buongiorno io mi chiamo caterina fusi ed oggi 15 maggio 2020 interviste mia madre sui suoi ricordi di infanzia presente su un po mamma salve mi chiamo stefania tra chi sono nata a montevarchi in provincia di arezzo il 7 maggio 1965 e dal 1998 abito a firenze perché ti sei trasferito a firenze mi sono trasferita a firenze perché ho conosciuto il mio attuale marito padre dei miei figli caterina l'intervistatrice ed andrea che tre anni più piccolo di lei perfetto adesso deve passare a quella del rapimento centrale di questa intervista è ripercorrere insieme i tuoi ricordi d'infanzia partendo dalla scuola allora quanto tempo sei andato a squola il mio percorso scolastico può essere suddiviso in cicli a partire dall'asilo fino ad arrivare ad un percorso para universitario che ho dovuto effettuare per esigenze lavorative l'asilo l'ho fatto dalle suore perché nel mio paesino di nascita l'asilo era uno ed era gestito dalle suore ok vi possiamo dire è una scelta obbligata in questo modo stata scelta obbligata sicuramente è stata una scelta obbligata mi sembra anche di ricordare che il mio fratello che è più piccolo di me e 7 anni le poche volte che andava all'asilo perché si ammalava ha spesso le suore erano sostituita dalle maestre a ok ok perfetto la scuola elementare l'ho fatta sempre nel mio paesino di nascita andavo a scuola se hai giorni alla settimana ed avevo un maestro unico che ci faceva tutte le materie quindi andare a scuola apprezzato si andavamo scuola da lunedì da lunedì al sabato che strano sta ripensando anche la mia esperienza personale anche quella di andrea e noi e rita ho mandato a scuola e al sabato ad elementari al mio tempo la settimana coltano non esisteva per quanto riguarda le medie ho sperimentato il tempo pieno infatti non andavo a scuola il sabato perché avremo due rientri settimanali in cui facevamo delle materie tipo applicazioni tecniche e musica ho fatto la scuola superiore fatto l'istituto tecnico industriale che può essere suddiviso in due tappe il biennio a san giovanni ed il cliente ad arezzo perché ho preso la specializzazione in chimica industriale gli a san giovanni non c'era l'ultimo percorso scolastico che ricordo è quello che ho fatto per esigenze lavorative in quanto la regione toscana ai suoi dipendenti che ha fatto fare un corso o para universitario presso la sede di empoli in modo da di qualificare i suoi tecnici sul territorio ok quindi questo lei foto vedi quando da lavorati si si si ficcano voi mi sono iscritti all'anno accademico 2010 2011 in crescita di firenze adesso proseguiamo e ti volevo chiedere come raggiungere la scuola allora fino a quando ho fatto le scuole che era nel mio paesino di nascita sono sempre andati al gravi la materna materna elementari e medie ricordo con particolare affetto da masella perché mi accompagnava a scuola il mio nonno giovanni il babbo di mio padre perché i miei genitori dovevano entrare da lavorare molto prima dell'inizio della della scuola e non avevano delle agevolazioni no non avevano agevolazioni specialmente mio padre da quella va a firenze quando di treni me ci mettevano molto tempo per arrivare e mia madre mi ricordo dalle 8 doveva già essere sul posto di lavoro e quindi alle alla materna mi ha sempre accompagnato più nonno a differenza appunto quindi mi serve invece eravate voi ai nostri genitori ad accompagnarci a scuola mentre alimentari e alle medie andavo a piedi perché la mia scuola le scuole restano poco dalla mia abitazione e è quindi passato a chiamare le mie amiche e insieme a piedi andavamo a scuola mentre per quanto riguarda le scuole superiori lo devo dividere in due tappe il biennio l'ho fatto assaggio a san giovanni e quindi per raggiungerlo dovevo andare in autobus il triennio ad arezzo e qui il viaggio era un po più con un po più complicato perché prendevo l'autobus per arrivare alla stazione di montevarchi da una stagione di montevarchi prendevo il treno e arrivare alla stazione d'arezzo fortunatamente l'istituto si trovava dietro la stazione e quindi potevamo raggiungerlo a piedi senza prendere un ulteriore mezzo il percorso universitario di riqualificazione della mia professione raggiungevo la sede dell'università con la mia auto allora mamma come veniva organizzata la giornata scolastica allora partendo dall asilo mi ricordo in all'asilo entravamo verso le ore 9 riuscivamo verso le 4 o pochissimi ricordi se non che i giochi fatti nel giardino perché c'era un enorme giardino oppure la festa di fine anno le feste di natale quando veniva spesso a trovarci babbo natale o questi ricordi o questi ricordi qui della scuola dell'infanzia mentre per la pelle elementari l'orario di entrata erano le 8 e 30 e si usciva alle 12 e 30 andando anche il sabato e delle elementari ricordo l'appello l'appello del maestro le interrogazioni ma animati a oppure quando qualcuno qualche piccola punizione allora uno veniva mandato fuori dalla porta c'è ma questi ricordi così per le medie come ho già detto prima ho sperimentato il tempo pieno per cui entrava alle 8 e uscivo alle 14 quando non avevo rientri mentre alle 16 e 30 i due giorni alla settimana con un ora per la mensa dalle 13 alle 14 si mangiava alla mensa scolastica di all'interno dell'istituto alle superiori ricordo in modo particolare il triennio perché per me è stato molto duro essendo ad arezzo e