Il diario della maestra De Rensis nasce dalla necessità di fornire un'introduzione ai quaderni degli alunni della sua classe prima di inviarli a Giuseppe Lombardo Radice, nel cui archivio didattico sono conservati tutt'oggi. Poichè i quaderni sono raggruppati da De Rensis in tre sezioni tematiche (scrittura alfabetica, componimento, aritmetica), il diario, che complessivamente consta di 18 pagine manoscritte, è composto da altrettante parti, le quali, pur introducendo temi diversi tra di loro, presentano però dei caratteri comuni, ispirati alla pedagogia di Lombardo Radice: a) l'importanza della comunione creativa tra maestra e alunni; b) la concezione dell’insegnamento come fatto spirituale, in quanto fondato sulla conoscenza profonda degli alunni, sulle conversazioni spontanee e sulla libertà d’espressione creativa sia nell'ambito del disegno sia in quello del componimento scritto; c) la necessità che l'insegnamento prenda le mosse dall’esperienza degli oggetti o dei vissuti personali degli alunni per poi procedere verso un grado di concettualizzazione che renda anche le nozioni più astratte non più un fatto formale e estrinseco agli alunni ma spirituale e interiorizzato.
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Roma TrE-Press - In collaborazione con il Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” (MuSEd)
Luogo di pubblicazione:
Piazza della Repubblica, n. 10, 00185, Roma (Italia)
Codice ISSN:
2785-5007
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