ciao a tutti siamo qua con mia zia verità che ci parlerà un pochino della sua esperienza scolastica dalle elementari alle medie all se vuoi presentarti mi chiamo rica burgio sono nata il 28 agosto del 1972 vivevo con i miei genitori mio fratello più grande di 20 11 anni e i miei nonni materni quindi erano sei in in famiglia i miei genitori erano impiegati lavoravano tutti tutti e due ok ho sempre vissuto a bologna e frequento che io a scuola e ho frequentato tutte le scuole a bologna ok e ti ricordi un buchino come è organizzata la tua giornata dalle elementari alle medie superiori si alle elementari io ho sempre fatto il tempo normale perché avendo i nomi a casa mi veniva importavano veniva a prendere al pomeriggio facevo i compiti era abbastanza autonomo anche perché i miei genitori lavoravano quindi insomma imparato in fretta ad essere autonomo e alle medie facevo le le cinque ore al mattino i compiti al pomeriggio volte anche con compagni di classe ci trovavamo stessa cosa alle superiori al liceo classico che ha frequentato e all'epoca non c'erano nemmeno attività con meridiani diciamo quindi si facevano alle ore alla mattina e poi li a casa a studiare mandai a scuola anche il sabato si sono sempre andato a una scuola anche anche sabato alle elementari che anche alimentarsi perché facendo il tempo normale lo facevo su 6 giorni non cai quindi entrare alle otto e mezza tra valute mentre uscivo alle dodici e mezza dal lunedì al sabato e come andare a scuola allora l'elementare indagò piedi accompagnato dal nonno perché la scuola elementare era abbastanza vicina a casa e invece dalla prima media ho cominciato a prendere l'autobus che ho continuato a prendere anche per andare alle alle superiori ma sempre dalla prima media è sembrato entra nelle prime volte in cui non si lava diciamo così poi sono stata lasciata libera di andare autonomamente di tornare autonomamente ok è la negazione allora la ritrazione alle elementari era un po più lunga piacevole e gradevole e poi ovviamente nel corso dei vari ordini scolastici sia ridotta sempre di più alle elementari si stava spesso fuori alle medie no stavamo direi in classe nei corridoi al liceo si poteva anche uscire ovviamente rispettando i tempi che uscire dalle classi insomma c'era il cortile della scuola si poteva anche accedere al cortile ok avenue organizzate gite o attività extrascolastiche sì sì allora gite è sempre fatta anche le elementari o elementari non sono aggiornato alle medie ho avuto la fortuna di fare delle gite molto lunghe addirittura una settimana bianca anzi due settimane bianche e che nell'ultimo anno una gita di cinque giorni in costa nascita avuto questa fortuna probabilmente c'erano delle convenzioni particolari anche alle superiori gite di più giorni sempre in italia sempre in italia però non cani e le pagelle ricordi qualcosa a livorno allora ricordo che si celeranno cartacea ci venivano ci venivano distribuite dalla fede genica ai giorni dai genitori esatto che venivano convocati e poi poi chiaramente se se ne parlava se ne discuteva in famiglia e dovevano si dovevano firma a ritirare firmarli venivano ritirate firmate poi risi riconsegnate firmate dal primo quadrimestre dopo quella del secondo quadrimestre rimaneva quindi ha iniziato nessun elementari e le medie e liceo classico de soie continuato studiare e poi ho continuato frequentato l'università le classiche e dopo a bologna se tra bologna e poi dopo la laurea ho fatto la scuola di specializzazione in archeologia sempre a bologna per 3 anni e prima delle 20 prima delle elementari ho fatto solo un anno di materna l'anno prima di iniziare le elementari quindi a 5 anni sostanzialmente e l'ho fatto privatamente presso una scuola di suore perché un'inchiesta via calda con noi abbiamo i nomi in casa e quindi e roero gestita in questo in questo modo però decisero di farmi fare un anno prima della scuola così per una questione anche di socializzazione matesi le ragioni di questo genere ma preferivi stare in casa qui nonno priori contenta non ero particolarmente contento di andare di andare all'asilo anche perché anche nel giocare una volta che voi miei giochi digestivo poi avevo qualche amichetta che abitava proprio nei palazzi accanto per cui insomma la mia piccola dimensione sociale comunque ce l'avremo anche perché tuo fratello essendo grande non sedeva tempo di giocare così diciamo perché quando ero piccola il rapporto con mio fratello non è stato così così stretto noi siamo cresciuti insieme se si è rinforzato nel tempo 12 anni scherzando per quanto riguarda la giornata a scuola come venivano fatte le elezioni allora dalle elezioni molto tradizionali e frontali sempre tranne qualche uscita soprattutto le medie e alle superiori per visite a musei o visite ricordo i nas a diverse visite anche alla città quindi musico tour nel centro nel centro di bologna questo soprattutto alle alle medie al liceo devo dire la verità poche poche uscite usa archeologico della città tante uscite quindi dunque le lezioni di teoria run frontali frontali lavagna col