© Pio Istituto dei Sordi di Milano
1832 - 1889
LE NUOVE GENERAZIONI ITALICHE
AL CULTO DELLA VIRTÙ E DELLA PATRIA EDUCÒ
SACERDOTE BUONO SCRITTORE PROFONDO
I SORDOMUTI POVERI
AMÒ E REDENSE COL DONO DELLA PAROLA
ALLA VITA RESTITUENDOLI E ALLA SOCIETÀ
IL COMUNE QUI TUMULÒ LE SPOGLE VENERATE
NEL CENTENARIO DELLA NASCITA
Giulio Tarra era morto il 13 giugno 1889; la salma era stata tumulata al Cimitero Monumentale di Milano. La mattina del 25 aprile 1932, per festeggiarne il centenario della nascita, i resti del primo rettore del Pio Istituto Sordomuti di Milano furono esumati dalla tomba dove avevano riposato per quarantatré anni perché fossero trasferite al Famedio di quel cimitero – la traslazione nel luogo di tumulazione dei milanesi illustri era un tributo d’onore all’abate per le sue benemerenze educative. L’epigrafe incisa sulla lapide sepolcrale rievoca Tarra come autore di testi scolastici, attraverso cui formò «le nuove generazioni italiche al culto della virtù e della patria», nonché come educatore che, nell’applicare il metodo orale, «amò e redense col dono della parola» i sordi «restituendoli [alla vita] e alla società». Le celebrazioni centenarie di Tarra proseguirono al pomeriggio al Convitto femminile del Pio Istituto Sordomuti; a pronunciare il discorso di occasione fu l’on. Giovanni Paleari.
Commemorato
Fonti
- Il centenario di D. Giulio Tarra, «La scuola dei sordomuti. Rassegna bimestrale pubblicata dal R. Istituto Pendola di Siena», a. VII, fasc. 5, giugno 1932, p. 214
- E. Martire, Il centenario di Giulio Tarra, in Id., Annuario cattolico italiano. Piccola rassegna della vita e del pensiero religioso. Vol. XII per l’anno 1933, Roma. Ed. Fides Romana, 1933, p. 94