© Jessica Fioretti
PROF. CORRADO CIAMBERLINI
COMMENDATORE DELLA CORONA D’ITALIA
I DISCEPOLI
QUI
DOVE HA PRODIGATO PER PIÙ DI SEI LUSTRI
IL FIORE DEL SUO NOBILE INGEGNO
LA SUA GRANDE ANIMA DI EDUCATORE
TUTTA INTESA A CRESCERE I GIOVANI
ALL’AUSTERA DISCIPLINA DEL DOVERE
CH’EGLI CON LUNGO AMORE EDUCÒ IN SÉ STESSO
E S’ADOPERÒ DI TRASFONDERE NEGLI ALTRI
CON LA PAROLA CON LA PENNA
E L’INEFFABILE VIRTÙ DELL’ESEMPIO
A.D. VIII IX MCMXXXI
La lapide celebra la figura dell’insegnante e matematico Corrado Ciamberlini (1861-1944), che insegnò sia presso l’Istituto Industriale Montani sia presso il Liceo Ginnasio Annibal Caro, entrambi a Fermo. La targa marmorea reca l’epigrafe incisa e rubricata in nero; sopra lo specchio epigrafico è incastonato un medaglione di bronzo – affiancato da due borchie anch’esse in bronzo – raffigurante il ritratto di Ciamberlini in bassorilievo. L’epigrafe riporta una data errata: VIII – IX, anziché VIII – XI (8 novembre). L’8 novembre del 1931 infatti ebbero luogo a Fermo le celebrazioni per la conclusione della carriera di insegnante del Ciamberlini, organizzate da un comitato di ex allievi e colleghi di entrambe le scuole dove il matematico insegnò. Presso il Regio Istituto Industriale Montani di Fermo ebbe luogo la cerimonia culminata nella scopertura della lapide. Il ritratto è opera dello scultore prof. Vittorio Murri, mentre l’epigrafe è stata «dettata dal Prof. Bottari» («Bollettino di matematica. Giornale scientifico didattico per l'incremento degli studi matematici nelle scuole medie», Marzo 1932, p. 44). Nello stesso giorno fu scoperta una lapide gemella nel R. Liceo di Fermo, con iscrizione dettata dal preside Mario Faccio. Nell’occasione fu pubblicato anche il volumetto Un Maestro, contenente notizie sul lavoro del Comitato organizzatore dei festeggiamenti, una breve biografia del celebrato e l’elenco delle pubblicazioni. L’iniziativa fu ideata dagli ingegneri Bellucci, Bracalenti e Rocchi, dai professori Meo e Seta, ex alunni del Ciamberlini, i quali guidarono l’operato del Comitato.
Commemorato
Nato a Cingoli (MC) il 10 maggio 1861 e morto a Fermo (FM) il 2 novembre 1944, Ciamberlini fu un importante matematico italiano. Laureatosi a Roma nel 1884, fu allievo e assistente di Giuseppe Battaglini. Nel 1885 intraprese la carriera di docente nell’ordine medio. Dopo aver insegnato presso il Regio Istituto Tecnico di Melfi e poi presso quello di Porto Maurizio (oggi Imperia), nel 1888 vinse il concorso presso la Scuola Industriale delle Marche di Fermo e, l’anno successivo, presso il Regio Liceo di Fermo, dove iniziò a lavorare in contemporanea. Negli anni 1889-1900 fu direttore della Scuola Industriale e delle Officine, nonché rettore del Convitto annesso. Fu in contatto con i più importanti matematici dell’epoca e scrisse oltre cinquanta manuali molto apprezzati nelle scuole italiane.
- L. Pallottini, Corrado Ciamberlini. Opere didattiche, in ASFU-Accademia di Filosofia delle Scienze Umane, <https://www.afsu.it/4659-2/>
- P. Cattaneo, Corrado Ciamberlini (1861-1944), «Bollettino Unione Matematica Italiana», serie 3, vol. 2, n. 1, 1947, p. 88.
Fonti
- R.A. Bellucci (a cura di), Un maestro. [Al prof. Corrado Ciamberlini commendatore della Corona d’Italia, i discepoli]. Fermo, Stab. cooperativo tipografico, 1931
- A.C., Onoranze al prof. Corrado Ciamberlini, «Bollettino di matematica. Giornale scientifico didattico per l'incremento degli studi matematici nelle scuole medie», a. XI, fasc. I, marzo 1932, pp. 44-46
- J. Fioretti, Il museo e la scuola. Il caso dell’Istituto Tecnico “G. e M. Montani” di Fermo, Tesi di laurea magistrale in Management dei Beni Culturali (Relatore: Prof.ssa M. Brunelli), Università degli Studi di Macerata, A.A. 2009/2010