Il diario, composto da 36 pagine autografe, ha due autori: la maestra titolare e una supplente (quest'ultima nel ruolo dal 10 marzo al 16 aprile 1926). Sono presenti i temi dell’evasione scolastica, del lavoro infantile, della scarsa cura familiare dei bambini, della povertà. Sul piano didattico vengono esplicitamente privilegiati gli insegnamenti della matematica (calcolo mentale e orale sembrano maggiormente curati dalla maestra), lettura, dettatura e composizione, mentre canto, ginnastica e disegno passano in second’ordine. Le ragioni di questa scelta sono esplicitate e connesse alla scarsa utilità, per le popolazioni rurali, di ricevere gli insegnamenti considerati secondari (p. 13). Sono presenti considerazioni dell’insegnante sull’ineluttabilità dell’evasione scolastica per le famiglie più povere (p. 17), e sulla impossibilità di ottenere un profitto migliore dagli studenti a causa dell’arretratezza intellettuale della popolazione (p. 26). Infine, il diario documenta l'alta percentuale di bocciati a fine anno in tutte le classi.
Realizzato da
Editore:
Roma TrE-Press - In collaborazione con il Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” (MuSEd)
Luogo di pubblicazione:
Piazza della Repubblica, n. 10, 00185, Roma (Italia)
Codice ISSN:
2785-5007
Ⓒ Contenuto pubblicato sotto licenza CC BY-NC-ND 4.0 Internazionale