abitandolo un posto dove non c'era il treno il viaggio era molto lungo mi alzavo a prendevo l'autobus per arrivare fino alla stazione di montevarchi e poi da li prendevo il treno per arrivare al pareggio e quindi parte corda partirà alle 7 da casa e tornavo alle 16 anche se la scuola finita alle volte 11 5 e invece la reazione te lo ricordi come veniva scandito il tempo delle elezioni e la ricreazione se non ricordo male fino alle superiori le ore erano di 60 minuti è il momento più bella era quello della leaf in azione perché si poteva andare nei corridoi o giocare e oppure parlare con un'amica che magari erano un'altra sezione così come alle medie anzi alle medie si poteva tranquillamente girare per i piani perché la scuola era su tre piani e tra queste la vibrazione veniva sfruttata per andare a vedere magari il ragazzetto neo della mia amica che magari erano un'altra sezione è invece la lezione in se ti ricordi come si svolgeva svolgevano in modo molto classico specialmente le elementari c'era il maestro che spiegava e noi nei nostri banchini ad ascoltare ma quanti e il maestro aveva il maestro unico il maestro che ci faceva tutte tutte tutte le discipline alle medie sempre il pesce era il professore alla cattedra e noi nei propri banchi con la disposizione non sembra di ricordare ad avere a ferro di cavallo con quelle un pochino più in difficoltà in difficoltà al centro della della stanza e alice invece per sempre molto tradizionale al liceo molto tradizionale sì eravamo a banchi di due e con la cattedra al centro però è però l'istituto tecnico industriale e archivista erano anche molti lavori molto di laboratorio nel senso avendo scelto chimica industriale molte ore erano o il laboratorio della vita i laboratori di organi da fare eventuali saggi e allora quindi quanti insegnanti averi alle elementari il maestro unico giuste che ci faceva tutte le discipline alle medie un insegnante per ogni disciplina quindi l'insegnante d'inglese che ne avevamo una sola lingua io che facevo francese insegnante di matematica l'insegnante di storia di italiano ok al liceo sempre metallici a un insegnante per ogni disciplina e come ti rivolgevi a loro mi sono sempre rivolta mia insegnante i dandogli del lei anche all'asilo anche all'asilo all'asilo anche dalle suore giustamente che è mai capitato di saltare le lezioni per tutto il mio percorso scolastico non ho mai marinato la scuola se non per motivi di salute ok assenze non legate a malattie ma concordate con i miei genitori alle superiori due parti specialmente nel periodo del triennio che siccome la mattina presto e tornavo tardi se qualche giorno avevo da studiare e non ce l'ha per qualche generazione chiedevo ai miei genitori di poter rimanere una mattina a casa per prepararmi e loro me l'hanno sempre concesso senza nessun tipo di problema è invece la scuola accettava le giustificazioni sì sì la scuola le giustificazioni mi sembra elementari e medie credo che avete fatti sempre nel diario o addirittura nel quaderno ad elementari mentre alle superiori c'era il famoso libretto delle giustificazioni dove c'era un libretto con delle matrici che una parte rimaneva a te e un'altra veniva staccata me l'ha firmata dal genitore è inserita nel registro perché c'erano i registri cartacei ok quali erano invece le attività principali a scuola quindi ad esempio reati erano attività di gruppo oppure delle discipline specifiche che ricordi qualcosa di particolare magari avere quando verso il liceo si allora elementari sono le discipline alla storia geografia italiana grammatica a quelle classi alle medie al mio tempo facevamo una sola lingua o il francese all inglese si poteva scegliere se latino era molto facoltativo e al momento che l'ho fatta che l'ho fatta io il latino non c'era ancora non c'era più mentre per quanto riguarda il l'istituto tecnico c'erano delle materie un po particolari al biennio per esempio mi ricordo avevo officina su cui bisognava andare in un'officina che con il torneo è una lama dovevamo limare i prezzi e quindi per noi ragazze era una cosa a meno di lui molto difficile e venivamo graziate dal professore di officina proprio perché scende scegliendo clinica non sareste andava non era titolare sulla disciplina fondamentale per il mio per il mio indirizzo e quindi alla fine la sufficienza c'è la dava celada va sempre e ricordano in particolare bellezza i laboratori di chimica al triennio arezzo prima volta adesso mandare al laboratorio mi sono fatto è saggio alla fiamma assaggio alla perla per riconoscere eventuali composti di sali il primo camicie ho indossato sì perché appunto è quello mette sei arrivato a fare nel futuro perché si superi torini c mentre praticamente si è invece per quanto riguarda i voti come veniva vissuta la consegna della pagella soprattutto a casa la pagella è sempre stata vissuta in modo molto tranquillo anche alle superiori dove in alcune materie non avevo la sufficienza piena perché sono sempre stata molto sincera con i miei genitori cioè non ho mai nascosto anche un brutto voto e poi devo dire i miei genitori vedevano impegnato quindi se qualche volta non prendevo un cinque non si arrabbiavano e quindi di conseguenza essendo stata sincera con i voti da pagella non mostrava ma niente di niente di nuovo di quello che loro non sapessero quindi dovranno un po alle discipline