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DELLA FONDAZIONE
ONORANDO LA MEMORIA DI DOCENTI E DISCEPOLI
CHE LA VITA IMMOLARONO
IN GUERRA
PER LA PATRIA
O L’INTERA ESISTENZA DEDICARONO
A OPRE FECONDE E MAGNANIME FATICHE
QUESTO LICEO
TRAE AUSPICIO E MONITO
PER I GIOVANI DELLE GENERAZIONI A VENIRE
CHE IN QUESTA SCUOLA TEMPRANDO PENSIERO E CARATTERE
PERSEGUANO
ALTI E NOBILI IDEALI
DI LIBERTÀ E GIUSTIZIA
1861 - 1961
Istituito nel 1860, il Liceo Classico Pontano di Spoleto aprì le sue aule nell’anno della proclamazione del Regno d’Italia. Fino ai primi del Novecento rimase il solo Regio Liceo dell’Umbria. Nel 1894, in seguito alla regificazione del Ginnasio, acquistò la denominazione di Liceo-Ginnasio Pontano-Sansi. Il 9 dicembre 1961, in occasione del centenario della fondazione, fu inaugurata una lapide per onorare la memoria degli insegnanti e degli alunni che durante il primo secolo di attività dell’Istituto «la vita immolarono in guerra per la patria o l’intera esistenza dedicarono a opre feconde e magnanime fatiche». Nelle giornate dell’8-9 dicembre, oltre allo scoprimento di questo ricordo marmoreo, si svolsero una serie di iniziative per celebrare la ricorrenza centenaria. Furono tenute due conferenze: l’una dal filologo classico Giovanni Pascucci su La nascita del concetto di “Humanitas” nel mondo romano (I Centenario del Liceo-Ginnasio Gioviano Pontano - Achille Sansi. Cronache e saggi, 1968, sez. Saggi, pp. 17-39) e l’altra dal fisico Giovanni Polvani su Il valore umano della scienza (Ibidem, pp. 3-15) – i due accademici erano ex-alunni dell’Istituto. Pronunciarono discorsi di occasione: Corrado Mascetta, preside del Liceo; Emilio Prisinzano, direttore generale dell’Istruzione Classica, Scientifica e Magistrale; Giuseppe Ermini, rettore dell’Università di Perugia; Aldo Tornese, provveditore agli studi di Perugia; Gianni Toscano, sindaco di Spoleto; Giuseppe Salari, sottosegretario di Stato all’Agricoltura; Alessandro Ermini, preside dell’Istituto Magistrale di Spoleto. Si ebbe anche una premiazione degli alunni meritevoli, resa solenne dalla circostanza centenaria. Il preside Mascetta, promotore della celebrazione, rievocò nel suo discorso quegli insegnanti il cui nome superava «la ristretta cerchia delle mura dell’istituto con risonanze ben più ampie»: il «patriota» e «letterato» Luigi Morandi; il «poeta» Giovanni Marradi; lo studioso «dell’antichità classica» Ettore Romagnoli; il «cultore di filosofia» ed «esegeta appassionato di Dante» Luigi Valli (Ibidem, sez. Discorsi, pp. 16-17). L’oratore parlò anche degli alunni che erano vanto dell’Istituto: «Potrei ricordare avvocati famosi, eminenti funzionari, illustri magistrati e medici e chirurghi […]. Basti pensare che si son potute programmare due belle e dotte conferenze pronunciate da due eminenti allievi […]. Non pochi sono i caduti valorosamente combattendo, in tutte le guerre alle quali l’Italia in questi ultimi cento anni ha partecipato […], parecchi infatti sono gli alunni decorati di medaglia d’oro. Onorificenza somma, quest’ultima, tributata anche alla memoria di due alunni caduti sul fronte della guerra di liberazione: come non manca qualcuno caduto dall’altra parte, per un’idea che non in questa sede è il caso di discutere, ma che costò la vita; tutti la scuola con affetto materno ricorda in quanto scuola, al di sopra della mischia» (Ibidem, p. 20).
Commemorato
Istituzione
Fonti
- I Centenario del Liceo-Ginnasio Gioviano Pontano - Achille Sansi. Cronache e saggi, Spoleto, Tip. dell’Umbria, 1968