Il diario, composto da 14 pagine autografe, descrive l’attività didattica della maestra nell’ambito di una pluriclasse rurale. Fra i temi emergenti: quello della scarsa igiene dei bambini e della necessità di sollecitare le famiglie in tal senso; il tema della disciplina, imposta dalla maestra con severi castighi in alcuni casi. Nel corso dell’anno sono frequenti le lezioni di carattere morale e di educazione religiosa, che vengono ribadite dalla maestra come necessarie soprattutto in relazione ad una scarsa educazione civica degli studenti. Sul piano didattico la maestra menziona le seguenti pratiche: a) sperimenta alcune forme di libera conversazione in classe con i bimbi, sollecitando la narrazione delle loro esperienze familiari; b) ribadisce la necessità di realizzare, quasi quotidianamente, il dettato nella classe prima; c) ritiene di rilevante utilità per gli studenti evadere dall’aula scolastica, spesso fredda e inospitale, per conoscere il territorio circostante. Le passeggiate scolastiche, così, vengono menzionate come eventi di rilevante intensità emotiva per gli studenti tutti. È interessante la narrazione relativa alla festa di fine anno, che coinvolge l’intera popolazione e le stesse autorità locali. Un evento molto significativo per la comunità rurale, da mettere anche in connessione con la necessità socio-culturale di assegnare una sempre più forte considerazione sociale all’istituzione scolastica.
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Roma TrE-Press - In collaborazione con il Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” (MuSEd)
Luogo di pubblicazione:
Piazza della Repubblica, n. 10, 00185, Roma (Italia)
Codice ISSN:
2785-5007
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