scolastiche facevi educazione civica allora donazione cda proprio come in materia non me lo ricordo però era un argomento che trattava l'insegnante di storia magari leggendoci la costituzione costituisce one oppure dietro a qualche episodio anche a livello proprio di attualità attualità mi ricordo che sempre mi viene in mente il rapimento moro che io ero lì quindi e quindi poi quando siamo ritornati in classe è parlato un po dello stato ma una vera e propria disciplina en c'era non ce n'era e invece la religione cattolica la religione cattolica si faceva parte del nostro anzi devo dire che è sempre stata una vera e propria materia e quindi dalle elementari alle superiori c'era ho fatto religione passiamo adesso a parlare degli spazi scolastici ed extrascolastici ti ricordi numero suddivise appunto lo spazio scolastico quindi le aule e corridoi i bagni ricordo in modo particolare le aule della scuola elementare perché la mia stima mia scuola la bettino ricasoli era un edificio storico molto imponente con soffitti alti finestroni molto grandi con delle scale tutte tutte in pietra tutte mpresa serena con la con la ringhiera tutta in legno e quindi specialmente dalla prima e la seconda la fa ce la facevamo a piano terra ha sempre fatto e quinta per quindi queste scale enorme questi corridoi lunghi con tutte le case le medie erano prefabbricato e quindi erano molto più piccole è molto più più compatte e alle superiori all'iti era un istituto un po diciamo un po vecchio e quindi era c'erano le aule ristrette ma sì diciamo in comprensiva know i laboratori che erano molto molto ampi e e grandi per esempio c'è il crocifisso in classe sì se magari penso alla zero sicuramente sì sì no no ma il contorno di tutti i miei tutti gli anni all'asilo alle elementari e alle superiori per esempio noi non esiste ma non c'era nemmeno la facoltà di scegliere o non scegliere e le aule erano erano miste ovviamente erano specialisti che femmine si sia maschi che femmine e era consentito andare in bagno durante le lezioni si non molto spesso specialmente alle superiori però sì ovviamente e era per voi un modo per incontrare magari qualcuno un'amica che stava in un'altra classe oppure no no devo dire che per incontrare amici di alte classi sfruttavamo più il tempo della ri almeno io ho sfruttato più il tempo della ricreazione è invece il pericolo per quanto riguarda i compiti a casa ti ricordi più o meno quali erano e come li svolgeva i luoghi siano complici classici ci sarà stato le lezioni di matematica per le elementari o chiudere tema di esercizi e che ricordo molto bene e con la grossa fatica che mi costava i compiti dell'istituto tecnico industriale specialmente i compiti del biennio di disegno tecnico che non essendo la mia materia diciamo e non essendo una frizione diciamo dal punto di vista del disegno molto precisa ricordo nelle nottate fatte sulla sul tavolo di cucina perché c'era la luce di una buona luce a cercare di fare queste proiezioni di figure esagonali piramidi è che mi ami sono costate molto molto molto molto fatica a vivere nel ricordo che ricordo ancora meno male sono stati solo due anni e il primo e e le prime volte che mi sono improntata con le formule di kim mi na kim in organico tutte è stato un bello scoglio e per esempio magari per i gradi scolastici un po un po minori diciamo avevi genitori ti dà una mano a studiare a carico amplifica mignolet anno delle elementari o no neanche per quanto riguarda le elementari nel per quanto riguarda le medie superiori o servi fatto da sola e invece ti è mai dato una mano al tuo fratello che essendo sette anni più piccolo magari poteva darmi una mano su alcuni siti si per quanto riguarda le elementari e le medie magari da sola mano mio fratello ma io ho sempre fatto tutto da sola o al limite in compagnia con un'anima altri compagni perché magari succedeva che erano di studiare un progetto che si si in casa possedevate enciclopedie libri manuali riviste rivolto che mi sono fatta comprare speciale superiori un enciclopedia medica perché ho sempre avuto una certa passione per la medicina infatti mi sarebbe piaciuto fare il medico addirittura il pediatra però poi dopo mi sono fermata molto prima è stato un sogno e quando non avevi magari non ti davano i compiti a scuola che cosa facevi nel pomeriggio come lo passano il pomeriggio quando non avevo compiti il pomeriggio lo passavo intere con della bella stagione in giardino giardino di casa mia oppure di una mia amica perché non avevamo la fortuna di stare molto fuori cioè un po perché sono passati era tanto tempo fa è un po perché vi abitavano i minori commetterlo tranquillo e quindi si era sempre fuori e invece qual'era l'arredo della sua cameretta e se l'anno dividere con il tuo fratello aveva un hummer e separate no io ho sempre avuto da sola perché abitavamo una sa che abbastanza nel abbastanza grande e 15 nello spazio sia per me che la camera per il mio fratello e ricordo la mia prima cameretta che ho avuto era bianca dall'armadio bianco con il letto e la scrivania di quelle connesse che si apriva e quindi diventava che hanno dato di studio e io ne sono sempre stata a studiare incamerati camera mia invece per quanto riguarda il periodo diciamo del doposcuola quindi una volta finita la scuola quindi il periodo delle vacanze quanto durava se ti ricordi anche