gesto non c'erano strumentazioni immagine sono quindi libri libri quaderni si scriveva si prendevano appunti si scriveva anche sotto dettatura quindi c'eravamo molto diciamo la didattica molto prossimo plastica e per quanto riguarda gli insegnanti viene tutto quanti quanti insegnanti erano presenti allora io le elementari avevo una maestra a una maestra una maestra si per la cia tempo normale quindi c'era una sola una storia insegnante o ricordo a volte di qualche giocatore ma credo che possono tirocinanti e ogni tanto facevano dei periodi ma appunto erano tirocinanti e poi alle medie avevo di insegnanti trani disciplina e quindi avevo le varie discipline che ci sono ancora oggi alle medie e educazione fisica era separata maschi femmine inquiniamo dell'umana all'insegnante donna per le femmine è un insegnante uomo per i maschi anche alle elementari solo da ogni male elementari la maestra ci faceva fare attività fisica nella palestra della scuola la città che va insieme e alicia invece al liceo anche alice a roma separati maschi e femmine faceva un'attività fisica separatamente e anche l'elemento dell'insegnante per me disciplina ogni insegnante per ogni disciplina cioè io insomma c'era sempre lettere che spediva a portata però si e due bambini con ragazzini come volgerà degli insegnanti rigorosamente dando delle banche anche alle elementari devo dire che non è un trauma nel senso era una cosa era una consuetudine cioè la mia epoca i bambini per principio davano del lei agli adulti in generale l'ambito della maestra viene chiamata maestra non signora maria maestra e le si dava del lei quindi non per nome dandole del tu come succede un accade oggi e ovviamente anche dopo nel senso che sia alle medie e alle superiori c'era c'era lei è mai capitato di affrontare delle elezioni no saltare volontari a meno allora questa è una confessione mi è capitato una una due volte alle superiori una perché è in autobus un amico mi bloccò proprio riuscita mi costrinse a fare footing o con lui è terrorizzata ad incontrare mio padre che lavorava in c'è insomma l'ho vissuto con angoscia unica mi perché poi dopo devo farlo falsificare la firma della giustificazione e poi un'altra volta perché di andare a visitare una mostra venezia di pittura non ci portarono e noi per ribellione in un gruppettino di organizzano e si sempre una cosa molto culturale stati gli unici due momenti della mia vita di trasgressione in classe o tra lezioni frontali facevate altre attività laboratori allora ricordo qualche attività con esperti però cose veramente molto isolate l'union mi ricordo ad esempio che avevo fatto un laboratorio d'arte era venuto un difensore arte alle elementari soprattutto attività si di disegno di pittura alle alle elementari e poi per il resto devo dire veramente poco va bene e per quanto riguarda gli spazi come non suddivide spazio gli spazi quindi le aule corridoi ivano anche all'estero appunto se facciata attività fisica allora delle scuole che io ho frequentato tra nelle elementari che diciamo nasceva come di un edificio scolastico e quindi aveva aure ambien poi all'epoca erano in pochi io ricordo una classe di 16 alle elementari cristian è ottimale paratissima si fermino a uno alla botte insieme quindi le aule erano grandi c'era la palestra nel plesso scolastico c'era il cortile e quindi diciamo che gli spazi erano funzionali proprio alle varie attività alle alle medie la scuola era un ex con dentro quindi non aveva spazi molto grandi soprattutto come come aule e poi noi eravamo anche aumentati di numero che erano sui 24 mar c'era la palestra ovviamente una palestra un po adattata per che ripetere per un ex come quindi però con qualche attrezzatura ricordo delle spalliere comunque c'erano palloni c'era anche la rete per pallavolo quindi insomma un minimo di attrezzatura c'era e alle superiori anche in questo caso la scuola era un edificio è un palazzo nobiliare antico però aveva la palestra cortile quindi comunque attività fisica si si faceva le aule erano abbastanza grandi non tutte però sono spazi abbastanza grandi dislocati su più piani certo ma le scuole superiori dovevano ricevere non c'era un treno a bologna le medie elementari allora le elementari erano diciamo sul viale di circonvallazione di bologna vicino a casa mia in serie d si andava a piedi e adesso diventata che lega una squadra superiore un istituto superiore e alle medie ero via sant'isaia con di comunque sempre sempre il genero perché io abitavo subito fuori dal centro ti ricordi se c'erano i crocifissi in classe in gel in tutte e tre capisco la finta c'era e si per quanto verrà sempre gli spazi si poteva andare in bagno con altre lezioni sensi potevo andare in bagno ma che interrompendo la lezione chiedendo l'insegnante si alzava la mano si chiedeva il permesso sia andato è mai capitato di farlo per incontrare qualcuno fuori le rende da un htc negli orari quindi alle elementari dalle alte mezza alle 12 e 30 e mantova casa mangia mia casa e poi alle medie dalle 8 all'una e alle superiori sempre dalle 8 fu sotto i 