Il documentario, trasmesso in lingua tedesca, si apre trattando della formazione degli insegnanti di madrelingua tedesca nel contesto delle Opzioni del 1939 nel territorio Ostmark, l’odierna Austria. Attraverso l’utilizzo di materiale fotografico originale, si spiega come dal 1940 la Arbeitsgemeinschaft der Optanten für Deutschland (Associazione degli optanti per la Germania) selezionò e distribuì complessivamente 354 alunne e alunni negli istituti di formazione magistrale a Innsbruck, Klagenfurt, Graz, Wels, Salzburg e Feldkirch. In una breve sequenza, gli ex alunni raccontano della dottrina nazionalsocialistica, portando però solo l’esempio del particolare peso dato alla storia dell’oppressione del popolo germanico.
Successivamente il documentario sposta l’attenzione sull’istituto magistrale di Feldkirch e sul dramma seguito al bombardamento del primo ottobre del 1943. I testimoni ricordano la catastrofe, i lavori di ripristino e i funerali delle alunne (di cui 20 altoatesine). Seguono le testimonianze inerenti agli istituti magistrali a Graz e a Innsbruck, in cui si trovava la maggioranza degli aspiranti all’insegnamento. In seguito ai massici bombardamenti, nel febbraio del 1944, gli studenti furono trasferiti nella valle Zillertal. I testimoni riferiscono della vita nella nuova ubicazione e del suicidio di due professori dopo la notizia della disfatta.
Il documentario dedica il secondo blocco tematico ai corsi per optanti in Alto Adige, accenna alla loro istituzionalizzazione fino a divenire una vera e propria scuola elementare in lingua tedesca lungo il periodo compreso tra l’occupazione della Wehrmacht tedesca nel 1943 e il termine della Seconda Guerra Mondiale e riferisce delle complesse negoziazioni con gli americani (C. Washburne) e con gli inglesi per il ripristino di una scuola in madrelingua tedesca. Alcuni ex impiegati presso l’ente scolastico ricordano la nomina di Joseph Ferrari come vice-sovrintendente tedesco del sovrintendente scolastico italiano. In una registrazione audio, Joseph Ferrari narra le difficoltà del primo periodo. L’ex sovrintendente scolastico ladino Verra introduce brevemente la storia della scuola nelle valli ladine e illustra il sistema scolastico paritario istituito nel 1948.
Nell’ultima parte del film si discutono gli effetti del secondo statuto d’autonomia del 1972 sulla scuola altoatesina, come l’istituzione di tre enti scolastici diretti da tre sovrintendenti e la spiegazione del famoso articolo 19, che richiede la presenza di insegnanti madrelingua per le scuole dei tre gruppi linguistici. Kofler, ex sovrintendente della scuola tedesca, riferisce anche delle nuove sfide poste dall’introduzione della scuola media unica nel 1962.
Il documentario si conclude riferendo della nuova offerta formativa per insegnanti istituita dal 1998 presso la Libera Università di Bolzano, nata per sopperire alla già menzionata mancanza di insegnanti per la scuola in madrelingua.
Il filmato è la seconda puntata del documentario Die Schule in Südtirol, andato in onda all’interno della trasmissione Erlebte Geschichte.
Video: Roberto Condotta, Georg Penn, Hannes Lang, Marco Corriero
Montaggio: Hannes Penn
Commento parlato: Inga Hosp
Redazione: Rudi Gamper
Realizzato su commissione di: RAI-Sender Bozen/RAI Alto Adige, Provincia Autonoma Bolzano (Dipartimento per la cultura tedesca e la famiglia, Ufficio Film e media – Provincia di Bolzano).
Fonti
A. Augschöll Blasbichler, K.H. Peterlini, Die Schule in der Stube: Schul- und Bildungspolitik am Beispiel der aufgelassenen Kleinschulen in Südtirol. Brixen, Weger, 2019.
H. Degle, Erlebte Geschichte: Südtiroler Zeitzeugen erzählen…1918-1945, Bozen, Athesia, 2009.
R. Seberich, Südtiroler Schulgeschichte: Muttersprachlicher Unterricht unter fremden Gesetz, Bozen, Edition Raetia, 2000.