se era lo stress a bra con tutti quanti i gradi scolastici oppure se cambiava mi sembra di ricordare che la scuola feriva giugno e reprime e riprendeva il primo ottobre noi andavamo a scuola per primo ottobre mi sembra più o meno per tutto il mio percorso scolastico e avevi una località specifica dove passare le vacanze oppure magari rimanere a casa e allora nei mesi di giugno luglio e settembre i genitori di pat e materni avevano una casa in un piccolo paesino ai piedi del teatro magno e quindi pestare diciamo un po più freschi ci trasferivamo in questo paesino dove io non stavo molto volentieri e infatti sfrutta volo e perché non avevo amici in montagna la mia amica del cuore era dimagrita e quindi sfruttato il fatto che i miei genitori che vendola facevano pendolari per lavoro io scendevo giù con loro e rissa è risalito la sera niente devo anzi quando i miei genitori erano patera non ferita dal lavoro andavamo sempre al mare a viareggio e invece per quanto riguarda ritornando invece all'argomento della scuola ti ricordi se venivano fatte delle foto di classe c io mi ricordo sempre dalle elementari il primo giorno di scuola ogni anno violino tutto lindo valtellina nuova tutto per canino e alle medie e quella di fine di fine anno come anche alle superiori possedendo i cellulari era l'unico modo per la nudo per avere un ricordo dei compagni di scuola la foto di classi allora passiamo adesso invece all'attrezzatura didattica quali oggetto vive in classe mama in classi avevo un astuccio quaderni libri cartella e i miei genitori sia per me che per il mio fratello tutto il necessario per la scuola ce l'hanno sempre comprato senza nessun tipo di problemi per esempio i libri invece aveva anche dei libri di testo più su questo tema come se ci si è anche essere marcato della famiglia li passava la scuola erano a carico della famiglia a un sembra di ricordare non c'erano ad esempio se faccio un confronto con le vostre elementari c'erano le famose cellule la scuola ti dava dei cedolini perché a voi verrà sempre passati il comune mi sembra di ricordare che quando io ho fatto la scuola anche alle elementari magari c'era un libro 12 dvd italiano e il libro di matematica e basta ma mi sembra di ricordare che erano a carico della famiglia famiglia e con cosa li portavi ma il materiale scolastico a scuola appunto alimentate dal della peste cartelli e stivali di geo classico mario e rivolte n'è una particolarmente luna rossa è però mi piaceva però è ragazze era efficiente per la scuola media le medie c'era nel mio dati nel mio modulo il mio dialetto si dice la cinghia cioè era un nastro elastico con una fibbia che leggeva che avvolgeva tutti i libri mentre per l'istituto tecnico nello zaino perché andando in giro in pullman treno lo zaino comodo né più comodi perché mette tutto e nello zaino portare con te anche fazzoletti ad esempio si ed erano di carta o di stoffa a partire dalle elementari forse alimentari erano di stoffa ok mentre alle medie e alle superiori di carta e invece per quanto riguarda i giochi che era consentito portare i giochi a scuola magari più parliamo del dell'asilo e delle elementari forse all'asilo qualche volta avrò portato un bambolotto mio preferito ma poi volte perché le suore non erano molto rigide da questo punto di vista non ci facevano portare niente alle elementari no se uno per un compleanno aveva ricevuto un regalo un po particolare magari lo poteva portare a far vedere ai compagni ma niente di più non era una cosa diciamo abitudinaria nota una volta ogni tanto no anche perché dalle otto e mezzo a mezzogiorno e mezzo quindi poi alla fine anche il tempo di stato scrive da fuoco magari giorni ce l'avevate in classe alimentare fortunate della neva che in classe si sfrutta avanti predilige ok è invece sempre riguarda appunto le attrezzature didattiche ti sei mai sentita a disagio per non avere le stesse cose le stesse attrezzature didattiche dei tuoi compagni oppure viceversa no perché i miei genitori devo dire da questo punto di vista tutto quello che chiedevamo per la scuola a volte anche qualcosa in più venne scegliere necessario ce l'hanno sempre comprato sia a me che a mio fratello allontaniamoci un attimo dall'ambito della scuola e in casa sua c'era la televisione sì c'è sempre stata da che io mi ricordi c è sempre stata la televisione prima bianco e nero e poi negli anni 80 a colori però se quanto televisione le rate primi tempi una poi quando un po più grande intorno agli anni 80 avevamo una cucina è una in sala e quando ne va se una soltanto in costante della casa si trovava in cucina incrocino perché si guardava a cena e appunto quali programmi seguire magari non so se te guardare la regione da sola oppure come proprio familiare allora alle 8 a cena si guardava il telegiornale perché fin da piccola il telegiornale era un'istituzione e io non vedevo l'ora che finisse per poter vedere carosello che era quello mi ricordo che ricorda ero piccolina vi dicevo dopo carosello al letto e quindi era l'unico diciamo svago che prima di andare via prima di andare a letto con tutte queste storie linee con come lava e quindi era uno era molto bella pubblicità berlina che nel senso non non pubblicizzavano solo il prodotto ma c'era dietro finita una storia quindi per noi bambini 5 7 8 anni carosello era qualcosa che tuttora ancora oggi mi