Il diario è la relazione istituzionale di un anno d’insegnamento svolto da Arcidiacono presso una classe di prima elementare, associata alla scuola di tirocinio della normale maschile di Catania. Caratterizza il diario un dettagliato «registro fisio-psicologico» (p. 4) della classe, ritenuto da Arcidiacono uno strumento indispensabile per l’insegnamento, che deve essere programmato a partire dalle capacità mentali e fisiche degli alunni. Segue la denuncia della contraddizione esistente tra la povertà materiale della scuola (disadattata e antigienica, priva di palestra e cortile, umida e scura) e la teoria dell’insegnamento igienico che la scuola impartisce agli alunni. Nonostante ciò, Arcidiacono rileva un miglioramento morale nei suoi allievi grazie alla scuola pubblica, mentre critica il lavoro diseducativo delle scuole private estive e preelementari (fatta eccezione per i giardini fröbeliani). Enuncia infine i principi del suo insegnamento, legati alla pedagogia di Andrea Bertoli: importanza del gioco e della conversazione come mezzo d’insegnamento; sviluppo sia psichico sia fisico dell’alunno come fine dell’educazione.
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Roma TrE-Press - In collaborazione con il Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” (MuSEd)
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Codice ISSN:
2785-4485
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