In un liceo di un paese siciliano, l’insegnante di scienze si ferisce a causa dello scoppio di una provetta. Il preside chiama a sostituirla una giovane e avvenente supplente, neolaureata e figlia di un compaesano emigrato a Roma. Stefania Marini (Carati) prende in affitto una camera in casa del farmacista, padre di un figlio adolescente, Andrea. Il ragazzo (Gelardini), affascinato dalla giovane, cerca di spiarla per vederla nuda. Il rapporto fra i due è complicato dal fatto che la ragazza è l’insegnante di Andrea.
Stefania si trova in difficoltà in classe, in quanto fatta oggetto di attenzioni da parte dei maschi della scuola e di gelosia da parte delle studentesse. La classe, del resto, non sembra tranquilla, tanto da organizzare continuamente scherzi a danno dei professori. Al docente di fisica, ad esempio, viene manomesso il manico di un secchio pieno d’acqua con cui sta conducendo un esperimento sulla forza centripeta, col risultato di farglielo precipitare in testa.
La giovane professoressa si reca alla clinica dove è ricoverata la collega da lei sostituita e, confidandosi, definisce i ragazzi “esuberanti”, laddove la vecchia docente (Facchetti) li definisce “maleducati”. Don Fifì (Gammino), dottore della clinica in cui è assistita la prof.ssa Mastrilli e ricco possidente, rimane molto colpito dalla giovane docente e inizia a corteggiarla.
Rinfrancata dal colloquio con la collega, Stefania interroga Peppino (Vitali), l’allievo più terribile della classe, che – contrariamente a tutte le aspettative – risulta preparato, tanto da prendere un ottimo voto. La professoressa riesce anche a stabilire un dialogo con il ragazzo, parlando del padre di quest’ultimo, morto qualche anno prima.
Nel frattempo anche Andrea si è invaghito dell’avvenente professoressa e mostra evidenti segnali di gelosia. Per cercare di chiarire la situazione, Stefania va nella stanza dell’adolescente che si dichiara. I due si baciano e vengono travolti dalla passione, ma la giovane ferma Andrea, promettendogli però un nuovo incontro erotico che evita con uno stratagemma. Nonostante una nuova esplosione di passione fra docente e studente, Stefania decide di sposare don Fifì, seppure senza rinunciare alla relazione con Andrea.
Fonti
G.P. Brunetta, Storia del cinema italiano. Vol. IV: Dal miracolo economico agli anni novanta. 1960-1993, Roma, Editori Riuniti, 1993, p. 424.
M. Bertolino, E. Ridola, Vizietti all’italiana. L’epoca d’oro della commedia sexy, Milano, Molino, 1999, pp. 59-61.
G. Lupi, Storia della commedia sexy all’italiana, Vol. I: Da Sergio Martino a Nello Rosati, Ravenna, Edizioni Sensoinverso, 2018, pp. 119-120.