Episodio 1
Enrico Bottini (Malet), il protagonista del diario Cuore ambientato da De Amicis nell’anno scolastico 1881-82, è, in questo film, un ufficiale di complemento in partenza per il fronte del primo conflitto mondiale. L’incontro con Garrone (Pedone), suo compagno di scuola nella terza classe elementare del 1899, gli rievoca i ricordi d’infanzia, a partire dal primo giorno di scuola in cui Enrico si inserisce nella classe del maestro Perboni (Dorelli). Sulla cattedra i bambini sistemano diversi regali al maestro, omaggi che connotano le diverse estrazioni sociali. Stardi (Vinciarelli) è accompagnato in classe dal padre che lo raccomanda al maestro per la sua particolare cocciutaggine. Enrico si affeziona a Garrone (Coletta), ragazzo troppo cresciuto rispetto ai compagni, buono e scrupoloso nel difendere ed aiutare i più deboli, in particolare Precossi (Marrone), maltrattato dal padre e vessato dal compagno Franti (Galle). Il direttore annuncia alla classe l’inserimento di un nuovo alunno proveniente dalla Calabria. Durante una lezione di ginnastica Nelli (Gernini), bambino di salute cagionevole, riesce a salire la sbarra verticale suscitando le lodi del maestro.
Episodio 2
Alle visite di leva Enrico Bottini riconosce Umberto Coretti e Antonio Rabucco, altri due compagni di classe. Riaffiorano i ricordi di quando Antonio, da bambino, aveva accompagnato il padre alla scuola serale del maestro Perboni, perché potesse imparare a leggere e scrivere. Garrone e Rabucci sono invitati a casa di Enrico, dove ammirano i tanti giocattoli nell’ambiente ricco del compagno. I tre bambini vanno poi a far visita a Umberto Coretti che stava portando legna e al contempo ripassando la lezione di grammatica. In seguito Coretti e Garrone aiutano Precossi a riscrivere il quaderno strappato dal padre ubriaco, così da poter vincere una medaglia durante un’ispezione scolastica.
Episodio 3
Enrico ricorda di quando il padre di Coretti (Petilli), soldato dell’esercito sabaudo combattente nel quadrato del 1866, aveva accompagnato loro ragazzi a vedere la sfilata del re Umberto I e, eludendo la sorveglianza, era riuscito a stringere la mano al sovrano per poi correre ad accarezzare il figlio e i suoi amici. Enrico e la sorella, insieme alla madre erano andati a beneficiare una povera signora bisognosa, che poi Enrico scopre essere la madre del suo compagno Luigi Crossi (Sonnino), il cui padre era creduto emigrato in America quando invece si trovava in carcere per omicidio. Finalmente rilasciato, l’uomo va a prendere il figlio a scuola, ma dopo una così lunga lontananza deve farselo indicare dal bidello. Enrico adulto assiste alla tragica fine del compagno Coretti (Giarratana).
Episodio 4
Riprende la narrazione dei ricordi del passato. La maestrina dalla penna rossa sostituisce il maestro Perboni malato e con la sua vivacità nell’insegnamento conquista la scolaresca, compreso il difficile Franti. All’uscita da scuola, durante una battaglia di palle di neve, Garoffi (Jannizzi) colpisce ad un occhio un vecchio passante. Garrone convince il compagno ad ammettere la sua colpa. In seguito, Franti rischia di essere espulso da scuola, ma l’intervento del maestro e le suppliche della madre, convincono il direttore a permettere al bambino di frequentare ancora la scuola.
Episodio 5
Franti, bambino terribile e provocatorio, insensibile agli ammonimenti del maestro e del direttore (Paoloni) e per questo espulso dalla scuola, finisce in riformatorio dove riceve la visita compassionevole del maestro Perboni. L’adulto Franti, persa ogni forma di arroganza e sottomesso da tanti anni di prigionia, si presenta volontario per un’azione militare molto pericolosa, con la speranza di potersi sottrarre a un anno di galera, ma viene ucciso.
Episodio 6
Nel 1917, tornato qualche giorno in licenza, durante una cena in cui il padre (Blier) mostra agli amici il figlio in divisa da soldato, Enrico perde la compostezza e pronuncia frasi offensive, rivelando la sua contrarietà alla guerra. Sconvolto, si reca alla sobria abitazione dal maestro Perboni che gli offre di dividere la sua parca cena, accoglie lo sfogo del giovane soldato e si mostra antimilitarista. Perboni rasserena Enrico e lo riaccompagna a casa per una riappacificazione con l’anziano padre. Il film si conclude con Enrico che, dal finestrino del treno che lo conduce di nuovo al fronte, saluta il maestro, il quale si dichiara socialista.
I racconti mensili: Il tamburino sardo (episodio 1), Il piccolo scrivano fiorentino (episodio 2), Dagli Appennini alle Ande (episodio 3), L’infermiere di Tata (episodio 4), Sangue romagnolo (episodio 5) sono inseriti nella narrazione in forma di brevi film muti mostrati con il proiettore a manovella nella palestra della scuola, mentre la maestrina dalla penna rossa ne accompagna la visione al pianoforte.
Fonti
E. De Amicis, Cuore, Milano, Treves, 1886.
A. Grasso, Storia della televisione italiana, Milano, Garzanti, 1992, pp. 430-431.
F. Bianchi, L. Puccini, Dizionario del cinema per ragazzi, Sesto Fiorentino (Firenze), ETS, 2003, p. 41.
P. Boero, D. Boero, La letteratura per l’infanzia in cento film, Genova, Le Mani, 2008, p. 78.
A. Boschi, De Amicis al cinema: la scuola di Cuore nella filmografia italiana, in L. Bellatalla, G. Genovesi, E. Marescotti (a cura di), La scuola nell’Italia unita. 150 anni di storia, Bologna, Cleup, 2012, pp. 97-105.
S. Polenghi, La scuola di ieri “vista” oggi. Le trasposizioni filmiche del libro Cuore nell’Italia repubblicana (1948-2001), in P. Alfieri (a cura di) Immagini dei nostri maestri. Memorie di scuola nel cinema e nella televisione dell’Italia repubblicana, Roma, Armando, 2019, pp. 19-52.