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Matita Nazionale Presbitero

Editore:
Roma TrE-Press - In collaborazione con il Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” (MuSEd)
Luogo di pubblicazione:
Piazza della Repubblica, n. 10, 00185, Roma (Italia)
Codice ISSN:
2785-4477
Autore della scheda:
DOI:
10.53220/605
Scheda compilata da:
giulia.cappelletti
Pubblicato il:
19/10/2021
Tipologia dell'opera:
Data opera:
1927

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1920s
Credits:

Fonte: https://www.pinterest.it/pin/417075615484764940/

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La società Presbitero nasce nel 1920 e presto cambia il suo nome in Società Anonima Matita Nazionale Pennino Nazionale Presbitero, che resta in attività fino ai primi anni Cinquanta. In realtà, la produzione di matite inizia già durante la prima guerra mondiale. Più tardi, nel 1927, l’azienda chiama Fortunato Depero per una nuova campagna pubblicitaria e inizia in parallelo a vendere pennini in acciaio, come mostra un altro celebre manifesto degli anni Trenta, ora nella collezione Salce, che riunisce due precedenti affiches pubblicitarie fatte rispettivamente da Roberto Aloy e Marcello Dudovich (l’uomo con le matite in testa e il giovane laureando con un pennino appoggiato sulla feluca). Da sempre sostenitore dei prodotti italiani, Pietro Presbitero commercializza matite fatte in Italia a tutta mina e rivendica questa cifra negli slogan pubblicitari a stampo autarchico, che echeggiano nei contenuti molti messaggi della propaganda fascista di quegli anni. Il manifesto si rivolge direttamente agli studenti delle scuole, rappresentati dal bambino che, felice e soddisfatto, tiene in mano la matita Presbitero scoraggiando l’acquisto delle matite prodotte all’estero.

Contenuto pubblicato sotto licenza CC BY-NC-ND 4.0 Internazionale