10 fino all'una poi mi sembra di ricordare dei primi due anni delle superiori avessero un giorno più corto dopo quattro ore per i primi due anni mi sembra che ci fossero due giorni di quattro ore si sheila non si usciva prima insomma thai e i compiti ha già parlato prima comunque ad elementari vedono compiti a casa se li si perché avevo il tempo normale io devo dire non una quantità esagerata perché ripeto sono riuscita ad essere autonoma sin da fin da subito insomma però sì c'erano c'erano esercizi di scrittura e di matematica di solito è ovviamente anche un po di in testi da da imparare per storia geografia queste cose qua però insomma si compiti c'erano tutti i giorni e le media lì c'è ovviamente sì ovviamente il carico è aumentato nel tempo al liceo è quintuplicato e quindi tu facili colpi di pomeriggio e se i compiti oppure vi già finiti quali attività svolgervi allora alle elementari di gioco sicuramente la calma si giocava si no con la bella stagione si stavano un po i cortili che c'erano e che non erano ancora dei parcheggi diciamo meno kasami è andata così e non giocavo con amichette che abitavano i palazzi accanto per cui spesso si facevano i compiti insieme quel si scendeva giocare se lassù aggiornato permette oppure si giocava in causa con i classici giochi bambini quindi le barbie le bambole qualche gioco di società male alle superiori alle medie facevate vita sportiva quindi due pomeriggi mi sembra in cui faceva ginnastica ritmica e moto cioè non tutti ii o oggi altri centri come losanna negli anni alle superiori abbandonato lo sport perché non ci stava proprio da uno studio sullo studio matto e disperatissimo troppo quindi la tua giornata della vita della scuola mangiavi al lago e cominciamo subito a studiare perché insomma c'erano materiali come latino greco che comportavano molto valido sia sì pronte a deliziare ok e la tua camera e la condivide di molto fratello oppure no allora siccome io sono arrivata prevista per i primi sei anni ho dormito con i miei genitori avevano lettino nella camera con i miei genitori poi il il tinello è stato trasformato nella mia al canal grande pranzo è trasformata nella mia camera da letto quando sono andata in prima elementare e quindi dopo ho sempre avuto la mia cameretta l'altolà matera scrivania una libreria due librerie modo da poter svolgere anche i compiti nella mia camera quindi avevo uno spazio tutto mio per studiare non era stato fondamentale ma svolgervi tanti punti che anche in salotto mondano no perché avendo anche i nonni e comunque insomma la mia casa era chiamata vissuta abitata e quindi preferivo stare stare nella mia nella mia stanza ma era difficile concentrati o dalle cinque persone che allora devo dire che la mia stanza aveva una porta finestra che dava un accesso alla terrazza dove si spendeva per dire i fatti e quindi per esempio a volte era un po c'era un po di passaggio così come mi separava dalla cucinotto una porta che era rimasta perché prima cucina e sala da pranzo erano comunicanti sono rimaste comunicanti anche se di fatto con la porta rimaneva sempre chiusa per cui insomma non era proprio isolata però avevo comunque anni a riuscire concentrasi ricevo concentrati ok e per quanto riguarda le vacanze estive dove andavi cosa facevi allora vacanze estive la trascorse nella mia infanzia fino ai 16 17 ago mi a rimini dove i miei affittavano una casa in vitro asserivo per due mesi di solito luglio agosto con i soldi perché diciamo la motivazione era e che era un po inappetente mangiavo un poco sembravo fragilina avessero cresciuta regolarmente tra insomma il mare faceva bene e quindi mi trasferivo per due mesi a rimini e direi che fino ai 16 anni appunto fatto eco iniziato a fare vacanze con il mali suoi nonni hanno cominciato a essere anziani e dopo andavo via un po con i miei genitori preferibilmente al mare ma una canzone molto più brevi ovviamente e poi poi quel successo tanto economici non tanto per la maturità neanche tra l'altro è arrivato il fidanzato diciamo che i miei genitori preferivano sapermi confidenza a norma dei genitori anomali preferivano sapermi con il fidanzato di fiducia tra virgolette che non con gli amici che che destarono di forlì dato che sarebbe successo nelle compagnie va bene è affacciato il fatto di classe nella facevamo le foto di classe se tutti gradiscono in tutti gli ordini di scuola no non è vero alle superiori no spero di no no facevamo delle foto noi durante le gite ma direi che non c'è nella foto di classe è ok quindi per quanto riguarda l'attrezzatura didattica ovviamente c'erano molto spartano libri cartelle e cartelle ci sono tutti i giocatori ma ma anche si cresceva e quaderni su quaderni mi ricordo che si scriveva tanto perché venivano dettate delle cose o perché si prendevano appunti soprattutto lì c'è ovviamente e poi in classe direi che l'unica attrezzatura che era presente era gravano col gesto ma alimentari che con quale tema sky con quale vino quella che si cancellava allora venne di moda ad un certo punto direi gli ultimi anni non era gradita non