ricordo quindi era qualcosa di piacevole da guardare e poi programmi sceneggiati tipo mi ricordo ancora belfagor che era vero fantasma del louvre che mi faceva paura però era interessato interessata a vederlo oppure la prima volta che ho visto lo sceneggiato di pinocchio di collodi che quando ho rivisto perché ho rivisto anche con piacere insieme ai miei figli oppure tutta la serie di don camillo e peppone queste prese di campagna con il sindaco che erano delle due fazioni completamente opposte e quindi si facevano i dispetti a vicenda e parliamo sempre di un età comunque quando ero bambina oppure ancora di più grande no tipo elementari sto parlando elementari e quando sei cresciuta sono cambiati i suoi gusti nel terzo paese più di più documentario oppure fondamentali se vi consigliamo il mio fratello perché è sempre stato specialmente quelle degli animali perché sempre stata la sua passione era per e degli animali sicché quando c'era lui in casa c'era qualche documentario si guardava quello quando nel periodo in cui avevamo più di una televisione quindi se si sta parlando di aver già più grande di tempo delle superiori anche e anche io so ricordo di essere stato da virgolette una fatica delle telenovelas quelle argentine insieme alla mamma il pomeriggio quando tornavo da scuola e mia mamma aveva smesso di lavorare e chi ci guardavamo queste cose immediate meno drammatiche insieme si è a possedere dei videogame no e nemmeno tuo fratello che era no no no luigioni alle contusioni da tavola sito scarpe dalle carte ma non avevamo videogames mai perché non eravamo interessati o perché proprio non ci voleva no io personalmente non ero interessata e mio fratello neanche perché aveva lui si aveva la passione della musica e quindi gli piaceva mute che abbiamo comprato presso uno stereo e mio fratello di piaceva ascoltare la musica allora quali sono stati invece i film che hanno in qualche modo segnato la tua vita allora segnato la mia vita decente che sono rimasti più impressi o che comunque hanno avuto talmente restato in particolar modo i film che mi vengono in mente sono film magari che possono essere legate a situazioni per esempio il primo film già visto con mio babbo è stato e delitto matteotti oppure il primo film e che sono andata a vedere al cinema con la mia mamma è stato un film drammatico l'ultima neve di primavera e questo diciamo sono i due film che mi vengono in mente se ripenso alla mia infanzia se invece ripenso alla mia adolescenza il film e che che segna diciamo il primo film visto insieme alle mie amiche risaliamo alla febbre del sabato sera con john travolta oppure a grace che poi dopo abbiamo imparato il vari balli del film poi un altro film né mi ricordo in modo particolare altro perché i primi cinque minuti non sono riuscite a guardarli anche perché aspettavo te è stato interessante quindi aspettavo se è stato salvate il soldato ryan che ci sono andato a vederlo nel babbo ma i primi cinque minuti sono stati per me fiennes contabili no come li ho visti mi sono nudo o c era troppo poi l'hanno ridato alla televisione l'ho visto è mai qui in quel quadro preciso al cinema non sono riuscita a vederli ritornando invece indietro alla tra infanzia la tv era parte del tuo diciamo doposcuola del tuo tempo libero da piccola no perché come ti ho detto se non c'erano compiti andavamo andavo fuori oa giocare dalla mia amica ad esempio andava di moda molto dolce fuori piccolo forno e non fu un giocattolo che però faceva veramente i dolci e quindi con la manina del cuore invece l'aveva io pecorino lumia cose non sono riuscita a ottenere dai miei tre miei genitori perché viola come diceva in forme ce l'hai vero quello della lucidità e allora andava dall'amica del cuore a fare questi dolcini e così è stata diciamo la televisione un po più la mia compagna durante il giorno quando sono diventato più grande magari io studiavo la mia amica del cuore lavorava e quindi non non avevano combaciavano gli spedì di impegni e quindi allora si è stata un po più proprio per esempio il presente e invece ti piaceva leggere leggere la lettura diciamo no no scoperta se così si può dire la lettura non quella legata alle materie alla scuola l'ho scoperta nel periodo in cui ho fatto il pendolare cioè da quando da dal mio paese sono venuto a lavorare a firenze e quindi nel tratto montevarchi firenze mi sono dedicata più alla lettura i classici tipo cent'anni di solitudine oppure ritratto di dorian gray oppure narciso e boccadoro la casa degli spiriti di di allen e quindi quando eri diciamo più piccola era così tanto parte del tuo tempo libero la lettura se non appunto per i libri di scuola no perché diciamo che quando ero ragazzina andavano di moda i fotoromanzi io sono una ragazza dell'era dei fotoromanzi e quindi le mie paghette settimanali le spendevo in questi in questi giornali che erano storie d'amore fotografati a mano foto roma ne ha detto e quindi di vedere più piccoli e leggeri quella più piccola che senza adolescente allora ritornando all'ambito scolastico venivi veniva se puniti in classe ha ri teo o qualche tuo compagno in oro io personalmente non ricordo di aver teso nessun tipo di punizione con nota perché come ho già detto prima so sempre stata tranquilla dirigente è tutto forse al tempo delle medie c'era un ragazzo come indisciplina poi nei cicli nato