In un’aula universitaria, il regista Marco Bellocchio, insieme ad un gruppo di studenti di Roma, mette in scena la contestazione degli anni Sessanta. Gli studenti stanno ascoltando, con aria annoiata, il docente (Bellocchio) che parla, in modo poco incisivo e poco persuasivo, di arte, citando una espressione di Benedetto Croce: “La poesia somiglia al raggio di sole che splende su questo buio e lo riveste della sua luce, e fa chiare le nascoste sembianze delle cose”.
Nell’aula irrompe un gruppo di giovani contestatori. Il professore, che porta una barba finta (quasi a simboleggiare la scarsa veridicità del proprio ruolo), tenta di continuare la lezione, ma viene interrotto. Nel contempo una ragazza cancella la frase di Croce scritta alla lavagna. I contestatori esprimono l’intenzione di procedere all’occupazione, mentre gli studenti seduti fra i banchi provano a controbattere ed invitano alla discussione. Secondo i giovani in rivolta, l’Università non insegna il ragionamento, per cui solo l’obbedienza e l’occupazione possono corrispondere a un momento di maturazione individuale.
Entra il Preside, che cerca di ristabilire l’ordine, invitando i giovani a terminare la contestazione e a dialogare per trovare una soluzione. La sua figura, oltraggiata con l’appellativo di “servo”, è oggetto di derisione. Il Preside ed il professore vengono addirittura aggrediti dai contestatori e uno di questi ultimi arriva a dare alle fiamme un libro.
Ciononostante, i professori continuano nella loro opera di persuasione, ma vengono costantemente interrotti dagli studenti contestatori, mentre quelli che erano rimasti a seguire la lezione e da principio appoggiavano i professori restano sullo sfondo e non intervengono. Infine, il sindaco ed alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine entrano nell’aula e prendono a manganellate (per finta) i contestatori, che però non si smuovono dalle loro posizioni.
Discutiamo, discutiamo è l’ultimo dei 5 episodi del film Amore e rabbia, tutti realizzati nel 1969.
Fonti
T. Kezich, Discutiamo, discutiamo, «Bianco e Nero», luglio-agosto 1969, pp. 130-132.
S. Bernardi, Marco Bellocchio, Firenze, La Nuova Italia, 1978, pp. 58-64, 130.
A. Aprà (a cura di), Marco Bellocchio: il cinema e i film, Venezia, Marsilio, 2005, pp. 151-155.
C. J. Brook, Marco Bellocchio. The cinematic I in the political sphere, Toronto, University of Toronto Press, 2010.