Il testo si apre con l'immagine dell'ultimo giorno di scuola di un anno scolastico non definito che offre l'opportunità all'autrice di sviluppare una narrazione che si configura perlopiù come una dichiarazione programmatica, una esposizione delle proprie convinzioni pedagogico-educative. Dopo aver sottolineato la profonda attività di osservazione dei propri alunni in contesto di gioco, discussione, rapporto interpersonale, l'autrice focalizza la propria trattazione sul ruolo della famiglia nel percorso formativo ed educativo dell'alunno. La «necessità di una stretta e armoniosa collaborazione della famiglia e della scuola» (p. 15) emerge anche attraverso gli esempi riportati in cui Guarnelli sottolinea come il carattere dell'alunno e le sue difficoltà vengano influenzati da esempi familiari negativi e da un contesto familiare povero dal punto di vista educativo. L'autrice riflette sulla formazione dei suoi alunni che ricadrà sul loro essere adulti e parla «dell’arte dell’educare» che a suo giudizio consiste nel «saper amare» (p. 21).
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Roma TrE-Press - In collaborazione con il Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” (MuSEd)
Luogo di pubblicazione:
Piazza della Repubblica, n. 10, 00185, Roma (Italia)
Codice ISSN:
2785-4485
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