era gradita quindi era migliore app e nancy appena normale alle medici fu il periodo delle viro colorate però anche quelle erano poco gradite perché non sempre leggibili diciamo però insomma ci lasciavano abbastanza libertà devo dire ok ma queste attrezzature lei a questa volta scuola famiglia i miei libri alle elementari no mi sembra di ci fossero le cedole per accostare il libro tradotto in casa non si dalle medie in poi i libri erano a carico della famiglia e i fazzoletti e ogni sta fuori casa di stoffa e libertà vigilata di stoffa l'elementare sicuramente secondo ma le mie di avevamo già i pacchetti di fazzoletti di carta non è elementare capitava di portare gioia squalo joakim i giochini da usare durante l'intervallo però era permesso non so le figurine forse anche qualche bambolina qualche giochino piccole cose perché durante con mezz'ora abbondante l'intervallo secondo ci veniva permesso di migliorare i nostri giochi ok ok [Musica] la tv è presente in casa per quanto riguarda sì all'inizio bianco e nero direi piccola e poi poi la mia famiglia cosa quella colori si era presente una guerra molto pure allora all'inizio poco anche perché non c'erano programmi a tutte le ore quindi le trasmissioni in us acli catoni animati cominciavano ad una certa ora del pomeriggio per cui guardavo a volte i cartoni appunto al pomeriggio e cartoni animati il carosello che di solito le propone di solito si andava a dormire poi cominciare delle firma qualche delle film alla sera ero già un po più grande insomma agiate mille lire ma pensi che i media abbiano influito sulla tua ducazione sulla tua vita non in modo rilevante beh allora non in modo rilevante la cosa che secondo me era meglio rispetto ad oggi è che appunto erano a certi orari per lui tu lo aspettavano in come un momento piacevole e gradevole che però rimaneva abbastanza circoscritto ecco e a volte era oggetto di se ti comporti bene se mangi perchè mio problema da mangiare non comportando bene con insieme a ogni la bistecca voglio andare sandokan insomma ecco queste cose dell'expo le coste ok film a parte questi programmi quel rosario di guardarli da piccola può che ripeto cominciarono alcuni telefilm e ogni tanto alla sera mi veniva concesso anche perché iniziano molto prima rispetto ad ora quindi comunque secondo me per le nove e mezza che cosa tutto per cui a volte mi veniva concesso però non in maniera e come gli informati riguardo attualità storia allora la mia famiglia seguirò il telegiornale regolarmente pranzo e cena quindi era un momento di condivisione so che non è sempre considerato positivo il fatto di mangiare e guardare la televisione però a realtà per noi era un momento di riunione familiare e si ascoltava nell'altezza e si commentavano pero io sentivo i commenti e avendo quattro adulti diciamo che i nonni ei genitori diciamo che è stata una prima infarinatura anche dal punto di vista non so degli aspetti politici attribuito anche se in fatto di avere una grande e quindi lui era il giovane ma grande per cui era già un'altra prospettiva io avevo un po tutti e tre i livelli dai verdi i miei genitori non erano giovanissimi perché appunto non hanno avuto anche non erano più tanto in tanto giovani però sì insomma avevo mio fratello come punto di riferimento giovane e per quanto riguarda i libri come le tue insomma personali longevi se c'erano molti libri in casa alla ri casa non c'erano tantissimi libri devo dire che non mio fratello quando sono stata un po più grande ha cominciato a consigliarmi delle letture che la fase del liceo quando diciamo le sue letture potevano essere adatte anche anche a me lui è stato un punto di riferimento altrimenti ricordo le biblioteche della scuola alle elementari c'era una piccola biblioteca e la maestra ci faceva prendere dei libri alle medie avevo cominciato a frequentare una biblioteca comunale di quartiere alle superiori c'era talmente tanta una studiate che non avevo molto però l'estate leggevo molto e stata una cosa leggeri allora leggevo spesso seguivo i consigli che mi avete mandato a scuola poi il mio fratello che integrava e comunque in generale romanzi tiri pari volte titolo vega rimasti inverso che hai letto in questo periodo e che in quel periodo in quel periodo e allora ricordo hermann hesse vari valide di hermann hesse anche perché insomma al liceo sui della filosofia mi era nuova appassionante quindi comunque quegli scrittori che che affrontavano tematiche anche un po così filosofiche poi ricordo che insegnano italiano ci ha consigliato anche la letteratura francese e quindi dai poeti maledetti a ma anche scrittori del naturalismo francese quindi chiedevo passano insomma scrittori che scrivono racconti il realismo o questi ricordi e tornando a l'ambiente la classe c'era nell'esposizione dei premi soprattutto a magari elementari no c'erano delle sgridate verbali in verbali verbali mai fisiche devo dire non ho mai assistito a situazioni di questo genere verbali si veniva ripresi sgridati davanti a tutti alle alle medie qualche insegnante tendeva ad umiliare