© Biblioteca "Franco Serantini" (PI); Fonte: https://www.bfscollezionidigitali.org/oggetti/17921-francisco-ferrer-y-…
MENTE DI PENSATORE CUORE DI APOSTOLO
DIVINÒ
NELLE FEROCI ANTITESI DELL’OGGI
LE FRATERNE SINTESI DELL’AVVENIRE
E COLL’OCCHIO ALL’IDEALE
VOLLE
DALLA SCUOLA ALTRICE DI LIBERI SENSI
REDENTO L’UOMO DA OGNI SERVITÙ
L’AUTORITÀ L’OLIGARCHIA IL PRETE
CONGIURANTI VENDETTA
DELL’UMANO FILOSOFO ROTTO IL CORPO
INSOZZARONO LA MEMORIA
IL POPOLO DI NOVI
OSANNANDO AL MARTIRE NUOVISSIMO
TRASVOLANTE DAL FATO ALLA STORIA
INCIDE QUI LA PROTESTA
19 DICEMBRE 1909
Lapide in marmo di Silvestro Barberini che, sul lato sinistro in alto, reca un medaglione in bassorilievo che raffigura il profilo del volto di Francisco Ferrer, sul cui sfondo è posto un ramo di palma. Situata a destra, l’epigrafe ricorda l’opera filosofica ed educativa dell’anarchico catalano che «volle / dalla scuola altrice di liberi sensi / redento l’uomo da ogni servitù». Come committente è indicato «il popolo di Novi» che alzò la propria voce di condanna dell’assassinio del Ferrer. Nella riunione del 19 ottobre 1909 la maggioranza del Consiglio comunale di Novi votò l’ordine del giorno in cui «univa la sua protesta a quella di tutto il mondo civile, contro la Spagna reazionaria» ed approvò l’apertura di una sottoscrizione per la lapide. Era prevista l’inaugurazione per iniziativa del Sindaco e della sezione locale del Partito Socialista il 19 dicembre 1909 con un’iscrizione che denunciava come la congiura dell’autorità, dell’oligarchia e del clero avesse offeso la memoria e data la morte a quell’umano filosofo. Questa allusione all’autorità fece in modo che il governo proibisse l’inaugurazione e quello stesso giorno si celebrò l’omaggio a Ferrer senza che la lapide fosse esposta sulla facciata del Comune. Nella notte fra il 13 e il 14 febbraio 1910 alcuni giovani apposero nello stesso luogo un’altra immagine di Ferrer, poi rimossa dai carabinieri. In base alla richiesta avanzata al Consiglio comunale, accolta favorevolmente l’8 maggio di quell'anno, la lapide fu finalmente murata nella notte del 20 maggio e il prefetto considerò inopportuno porre ulteriori veti, poiché il Ministero degli Interni aveva già autorizzato l’affissione di un ritratto di Ferrer per arrestare il movimento di protesta in sua memoria. Lì rimase per tredici anni fino a che non fu rimossa dai fascisti. Alla Liberazione fu trovata intatta nella mansarda del Municipio e di nuovo installata.
Commemorato
Fonti
- Archivio Comunale di Novi di Modena (ACNM), Carteggio, Pubblicazione avvisi, Recapito di lettere e miscellanee, 1909, 1910
- ACNM, Registri delle delibere, Delibere del Consiglio comunale n. 1 del 21/11/1909; n. 2 dell’8/5/1910; n. 5 del 10/1/1910; n. 6 del 24/10/1920; n. 163 del 27/12/1922
- ACNM, Registri delle delibere, Delibere della Giunta comunale n. 279 del 5/12/1909; n. 300 del 18/12/1909
- D. Ferretti, I. Santini, Novi e il suo territorio: economia, società e politica dall’Unità all’avvento del fascismo, Novi di Modena, Comune, 1995, pp. 219-225
- J. Avilés Farré, Francisco Ferrer y Guardia. Pedagogo, anarchista y mártir, Madrid, Marcial Pons Historia, 2006, pp. 277-278