© Comune di Osimo
E DAL PROFESSORE D. FRANCESCO FUINA
APPRESE A SCRIVERE ITALIANAMENTE
CATERINA FRANCESCHI FERRUCCI
ACCADEMICA DELLA CRUSCA
AUTRICE DI OPERE LETTERARIE EDUCATIVE
PER ALTEZZA DI DOTTRINA CELEBRATISSIME
POETESSA MERITATAMENTE LODATA
ONORE E VANTO D’ITALIA
IL COMUNE 15 SETT. 1891
Murata sulla facciata di Palazzo Sinibaldi, la lapide a Caterina Franceschi Ferrucci segna la casa a Osimo dove questo «onore e vanto d'Italia» visse dall’infanzia all’adolescenza – «dal 1808 al 1823». L’iscrizione, dettata dal prof. Raffaele Filippucci, ricorda che in quegli anni la Franceschi ebbe per precettore domestico il sacerdote Francesco Fuina, da cui apprese, mercé lo studio dei classici, «a scrivere italianamente». Allo scoprimento della lapide – svoltosi il 13 settembre 1891, ancorché la data incisa nell’epigrafe sia il «15 sett. 1891» – a pronunciare il discorso di commemorazione fu il prof. Augusto Tappa; circa le «opere letterarie educative per altezza di dottrina celebratissime» di cui la Franceschi fu autrice, l'oratore ebbe a dire: «la donna italiana dovrebbe aver per le mani queste opere dalla cui lettura n’uscirebbero migliori; e specialmente le donne e le giovanette osimane dovrebbero leggerle, affinché, se da questa modesta lapide imparano il nome di tanto egregia pensatrice; dalle pagine di lei calde e ispirate imparassero a conoscere la mente e il cuore ch’ella ebbe e più l’onorassero» (Onoranze rese il XIII settembre MDCCCXCI, 1891, pp. 32-33). Il giorno dell'inaugurazione – in cui si celebrava il 26° anniversario della locale Società Operaia – il Comune di Osimo non riservò le onoranze alla Franceschi; altri tre illustri ospiti della città furono omaggiati con il tributo di lapidi: Aurelio Saffi, Luigi Carlo Farini e Maurizio Bufalini.
Commemorato
Fonti
- Onoranze rese il XIII settembre MDCCCXCI alla memoria di Luigi Carlo Farini, Maurizio Bufalini, Caterina Franceschi-Ferrucci, Aurelio Saffi, Osimo, Stamperia Rossi Editore, 1891