© Pietre della memoria – Il segno della Storia; Fonte: https://www.pietredellamemoria.it/pietre/lapide-commemorativa-agli-insegnanti-marchigiani-caduti-nella-grande-guerra/
CHE LA VITA CONSACRATA ALLA SCUOLA
DETTERO EROICAMENTE PER LA PATRIA
I COLLEGHI
ANTONOZZI PERICLE – MERELLI RAFFAELE
ANGELINI GIOVANNI – GALASSI DOMENICO
BALDUCCI PIO – GIORGETTI PASQUALE
BARBAROSSA ITALO – GIULIODORI RODOLFO
BINI CARLO – GRADONI GIOVANNI
BRUSCHI RAFFAELE – IOMMI DOMENICO
BUSCAGLIA GAETANO – MARCHI MUZIO
CANCELLIERI VENANZIO – MARIANI GIUSEPPE
CARLONI GIOVANNI – MONTINI RAUL
CECCARELLI GIUSEPPE – MOSCATELLI EZIO
CHIERICI MARIO – ORSINI EMIDIO
CIAMPINELLI ALESSANDRO – ORZI SISTO
CINGOLANI GIOVANNI – PERCONTI RENATO
DAMIANI FEDERICO – PESCI ANGELOTTI GUIDO
DEGLI SFORZA GUIDO – PUCCINI BERNARDINO
DESIDERI NICOLA – SENSINI TITO
DI GIACOMO ETTORE – SORDINI IVO
ERCOLI ADOLFO – TOSCHI PIERCELESTINO
MCMXV – MCMXVIII
VIII . IV . MCMXXV
Eretta per iniziativa del Provveditorato regionale agli studi, la lapide agli insegnanti delle Marche caduti nella Grande Guerra è modellata come una pergamena aperta, su cui sono scritti a caratteri rossi i nomi di 30 maestri e 6 professori che «la vita consacrata alla scuola dettero eroicamente per la patria»; ai lati, come se tenessero dispiegato il rotolo, due spade segnano gli estremi cronologici del primo conflitto mondiale: sguainata l’una sotto l'anno 1915, ringuainata l’altra sotto l'anno 1918; nel mezzo della lastra frondeggia quale simbolo di gloria un ramo di lauro in ferro. Opera di Vittorio Morelli, la lapide fu inaugurata l’8 aprile 1925 nei locali del Provveditorato agli studi per le Marche, in Piazza C.B. di Cavour. Subito dopo, nell’aula magna del Palazzo dell’Amministrazione provinciale di Ancona, il provveditore agli studi Giovanni Crocioni pronunciò un discorso commemorativo dei caduti della scuola marchigiana; l’oratore mise in risalto il ruolo della scuola nell'infondere nelle nuove generazioni l’amore per l’Italia: «Essa aveva tenuta accesa la tradizione della nostra storia [...]; la tradizione di Roma, che conquistò il mondo, dei liberi comuni che fiaccarono la prepotenza germanica, delle repubbliche marinare che sconfissero il Turco invasore, del Risorgimento nazionale che ci ridette la Patria [...]. Proprio in virtù di quella tradizione [...] partirono cantando, allorché squillò la diana dell’ultima guerra, quei maestri e discepoli giovani e anziani, talora anche vecchi o adolescenti, molti dei quali più non tornarono, e che [...] si cinsero di gloria immortale, mercé innumeri prove di saggezza e valore» (Onoranze agli insegnanti delle Marche caduti in guerra, 1925, pp. 10-11). Attualmente la lapide è collocata nell’androne dell’edificio sede dell’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche in Via XXV Aprile.
Commemorato
Fonti
- In memoria degl’insegnanti caduti in guerra, «I diritti della scuola», a. XXVI, n. 25, 26 aprile 1925, p. 397
- Onoranze agli insegnanti delle Marche caduti in guerra. Discorso commemorativo del R. Provveditore agli Studi G. Crocioni. Notizie delle onoranze e dei Caduti (8 aprile 1925), Ancona, Stab. tip. economico A. Nacci, 1925
- G. Crocioni, Per gli insegnanti delle Marche morti in guerra (discorso pronunciato l’8 aprile 1925), in Id., Per la scuola e per la patria, Pesaro, G. Federici, 1925
- Inaugurata oggi ad Ancona la lapide perduta che ricorda gli insegnanti marchigiani caduti nella prima guerra mondiale, Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, <http://www.marche.istruzione.it/comunicati/com_8apr17.shtml> (ultimo accesso: 15/02/2022)