Il diario testimonia e racconta il passaggio di Alberti Boschetti dall’insegnamento tradizionale all’esperienza della scuola serena. Nella prima parte (pp. 21-54) la maestra narra il suo viaggio in Italia alla ricerca di un metodo d’insegnamento innovativo: decisivo l’incontro a Milano con Anna Fedeli, da cui apprende le tecniche montessoriane e il principio della libertà come fondamento dell’educazione. Seguono il ritorno a Muzzano e le difficoltà legate alla pratica del nuovo metodo. La seconda parte (pp. 55-125) è costituita dal diario scritto durante un anno d'insegnamento (1919-1920) presso una classe elementare mista (prima, seconda e terza) di Muzzano. Dal racconto si evince che Alberti Boschetti ha maturato un proprio metodo originale, il quale, pur basandosi sulle tecniche montessoriane, se ne distacca ogni qual volta queste annullano la libertà degli alunni. La sua didattica ha come fine la «libertà disciplinata» (p. 65) ed è caratterizzata dalla composizione libera, dall’autocorrezione, dalla mutua assistenza tra i compagni di classe e da tempi di studio e lavoro scanditi dal ritmo e dall’interesse degli alunni.
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Roma TrE-Press - In collaborazione con il Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” (MuSEd)
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2785-4485
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