diciamo ma erano casi isolati erano casi isolati nel senso che veniva messa in risalto la mancanza a volte che però non dipendeva diciamo da trascuratezza o negligenza a volte insomma meglio nota come se messe in evidenza le incapacità cosa anni perché alla mia epoca non erano riconosciuti dsa non erano riconosciute tante situazioni io per esempio ricordo di non aver avuto mai il sostegno in classe ma gli insegnanti di sostegno né alle elementari dove tra l'altro c'era un ragazzino ma sicuramente oggi sarebbe certificando erano troppo ritardo e alle alle medie quindi diciamo che spesso le problematiche legate all'apprendimento purtroppo [Musica] venivano venivano rilevato in maniera negativa negativa ma sei mai stata bocciata avuto debiti o debordando è rimandata daniel ma nonostante ciò come hanno visti dato famiglia queste situazioni quindi di bocciatura di allora la mia famiglia non mi ha mai oppressa da questo punto di vista forse perché comunque mi piaceva abbastanza elementare a scuola ed ero bravina non so non è stata eccellenza però mi piaceva imparare quindi probabilmente la mia famiglia mi lasciava anche diciamo così libera di gestire il mio studio e non ha mai usato la scuola con il rendimento scolastico come arma di ricatto ma invece sono stati tre bocciature all'interno delle due classi delle mie classi mesi allora direi alle superiori ma con tante non tanto qualcuno si è ritirato prima di essere bocciato questo un po questo ricordo ma invece valutazioni come erano allora di lizzie erano giudiziale elementari e alle medie sia nelle discipline sia come il giudizio finale globale di comportamento e di apprendimento in generale quindi nelle varie discipline c era sufficiente discreto buono gli stint ottimo e alle superiori invece c'erano i voti e si deve fare lo ha già parlato prima lì venivano ritirati dai genitori si cela sempre altro giudizio complessivo sia sull'apprendimento sia sulla socializzazione erano aspetti che già venivano amore elevati e c'è anche la comportamento condotta in questo ricordo alle superiori renis alle superiori c'era control in comportamento secondo me e valutazione va fatta in base a interrogazioni e compiti scritti mali che rispetto a come si comportava in classe o comunque ha fatto di partecipare alle elezioni la partecipazione per i bar e le vanta sicuramente si poteva influire sul voto chiaramente anche perché era ogni tanto ci davano delle attività magari di gruppo da svolgere quindi chiaramente veniva rilevata la partecipazione anche dei singoli piloti e per quanto riguarda i colloqui genitori famiglie genitori insegnanti erano presenti come venivano vissuti sì allora c'erano che non è cambiato molto a questo punto di vista c'erano i colloqui individuali con con i genitori di solito la mia la mia famiglia partecipava e così se ne parlava non mi hanno mai stato a partecipare neanche alle superiori andava sempre più mio padre era che rappresentate e stato anche rappresentato di grosse mio fan ma i genitori tendevano per le tue difese allora il principio generale era il massimo rispetto nei confronti degli insegnanti però io venivo ascoltato quindi devo dire che dal punto di vista i miei genitori sono sempre stati molto equilibrati ascoltavano entrambe le campane quindi se mi lamentavo a volte capitava perché magari ripeto a me c'era la scuola e ascoltavo quindi nel momento in cui un insegnante secondo me non spiegava bene non ci metteva del suo magari ecco in quel caso poteva scattare la mia lamentela però devo dire che il rispetto nei confronti dell'insegnante ricordo che c'è stata disegnata e dopo la pagella che venivano dati di premi dei genitori beh sì qualche gratificazione ceramicola sia verbale che comunque importante sia magari un regalino hanno cose stratosferiche però non sono ma credo che fosse più importante quella verbale ripeto a sentire il genitore soddisfatto per adesso si va avanti e per quanto riguarda il clima all'interno della classe come com'era se ad esempio di segnali prima come era tra di voi e si sa se l'insegnante va delle preferenze che venivano palesemente mostrate allora devo dire che in tutto il mio nella mia carriera scolastica non ho vissuto situazioni di privilegio da parte di compagni cercheranno non ricordo queste queste situazioni c'eravamo da solidarietà tra di noi ragazzi non c'erano grandi tensioni non ci sono mai stati tranne forse scuole medie dove chiaramente essendo anni di crescita e di trasformazione sì ci sono stati momenti in cui magari c'erano le prese in giro anche per magari l'aspetto fisico eccetera però in generale c'era anche abbastanza sereno tanto è vero che io frequento ancora regolarmente alcuni compagni delle medie delle medie delle medie ed e le mie amiche vere sono quelle delle superiori nemmeno più un gruppettino siamo in quattro che ci frequentiamo regolarmente elementari dunque alcuni compagni delle medie era anche delle elementari e con questi e per quanto riguarda i fidanzati allora fidanzati a un discorso che riguarda le superiori ovviamente non eravamo così