In questo racconto il protagonista, insieme all’amico Vittorio, entrambi studenti dell’ultimo anno di liceo, decide di prendere lezioni di tedesco da un professore. In realtà «un professore in gonnella!» (p. 44), e un’ottima fonte dalla quale bere «a ondate, a fiotti, a torrenti la tedesca sapienza» (p. 43). Il “professore” è, infatti, una giovane tedesca dall’aspetto radioso, una maestrina che vive in una casetta che domina tutta la valle del Brembo, poiché «il genio abita sempre in alto» (p. 43). Wilhelmine ha vent’anni, ama leggere Werther e ammirare la luna. I due ragazzi se ne innamorano subito e glielo dimostrano ad ogni lezione. Una domenica di fine aprile, Wilhelmine convince uno dei ragazzi ad accompagnarla a pranzo da un’amica per essere poi ripresa verso sera. Il ragazzo, ormai perdutamente invaghito della maestrina, si presenta anche la domenica successiva con l’intento di farle una sorpresa, ma a rimaner sorpreso sarà lui quando scopre che ella sta trascorrendo del tempo in modo amorevole proprio col suo amico Vittorio. Da allora perderà ogni interesse per il tedesco.
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Roma TrE-Press - In collaborazione con il Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” (MuSEd)
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2785-4485
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