Raniero Sarnari nacque a Macerata il 4 giugno 1845. A 19 anni entrò in seminario e concluse il suo percorso formativo addottorandosi nel 1868. L’anno precedente ricevette la consacrazione sacerdotale. Fu per lungo tempo canonico penitenziere della Cattedrale, carica che mantenne dal 1874 al 1900. Prestò i suoi servigi anche come docente presso il seminario diocesano della città. Patrocinò la venuta dei Salesiani a Macerata e seguì con viva partecipazione la fase di avvio dell’Opera salesiana maceratese. Il 20 maggio 1900 fu eletto vescovo di Ripatransone e due anni dopo fu nominato vescovo di Macerata e Tolentino, carica che mantenne fino alla morte, avvenuta il 24 gennaio 1916, in un periodo drammatico per il Paese, segnato dal primo conflitto bellico mondiale, nel corso del quale Sarnari seppe far sentire il suo sentimento di vicinanza alla popolazione con diverse iniziative pastorali.
Nel corso del suo lungo episcopato presso la diocesi di Macerata e Tolentino Sarnari sostenne diverse iniziative caritative, di animazione spirituale e di promozione culturale. Si può ricordare a questo riguardo il sostegno offerto nella prima fase di attività al settimanale maceratese «Il Cittadino», così come l’appoggio convinto all’attività della Banca Cattolica. Fu anche fautore di istituzioni finalizzate alla formazione civile e morale della cittadinanza, all’educazione della gioventù e alla beneficenza pubblica, quali la società sportiva salesiana Robur, l’Unione Donne Cattoliche e il Circolo Giovanile P. Matteo Ricci e la società agricola s. Isidoro. Ebbe particolare cura del Seminario diocesano e dell’Istituto Salesiano di Macerata, alla cui fondazione contribuì con zelo già nelle vesti di canonico penitenziere della Cattedrale e successivamente come benefattore.
- S. Tamburri, I cento anni dell’Opera Salesiana di Macerata (1890-1990), Pollenza, Tipografia San Giuseppe, 1990, pp. 22-23;
- Mons. Raniero Sarnari, vescovo di Macerata e Tolentino. Atti di Congresso, Roma, Tipografia poliglotta vaticana, 1918.