precoci alle medie cominciavano le classiche coppe non diciamo che il blasone fortunatamente è cambiato molto e alle superiori no c'erano già le prime situazioni un pochino più concrete e nel mio caso molto concreta perché la persona con cui sono stata 23 anni era un mio compagno del liceo quindi devo dire che il liceo è stato galeotto quindi in the messi insieme al liceo in realtà ci sia messi insieme praticamente alla fine del liceo la nostra il nostro avvicinamento iniziato l'ultimo anno del liceo e abbiamo un po studiato insieme anche per la maturità e quindi è scattata e come vi sentiate colte con millesi col telefono fisso credo che una delle diciamo così dei regali chiesti sia stato proprio quello di lele telefono in camera ha quindi alleri la buona e rimane intercettate dagli anni familiari io non ho mai percepito questa cosa no anche semplicemente che rispondessero prima loro destrezza fidanza capitava capitava ovviamente però di solito ci si metteva un po d'accordo sull'orario e quindi si cercava di rispondere strategicamente ricordo dei fatti interminabili per cui a volte erano chiaramente oggetto di discussione in famiglia perché il costo delle telefonate del po che non era tutto compreso quindi si parlavano proprio consumo ea me fu concesso così come mio fratello il telefonica telefono per cui dopo si trattava di organizzare chiamarci ok e abbiamo un po argomento per quanto riguarda il cibo se facevi gurazione prima andare a scuola se mangiare a scuola è dentro di noi c'era la mensa allora io non l'ho mai da romain sato mensa a facevo colazione la mattina sempre più frugale con l'aumento degli anni nel senso che mangiava sempre di meno e alle medie direi che avevo una merenda che portavano a casa oa volte mi davano qualche sono non siamo per la paghetta quindi avevo i soldini eventualmente per comprarmi qualcosa prima di entrare alle superiori sempre contratto a scuola anche l'aria perché c'era un in senato non c'era un cero distributiva noi no al bar nella scuola non c'era c'è un distributore e quindi di solito facevamo così e per quanto riguarda con le festività le feste di compleanno si tendeva a festeggiarli incasserà prima di natale lunghisti ciò la crisi c'erano le fra vere elementari erano fisse direi recite per natale se city chol per carnevale alle medie un po meno però semplice nella qualcuno poi vabbè gli spessi compleanni venivano festeggiati in una scuola ma quando si poteva portare il cibo anche quello fatto in casa adesso non ci sono un po di problematiche spesso si vari compleanni vedono assaggiati così i capi così come il carnevale ecco ricordo molte le feste di carnevale trappole dolcetti vari quello sì si festeggiava anche marino e per quanto riguarda l'abbigliamento come andai vestita e se ad esempio alimentare di versioni i tuoi genitori oria mons allora alle elementari cervello in più quindi ed è obbligatorio di madre le femmine bianco i maschi nero e quindi ovviamente sotto erano vestiti e sopra dovevano indossare il grembiule per cui arrivare alle medie non averlo fuga un enorme liberazione che io non ho sempre scelto quello che mi devo mettere quindi sempre a molti vestiti monte scareware un po limitato limitato no perché ripeto i miei genitori da questo punto di vista erano abbastanza generosi e non avendo diciamo una sorella vicina non ho mai vestiti riciclati devo dire la verità quindi avevo abbastanza cose ma le bianche ad esempio abiti appositi per occasioni speciali strutto majali ceo di concedervi un vestito sì anche perché io avevo la mia paghetta ogni mese e devo dire che anche il nonno mi dà voce agli genitori anche fallo mi dava regolarmente una paghetta onesta indebito i sogni e gli spendevo il bestiario prevalentemente in ogni tanto qualche libro però devo dire che non so appunto la festa al liceo è uscita con le amiche spesso era occasione per comprarsi una maglietta un vestitino e il sempre molto riguarda l'aspetto fisico stereo smaghi piercing o tatuaggi ma erano i tatuaggi erano come erano concepiti secondo me non esistevano nessuno ci aveva direi paperino la cosa che io ho risposto ricordare di stravagante può essere qualche capello colorato ma poco la fase punk ci fu la fase banca per cui eccoli forse di cani san paolo abbiamo parlando degli anni metà degli anni 80 quindi è iniziato elementari alla fine degli anni 70 con i sapori elementari nel 78 caen 6 anni e quindi medie e liceo nei tutti gli anni 80 80 semplici mi sono diplomata al liceo nel 91 con ha rapidamente gli anni ottanta fine anno durante vissuto da ragazzino che ci fu la caso punk in cui si cominciavano soldi orecchini tanti buchi nelle orecchie 21 no a carnevale una volta che sono vestita da punk e delle attività vostra scolastica abbiamo fatto prima con i di gite queste cose qui fa circa ha deciso sì diciamo che gli unici piccoli traumi dell'infanzia sono legati al catechismo anche la scuola ovviamente c'è una religione a scuola ma quella devo dire è andata più in scioltezza la dottrina e il mondo della chiesa era un mondo un po prix mente e quindi