ma anche con diversi problemi e forse lui fuori dalla porta ci ha passato parecchie cose in più tempo si era l'unico modo diciamo perché non disturbasse in classe e la lezione è invece per esempio sam è stata bocciata no oppure hai mai preso dei rapporti delle espulsioni oppure i suoi genitori sono mai stati richiamati in classe dai genitori dagli stadi dei professori no niente di tutto questo male e questo vale anche per il tuo fratello però forse un fratello era un pochino più indisciplinato rispetto a me forse qualche nota specialmente quando andava alle alle superiori la la presa che magari era un po più spiritoso disturbava un po in classe mi sembra e come hanno reagito i tuoi genitori di fronte a questa punizione o queste punizioni con solita appunto che ci facevano per ogni cosa anche la scuola era il nostro lavoro viene andava presa sul serio e qui siamo soltanto lo rimproveravano soltanto sì sì sì sì sì solamente rimprovero prendeva una punizione anche da parte dei miei genitori no no no no le paternali nella scuola ha bisogno bisognava farla in modo serio specialmente quella non più dell'obbligo perché da sempre in ottimi ma neanche un obbligatorio andare a scuola fino all'obbligatoria una scuola fino a 14 anni quindi dopo le medie potevi potrei smettere quindi mio padre spesso diceva non era il caso nemmeno il mio fratello però quando portava qualche 9 se non hai voglia di studiare e si può smettere e al contrario invece derivati impegnati in classe non ricordanza di essere da parte dei professori di essere premiati per qualcosa di particolare introduciamo adesso l'argomento delle valutazioni scolastiche come veri causato dagli insegnanti mamma all'asilo non ricordo d'aver avuto particolari valutazioni da parte delle delle suore magari loro più più che valutare o apprendimenti perché si basavano molto sul fatto del comportamento che doveva avere un certo comportamento dovevi essere obbediente quando dicevano ad andare in giardino oppure dire arti nella sala mensa poi negli altri cicli scolastici le valutazioni erano con compiti interrogazioni e alle medie qualche ricerca qualche esposizione di qualche ricerca di di scienze applicazioni tecniche si doveva fare quelli che ho imparato esempio a fare la marcia voglio fare queste questi lavori oppure primi bricolage in legno con il traforo per costruire le volte ho costruito un portagioie di scatola ma poi ho colorato e poi alla fine dell'insegnante di applicazione di tecniche mi ci ha dato il mio voto e all'istituto tecnico con interrogazioni e tradizione tradizionale si è sempre con attenzione anche al comportamento secondo dalla condotta a condotta e ti ricordi come erano i giudizi cioè le votazioni allora alle elementari erano voti in decimi ok mentre io mi ricordo bene alle medie era il giudizio e alle superiori era tornato nuovamente in dieci medici e c'erano colloqui tra insegnanti e genitori certo a partire dalle elementari o più che al 39 le medie le elementari no me lo ricordo che il mio babbo sia venuto a parlare con il maestro mentre alle medie e alle superiori si era compito di mio padre di venire a parlare con i professori e com'erano strutturarsi lo ricordi più o meno come quelle attuali oppure c'era qualche differenza c'è un ricevimento generale in cui nel senso da una data dove c'erano tutti gli insegnanti ha a disposizione e mio padre si scriveva sempre a zoom scrivevo io posto per lui specialmente alle superiori al triennio io rimanevo a scuola e lui arrivava per questo pomeriggio all'orario prestabilito e c'erano insegnanti erano particolarmente scontenti o contenti che alcuni giorni comportamenti comportamenti più in quanto riguarda le discipline penso di sì o anche proprio per la condotta immagino che hanno una studentessa di licei sono stati delle materie che mi sono costate molto esempio ritornando al disegno tecnico mi ricordo sempre che il professore perché io partecipavo ai colloqui tra i professioniti diceva che la manualità non ne avevo però mi salvato per quanto riguarda la teoria è quindi riuscito sempre a strappare la sufficienza è il mio babbo le diceva s'applica però la precisione è quella che è il disegno non fa per lei è invece esistevano le bocciature se sì dove c'è pure a scuola sono sempre esistite siano elementari alle medie superiori personalmente non sono mai stata bocciata sono stata rimandata per due anni a settembre al biennio a matematica ma fortunatamente l'esame di riparazione poi sono sempre passate e quindi ho sempre fatto ieri ho fatto gli anni in modo lineare modo lineare se è per caso che dei ripetenti in classi di presente mi sembra di ricordare che al triennio quando siamo arrivati al triennio c'era un ragazzo più grande di noi che era che ripeteva per due volte solo alle scuole superiori sono alle scuole superiori se elementari alle medie non avevo nessun ripetente in classe e invece i suoi genitori come si rapportavano rispetto ai giudizi degli insegnanti quindi nel caso per esempio se c'era uno screzio d'opinione difendevano che oppure difendevano gli infami salti dei miei genitori l'insegnante o il maestro aveva sempre ragione nel senso anche se poi si parlava o spiegavo magari si succedevano scritto qualcosa per prima cosa l'insegnante col maestro aveva ragione poi se ne poteva parlare ma insomma diciamo che gli insegnanti e la