@ Lucia Paciaroni
RIPOSANO LE SPOGLIE MORTALI
DEL SACERDOTE MUNIFICO
MONS. CORRADO CAN.CO CAV. MARINOZZI
CAMERIERE SEGRETO DI SUA SANTITÀ
ORATORE FACONDO E RICERCATO
PREVOSTO PER XL ANNI
DELLA COLLEGIATA DI POLLENZA
CHE VOLLE BELLA ED ADORNA
UOMO DI CUORE
VIDE I BISOGNI DELLA FANCIULLEZZA
E CON PRODIGALITÀ ESEMPLARE
CON SOLLECITUDINE AFFETTUOSA
SCHIVO DI OGNI OSTENTAZIONE
LA BENEFICÒ
FONDANDO ASILI ED ISTITUTI
IN POLLENZA P. POTENZA PICENA
VILLA POTENZA
COMPIANTO AMARAMENTE DA TUTTI
SI SPENSE DOPO LUNGA SERENA MALATTIA
LI XI FEBBRAIO MCMXLVIII
DI ANNI LXXX
GODI O BELL'ANIMA IN PARADISO
E A DIO RACCOMANDA I TUOI CARI
E LE TUE ISTITUZIONI BENEFICHE
L'epigrafe incisa sulla lapide sepolcrale rievoca Mons. Corrado Marinozzi, che «vide i bisogni della fanciullezza», come fondatore di diversi asili e istituti nella provincia di Macerata.
Infatti, Mons. Marinozzi - nel novembre del 1906 - fondò a Pollenza l'omonimo asilo infantile, nel quale era previsto l'insegnamento diretto da parte delle suore di Carità di San Vincenzo de' Paoli e si accoglievano bambine orfane e indigenti. A Porto Potenza Picena, nel 1925, istituì una colonia marina permanente per far soggiornare i bambini dell'asilo nella stagione estiva. In questa città fondò anche un asilo infantile, affidandolo alle suore dell'Addolorata e nel 1938 ne istituì uno anche a Villa Potenza, dove insegnavano le suore dell'Ordine del Patrocinio di San Giuseppe. Sempre a Villa Potenza, qualche anno prima, nel 1936, aveva fondato l'Istituto per le Bambine Abbandonate e Pericolanti.
Marinozzi riuscì a dotare le Opere Pie di un fondo finanziario creandolo con il contributo dei privati cittadini (Brevi memorie generali delle Opere Pie).
La lapide sepolcrale nel cimitero di Pollenza riporta, in alto, la foto di Mons. Marinozzi con l'incisione su marmo dei seguenti oggetti legati alla funzione sacerdotale: la croce, la stola, la pisside, la Bibbia e il tricorno.
La lapide sepolcrale è posta all'interno di uno spazio del cimitero dove sono state collocate le lapidi di altri personaggi importanti per Pollenza, come quelli del pittore Giuseppe Fammilume e del sacerdote don Nazareno Boldorini, entrambi fondatori della Corporazione del Melograno (oggi Proloco), un'associazione avente lo scopo di promuovere e incoraggiare tutte le iniziative dirette a valorizzare il paese dal punto di vista storico, artistico, filantropico e morale (Statuto della Corporazione del Melograno, art. 1) e di cui Mons. Marinozzi fu membro onorario sin dalla sua fondazione.
Commemorato
Fonti
- Archivio storico del Comune di Pollenza, Fondo «Confraternite e Opere Pie», serie «Mons. Corrado Marinozzi (1868-1948)», b. 12 (G. Fammilume, Brevi memorie generali delle Opere Pie fondate dal sacerdote Pollentino Corrado Marinozzi Monsignore e Cav. Ufficiale, 1941);
- A. Fammilume, G. Fammilume, N. Boldorini, Statuto della Corporazione del Melograno (1925), in Archivio storico del Comune di Pollenza, Fondo «Corporazione del Melograno», b. 40.