insomma non ho vissuto e invece soprattutto al liceo manifestazione sembrerebbe partecipato cocaina ogni tanto che si macerava regolare vita della scuola con le assemblee occupato fiori magari allora l'occupazione l'occupazione no azione no mi ricordo che manifestammo per la guerra del gol contro la guerra del golfo quindi stava stiamo parlando appunto dell'unione a 190 circa 90 91 sì ogni tanto c'era qualche sciopero per queste problematiche però sono sicuramente non influiva sulla vita sull'andamento didattico non ci sono state delle interruzioni e gli esami di finale c'erano tutti i tre gradi scolastici allora l'ho fatto in quinta elementare in terza media e le votazioni come erano allora le votazioni erano con giudizio per dare le medie e al liceo che erano in sessantesimi e non so se qualche altro ricordo qualche episodio particolare riguardo questi anni che ti ha colpito ad esempio anche un solo anno turi tale qualsiasi altra cosa che è rimasto nel cuore nel cuore quindi positivamente allora io posso dire che ci sono stati degli insegnanti che non tutti alcuni che ha un rito molto sulle mie scelte sono adesso che lavoro faccio l'insegnante era da non come prima scelta ma era una delle possibilità che mi ero mi ero data perché l'insegnante che non lettere alle scuole mediani alla scuola secondaria di primo grado ma ho iniziato facendo l'archeologa perché mi sono specializzata in teologia dopo lettere classiche e posso dire che ci sono stati degli insegnanti che come dice la parola hanno lasciato il segno e alcuni di questi hanno un po condizionato anche le mie scelte per esempio fatto lettere classiche perché al liceo ho avuto un insegnante di latino e greco che sotto le differenze nostra passione per cui alcune figure gli insegnanti sono state molto importanti nel bene e nel male però più nel bene devo dire la verità anche a livello di amicizie di rapporti relazionali sì anche se sicuramente ai miei tempi veniva lasciato molto a noi questo aspetto da parte degli insegnanti non c'erano le attività adesso io insegnandole meglio lo vedo come invece le relazioni vengono curate a livello di accoglienza a livello di laboratorio anche legati proprio alla socializzazione all'integrazione ecco e niente invito queste cose sicuramente non c'erano per cui l'aspetto delle relazioni molto spesso era lasciato era lasciato noi cioè le piccole problematiche anche tra di noi molto spesso non arrivavano agli insegnanti mentre oggi oggi i ragazzini tendono molto di più a coinvolgere gli insegnanti nelle loro impianto ogni caso il punto di vista forse perché in generale per queste cose c'era meno ascolto adesso c'era o meno ascolto forse perché venivano considerate meno importanti rispetto ad oggi adesso per esempio il bullismo francamente alla mia età io a quell'età io non l'ho visto e non sa regalare parlava assolutamente ci poteva essere nei cortili ci poteva essere a livello di relazioni extra scolastiche cioè nei momenti in cui appunto ci si ritrovava a in gruppettini magari di diverse età allora ci potevano essere quelli più grandi che facevano poi prepotenti diciamo con con i piccoli però devo dire che a scuola tutto questo io non l'ho mai visto non forse anche perché c'era un'educazione diversa anche proprio rivale ampliare fatto sto per dire questo non c'è anche molta differenza arrivare educativo e anche sociale assolutamente poi ai faccio detto l'insegnante ne rendi conto anche dall'altra parte poi è chiaro quel mondo è cambiato la società cambia quindi chiaramente tutto una conseguenza non è possibile pensare a quello stile di vita oggi però alcune cose dovrebbero far riflettere sicuramente ecco in questo la scuola è migliorata cioè viene molto più incontro alle esigenze dei ragazzi al di là dell'aspetto didattico a questa importante se c'è una propria attenzione per le relazioni per l'integrazione e anche magari punto problematico me bullismo se tante a cyberbullismo il bullismo attestando il bullismo che un'emergenza dal sud va bene ti ringrazio tanto per questo intervista pestrin per questi ricordi e grazie
L’intervista, della durata di 52:23 minuti (link: https://www.youtube.com/watch?v=wlaTMOSBWF4&t=11s), si focalizza sulle memorie scolastiche e infantili di Rita Burgio. Nata a Bologna nel 1972, ha trascorso la sua infanzia nella città emiliana con i genitori, i nonni e il fratello maggiore; attualmente insegna lettere nelle scuole secondarie di secondo grado. Il suo percorso scolastico propriamente detto si è svolto dal 1977 – anno in cui ha svolto un anno di scuola materna – al 1991, quando ha conseguito la licenza classica. Ha successivamente proseguito gli studi, laureandosi in Lettere classiche e frequentando la scuola di specializzazione in archeologia. Ha dunque studiato nel corso degli anni Ottanta: un periodo segnato da una progressiva normalizzazione politico-sociale e da una moderata crescita economica, ma anche, per converso, dal riflusso nella vita privata e dall’abbandono del coinvolgimento nella vita sociale (Scotto di Luzio 2020, Oliviero 2018).