scuola avevano la loro frivolezza che non era da non si metteva in discussione e appunto parlando degli insegnanti avevano delle preferenze emergevano delle preferenze da parte dei professori nei confronti di alcuni alunni piuttosto che altri no diciamo o almeno se c'erano non me ne sono resa conto devo dire che magari un po di privilegio siamo stati noi femmine quando come ho già raccontato quando andavamo il laboratorio di officina ecco magari il professore con noi stringeva diciamo un occhio ma soprattutto non per aiutarci perché sapeva che prendevamo il ramo di chimica e quindi magari se non eravamo capaci a fare questi pezzetti di officina ecco magari anche scherzando così citava ci dà una mano insomma mentre ai maschi e anche si facevano che mina ma immagino non nella vita va ok quindi non c'erano preferenze prosperano gli specifici no specifici in che senso ha terzo tipo una un alunno particolare perché magari certa la situazione no forse è ancora alle medie c'erano un ragazzo e una ragazza un pochino in difficoltà e allora più che avere un occhio di riguardo da parte dei professori avevano messo due ragazzi coraggio il suo raggio ma sostegno io mi rivolgo fa avevo una ragazza che aveva difficoltà di diciamo di concentrazione e la sutor si ok quindi ora di save the ok e orari parlando invece della della casella treni ma da solo un premio a te o fratello anche per la casella dalla famiglia un premio vero e proprio no però magari si chiede vi qualcosa di particolare oppure qualche sfizio diciamo forse in ambito della pagella quella estiva cioè il passaggio passaggio di trani non hanno un altro forse qualcosa riuscivamo a tenere in qualcosa in più nella paghetta maggio ma niente niente di più insomma non è che c'erano regali per la promozione che ci fici specifici ok spostiamoci adesso a parlare delle sue amicizie scolastiche mamma appunto quali quali sono state mescolate diciamo che la mia la mia amica del cuore è legata al periodo delle elementari e delle medie infatti abbiamo fatto asilo elementari e medie a pisa va vicino a casa mia e quindi ci vedevamo sempre andavamo a scuola insieme studiavamo insieme poi il periodo delle superiori lei ha fatto un tipo di scuola in un altro ci sono state compagne o amiche con cui è andato un po più d'accordo per studiare per fare il viaggio ma se penso all'amica di scuola mi viene in mente da me dalla compagna delle elementari e delle medie e questo è uscito ed è iscritto fanno ancora parte della sua vita quella delle elementari e delle medie no perché io da quando mi sono trasferita lei è rimasta al paese catania sale e diciamo ultimamente riesco le volte che vado al mio paese natale sono tante le cose da fare e non c'è tempo di vedermi con con la mia amica abbiamo sopperito a questa mancanza con queste nuove tecnologie che ci sono le vostre applicazioni tifo workshop sono riesco a sentirmi con la mia amica e quando parliamo ci messaggiamo sembra proprio che il tempo non sia passato ci raccontiamo tutto nella nostra giornata è quello che fanno i nostri figli ormai sono diventati grandi cc kiran rammentiamo le nostre giornate passate dentro garage dolce forno insomma è diciamo anche a distanza però sono chiacchierate molto piacevoli per quelli per quanto riguarda le compagnie del dell'istituto tecnico ci vediamo qualche volta per fare una volta all'anno 2 per fare delle cene però ecco diciamo così niente niente di che parliamo adesso con un paio di domande della sfera sentimentale ti sei innamorata durante gli anni di scuola chi è che di una gran muro che oggi fa battere il cuore è più o meno più o meno morì disposto perché poi e quindi ogni ogni ciclo di scolastico è legato a un certo ragazzo che che piaceva a meno che ci fa alla mia amica però è che diciamo che nel tempo scolastico un vero e proprio fidanzato non ho mai mai avuto in che modo ci si sentiva con gli amici durante la sua infanzia parlando comunque dalle elementari e medie in su prima di tutto con un contatto diretto perché avevamo la possibilità di stare fuori e poi tramite il telefono fisso di casa e le chiacchierate c'erano i genitori di essere molto brevi brevi perché insomma ti sentivi dire spicca dei bimbi io personalmente non la mia amica del cuore avevamo questa forma epistolare e ci scrivevamo lunghe lettere che lasciavamo nella cassetta della forza e quindi spesso quello che non riusciamo a riuscivamo a dirci telefonicamente ce lo scrivevamo e quindi la sera prima di andare a letto leggevamo nella piazza per navate si è che rapporti aver invece con gli altri alunni della classe che non sono quelle amicizie e mai descritto prima sono sempre e sun tuttora una persona molto riservata molto timida però diciamo abbastanza socievole con tutti e quindi anche con le persone che magari mi prendevo meno ho sempre avuto dei rapporti positivi non sono mai stata una persona posso dire che poteva attirare l'attenzione oppure essere protagonista di un evento all'interno della grande della classe però più o meno andavo d'accordo con con tutti questo siano elementari alle medie e alle superiori da diciamo le superiori avevamo creato proprio un gruppo che quindi ha chiamato la palude perché venivamo dalla zona un po la val d'arno un po nebbiosa e quindi gli altri compagni si chiamavano la palude eravamo sette o otto ragazzi tra ragazzi e ragazze