Superiore Femminile di Roma da lei retta (dopo la sua morte le fu intitolata). Nell’iscrizione a destra quale obiettivo del suo magistero – appreso spontaneamente «nella propria famiglia» – è indicata l’educazione delle «fanciulle italiane alla famiglia [e] alla patria». Da notare che i suoi «natali» avvennero il 23 ottobre 1834 e non il 5, come si legge inciso nel marmo. Come committenti ideali dell'opera sono menzionate «le donne italiane». In realtà l’idea di tributare solenni onoranze alla Fuà al Cimitero del Verano fu promossa dal Consiglio Direttivo della Scuola Superiore Femminile, che, costituitosi in comitato, si occupò della raccolta delle offerte per l'erezione del monumento sulla tomba della defunta direttrice. Concorse alla sottoscrizione la rivista «La Donna», di cui la Fuà era stata collaboratrice. Alla cerimonia inaugurale, tenutasi l’11 maggio 1882, il discorso di commemorazione fu affidato al letterato sen. Marco Tabarrini. «Ci parve degna di questo onore» – disse l’oratore – «una donna che seppe inalzarsi sopra molte coll’ingegno, senza perder nulla della modestia e del decoro femminile, accoppiando i sacri entusiasmi della poesia alle cure della madre di famiglia e della istitutrice» (Ad Erminia Fuà Fusinato, 1882, p. 7).
Commemorato
Fonti
- A. Pascolato, Erminia Fuà Fusinato. Commemorazione, Venezia, Tip. del Rinnovamento, 1876
- Monumento a Erminia Fuà Fusinato, «La Donna. Periodico d’educazione», a. IX, n. 286, 30 gennaio 1877, p. 2683
- E. Calvi, A proposito del monumento a Erminia Fuà Fusinato, «La Donna. Periodico d’educazione», a. X, n. 12, 30 marzo 1878, p. 188
- O. Raggi, Galletti Stefano, in Id., Della vita e delle opere di Pietro Tenerani, del suo tempo e della sua scuola nella scultura, libro III, Firenze, Successori di Le Monnier, 1880, pp. 426-429
- Il giorno 12 è stato inaugurato in Roma a Campo Verano..., «Nuova antologia di lettere, scienze ed arti», ser. 2, vol. XXXIII - vol. della raccolta LXIII, fasc. 10, 15 maggio 1882, p. 397
- Ad Erminia Fuà Fusinato. Inaugurandosi il monumento nel campo santo di Roma addì 11 maggio 1882, Roma, Coi Tipi di Mario Armanni, 1882
- V. Minuto, Memorie di scuola a Campo Verano. I monumenti funebri a Erminia Fuà Fusinato e a Carlo Belviglieri, «History of Education & Children’s Literature», XVI, 2 (2021), pp. 527-553