L’approccio con la scuola è avvenuto quando Burgio, a cinque anni, è stata iscritta alla scuola materna. La decisione, motivata dalla convinzione che in questo modo la videointervistata si sarebbe abituata alla disciplina scolastica e alla socializzazione istituzionalizzata, fu poco gradita da quest’ultima, che desiderava una sua autonomia nei tempi di vita e di gioco. Benché la Legge 444/1968 avesse previsto scuole materne statali, Burgio frequentò una scuola privata.
Piuttosto concise le osservazioni relative alle scuole elementari. La legge 820/1971 aveva introdotto le scuole a tempo pieno, ma la famiglia di Burgio, potendo contare sulla presenza dei nonni, preferì iscrivere la figlia a una scuola a tempo diurno. Contenuta la dimensione della classe, di appena sedici alunni: molti dei compagni delle elementari avrebbero proseguito gli studi con lei, iscrivendosi presso le stesse scuole medie. Scarse le attività extrascolastiche, tanto alle scuole elementari quanto nei gradi successivi di istruzione: su questo Burgio insiste molto, affermando di ricordare solo lo svolgimento di un laboratorio di pittura. Solo le scuole medie furono caratterizzate da una certa vivacità nell’organizzazione delle gite scolastiche, in particolar modo di settimane bianche. Quel segmento di scuola, tuttavia, viene ricordato anche per l’abitudine dei docenti di sottolineare le mancanze degli alunni culturalmente meno dotati, a prescindere da eventuali problematiche di apprendimento o difficoltà di tipo economico-sociali. Tutte evenienze che, come rimarca Burgio, al giorno d’oggi sarebbero ricondotti sotto la categoria degli alunni con bisogni educativi speciali, ma che in quegli anni erano talvolta oggetto di scherno e di umiliazione: «alle medie qualche insegnante tendeva ad umiliare diciamo ma erano casi isolati erano casi isolati nel senso che veniva messa in risalto la mancanza a volte che però non dipendeva diciamo da trascuratezza o negligenza a volte insomma venivano messe proprio in evidenza le incapacità» (m. 30.23 e ss). Parimenti la videointervistata rimarca, di sua sponte, l’assenza di insegnanti di sostegno nelle classi da lei frequentate: in verità, già dal 1977 era legiferata la presenza di questa figura nelle scuole elementari e medie con la legge 577, ma la loro presenza era comunque meno diffusa rispetto a oggi (Piccioli 2018, 91).
Per quanto riguarda gli anni del Liceo, la videointervistata si sofferma sulla decisione, assunta insieme ad altri suoi compagni, di recarsi a una mostra di Venezia a cui i docenti avevano deciso di non accompagnarli. Poco frequenti scioperi e manifestazioni, che, a parere di Burgio, non impattavano sull’organizzazione didattica: un certo rilievo fu acquisito solo dalle proteste studentesche contro la prima guerra del Golfo, nel 1991. Un momento di passaggio fu costituito dal telefono fisso in camera, ottenuto con il superamento dell’esame di maturità. L’uso di quest’ultimo era tuttavia oggetto di controversie e discussioni, in quanto il suo uso indiscriminato conduceva a bollette molto alte.
Nella conclusione dell’intervista, Burgio, dopo aver ricordato l’influenza positiva dei professori del liceo (e in particolare dell’insegnante di latino e greco) sul suo percorso di vita, rimarca i mutamenti avvenuti nella scuola degli ultimi decenni. In particolare, l’attenzione alla dimensione emotiva e relazionale, trascurata negli anni in cui lei era studentessa, ha, secondo lei, impresso un miglioramento fondamentale.
Fonti
S. Oliviero, Crescere negli anni Ottanta, «Pedagogia oggi», n. 2 (2018), pp. 119-36.
M. Piccioli, Il processo italiano di inclusione scolastica nella prospettiva internazionale: i Disability Studies come sviluppo inclusivo, "Formazione, Lavoro, Persona", n. 20, 2017, pp. 91-9.
A. Scotto di Luzio, Nel groviglio degli anni Ottanta. Politica e illusioni di una generazione nata troppo tardi, Torino, Einaudi, 2020.
Fonti normative
Legge 4 Agosto 1977, n. 517, Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione nonchè altre norme di modifica dell'ordinamento scolastico (GU Serie Generale n. 224 del 18-08-1977), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1977/08/18/077U0517/sg