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Lapide ai conti Girolamo e Margherita Montani a Fermo (1862)

Editore:
EUM – Edizioni Università di Macerata
Luogo di pubblicazione:
Corso della Repubblica, n. 51, 62100, Macerata (Italia)
Codice ISSN:
2785-3098
Autore della scheda:
DOI:
10.53218/1999
Scheda compilata da:
Valentino Minuto
Pubblicato il:
30/12/2022
Committenza:
Comune di Fermo
Data di inaugurazione:
1862
Occasione commemorativa e/o celebrativa:
Inaugurazione del nuovo fabbricato dell'Istituto Montani
Materiale:
Marmo
Stato di conservazione:
ottimo

Ubicazione

Indirizzo:

Corso Guglielmo Marconi 54
63900 Fermo FM
Italia

Marche
Dettagli sull'ubicazione spaziale:
La lapide è posta sul muro perimetrale del lato nord del piazzale del Convitto Montani

Indicizzazione e descrizione semantica

Lingua:
Identificatori cronologici:
1860s
  • Image:
    1) Foto della lapide ai conti Girolamo e Margherita Montani
  • Image:
    2) Foto del lato nord del piazzale dell’Istituto Montani di Fermo, dove è murata la lapide
Credits:

© Catalogo dei Beni Culturali della Regione Marche; Fonte: https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-cultu…

Testo dell'iscrizione:
QUESTO OSPIZIO
FONDATO DALLA SPLENDIDA LIBERALITÀ
DEL CONTE GIROLAMO MONTANI
E DELLA MOGLIE CONTESSA MARGHERITA
PER ALIMENTARVI E ISTRUIRE I FIGLI DEL POVERO
FU ELEVATO PER MUNIFICENZA DEL REGIO GOVERNO
AD ISTITUTO D'ARTI E MESTIERI
DELLE MARCHE
PERCHÉ PIÙ DEGNAMENTE RISPONDESSE
ALLE PRESENTI CONDIZIONI
DELL’ITALICO RISORGIMENTO
E DICHIARATO PROPRIETÀ DEL COMUNE DI FERMO
IL QUALE PONE CONOSCENTE MEMORIA
AI GENEROSI DONATORI
COTANTO DELLA PATRIA E DELLA CIVILTÀ BENEMERITI
L'ANNO MDCCCLXII


La lapide, quadrangolare, in marmo bianco, con testo inciso e rubricato in nero, collocata sotto l’archivolto dell’ingresso al piazzale del Convitto Montani di Fermo, ricorda i conti Girolamo e Margherita Montani, i quali destinarono i propri beni all’erezione di un’Opera Pia che fornisse ai fanciulli poveri asilo e un’adeguata educazione religiosa, morale e pratica, avviandoli alle «arti meccaniche», ossia ai mestieri di falegname, ebanista, cotonaio, calzolaio, tintore, fabbro, ottonaio, carrozziere etc. L’iscrizione richiama altresì il ruolo svolto dal nuovo Governo nazionale che – con decreto del Commissario straordinario per le Marche Lorenzo Valerio – trasformò l’ente assistenziale in «una scuola pubblica e gratuita di Arti e Mestieri […] a vantaggio di tutte le Provincie delle Marche» sotto il nome di Istituto d’Arti e Mestieri delle Marche (Art. 1, R.D. n. 8 del 6 gennaio 1861). L'Istituto Montani, sotto la guida del Comune di Fermo, sarebbe così stato in grado di rispondere «più degnamente alle presenti condizioni dell’Italico Risorgimento». Per celebrare il nuovo corso, il Comune decretò la posa della lapide nel 1862, in occasione della conclusione dei lavori di ampliamento della sede dell’Opera Pia (già Palazzo Cardona), consistenti nella realizzazione delle ultime dieci «botteghe» antistanti il piazzale dell’odierno Convitto, nel cui muro perimetrale (lato nord) la lapide venne collocata.

 

Commemorato

Girolamo Montani

Il conte Girolamo Montani nasce a Montefiore dell’Aso da nobile e ricca famiglia il 10 dicembre 1774. A 22 anni si arruola come volontario nell’esercito pontificio, dove diviene tenente negli anni difficili delle campagne napoleoniche in Italia. Rimasto sempre fedele al papa, anche durante l’esilio di quest'ultimo a seguito della dominazione napoleonica, il Montani diviene uomo di fiducia di Pio VII, da cui riceve l’incarico di amministrare i possedimenti pontifici. Il 23 agosto 1818, ottenuta la dispensa papale, il Conte sposa la nipote contessina Margherita, figlia del fratello Giampaolo, e la coppia si trasferisce stabilmente a Roma. Per i meriti dimostrati, il Conte è insignito di numerose onorificenze, come la croce di Cavaliere gerosolimitano e il titolo di Cameriere segreto del papa, Cavaliere e Commendatore di S. Gregorio Magno, conferitegli dai pontefici Pio VII, Gregorio XIV e Pio IX. Non avendo avuto figli, i coniugi decidono di lasciare i propri beni a beneficio della gioventù indigente della città di Fermo. Il conte muore il 23 dicembre 1849, seguito pochi mesi dopo, il 27 agosto 1840, dalla moglie Margherita: entrambi i coniugi vengono tumulati nella chiesa dei PP. Cappuccini a Frascati. Con il lascito testamentario, i conti legano così il proprio nome alla nascita del più antico Istituto Tecnico Industriale d'Italia, l’Istituto Montani di Fermo.

 

Fonti bibliografiche:
  • S. Virgili, Il Montani. Storia dell’Istituto Tecnico Industriale di Fermo, Fermo, Associazione ex-allievi Istituto Industriale Montani, 2005

Fonti

Fonti bibliografiche:
  • G. Agostini, Il R. Istituto Industriale Nazionale di Fermo dalla sua origine ad oggi (1854-1907), Fermo, Premiata Soc. Tip. Cooperativa, 1907
  • G. Botturi, Fermo e il suo Istituto Industriale: 1854-1911, Roma, Cromo-Tipografia Poliglotta “Mundus”, 1911
  • Convitto G. Montani – Fermo, Catalogo dei Beni Culturali della Regione Marche, Scheda ICCD10290931 a cura di S. D’Amico, 2004
  • S. Virgili, Il Montani. Storia dell’Istituto Tecnico Industriale di Fermo, Fermo, Associazione ex-allievi Istituto Industriale Montani, 2005
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