che avevamo legato molto e ciò anche dei bei dei bei ricordi di questo gruppo affiatato nell'ambito scolastico e invece come vive stivate per stare in classe all'asilo alle elementari avevamo il grembiule alle elementari noi avevamo bianco con il fiocco rosa e maschietti l'avevano azzurro con il fiocco blu mentre poi alle alle medie e alle superiori vestivamo con l'abbigliamento della moda tra virgolette degli anni 70 80 ricordo in particolare c'erano il i jeans a zampa di elefante oppure pantaloni di velluto a 500 1000 righe che si differenziavano righe più fini ritiene più larghe c'erano maglioni a scacchi tipo rock come cappotti rivolto esempio il cappotto di loden che era un tessuto un po particolare e quindi era una cosa mi andava che andava molto invece avanti qualche acconciatura tipica del liceo periodo dell'adolescenza andavano molto capelli riccioli che queste capigliature molto forte e che non aveva quelli ricci se vi faceva con la permanente e quindi aver avevamo tutti questi bene questi capigliature così forte adesso parliamo del cibo facevi colazione merenda la scuola certamente mi facevo colazione prima di andare a scuola latte biscotti oppure latte dolce fatte dalla mamma perché ci avevo una mamma che particolarmente brava a fare i dolci e quindi quando aveva smesso di lavorare la sua tortina c'era sempre ok andava da super inizio alle superiori portavo anche al mio alla sera il gruppo della palude pezzetti di torta fatti dalla mamma e quindi più o meno ai santi si pagano a portare la merenda a scuola certo certo alle elementari portavo il panino un panino fatto in casa poi alle superiori oltre a qualche pezzo di dolce che però c'erano anche le macchinette che quindi si comprava la colazione alle macchinette e di solito che cosa comprare le macchinette compravo tipo iii bondi bondi motta o il cornetto con la cioccolata oppure prendevo il perché quando andavo a scuola alle ad arezzo non facevo colazione a casa mi ricordo compravamo un cornetto alla stazione e mangiavamo in in treno avevamo un treno e poi magari prendevamo un piccolo snack per per la penna ricreazione della mattina e c'era una mensa a scuola oppure tornavi sempre a casa per pranzo sono sempre tornata a mangiare a casa tranne il periodo delle medie quando avendo sperimentato il tempo pieno ho mangiato alla mensa scolastica e come raramente plastica era ancorata è la rai con enorme erano come sala con dei tavolini apparecchiati con bicchieri piatti e posate e c'erano delle cuoche che cucinavano direttamente confezionato no ancora non c'erano tutte le regole per per le mense ci sono oggi che tendono a prendere più c'è una mensa che far mangiare poi distribuisce alle scuole al tempo c'era ancora la mensa era proprio la mensa della scuola media e quindi c'erano le cuoche che facevano da da mangiare e quali erano le merende dopo la scuola sede facevi d'estate c'era era giocato nell'ultimo periodo maggio giugno di scuola che si è e durante gli altri periodi quello che c'era quello che c'era in casa più o meno qualcosa o di confezionato di fatto trovavo quindi mangiare a casa così ancora merenda non si fermavano per strada insomma qualche forno quindi li festeggia avanti compleanni sia a casa che a scuola a scuola precisamente a scuola a scuola no a scuola non poteva che portare come siccome volte si faceva personalmente nella mia esperienza il portale delle sorte delle bibite delle patatine e passeggiare sull asilo e le elementari a volte anche alle alle superiori no non mi ricordo di una nuova reazione o non ricordo i compleanni mi ricordo che li festeggiamo il giorno del giorno stesso del compleanno con un gruppo ristretto di amici di scuola o in giardino o in casa la domenica successiva compleanno insieme a tutti i parenti perché i miei genitori avevano piacere di festeggiare sia il mio compleanno è quello del mio fratello e passare una giornata insieme a tutti a tutti i parenti e quindi sono sempre stati almeno compleanni di noi figli sono sempre stati festeggiati e ricevi dei regali per il compleanno certamente ricevevano da compagni ricevevo cose tipo cose un po più sfiziose quei trucchi o una borsa oppure profumo dai dai genitori ricevevo c'era il momento in cui mi potevo un può sbizzarrire se avevo una richiesta particolare la potevo ottenere per il mio compleanno ho una borsa o in particolare paio di scarpe o con con il tacco insomma cose che non erano diciamo necessarie per per la vita di tutti i giorni e qualche sfizio con lo potevo lo potevo chiedere per il mio compleanno e anche i parenti ti facevano i regali dai miei parenti soprattutto dai meno ogni ricevevo i soldi e ritornando all'ambito scolastico facevate delle feste in classe per esempio una casa ad esempio i compleanni oppure festeggiava the altre possibilità mi sembra o ricordanza di aver festeggiato all'asilo alle elementari sicuramente l'ultimo di carnevale andavamo più estesi andavamo vestiti in maschera anche perché poi c'era nel paese c'era il carro passavano i cardi e quindi andavamo sopra ai casi a buttare i coriandoli le feste di natale invece c'era la classica decisa di natale e che veniva fatta sempre si sta parlando sempre quanto riguarda gli alimentari cioè la zero perché poi alle medie e alle superiori non facevamo festi se volevamo festeggiare qualcosa ci ritrovavamo che è fermato per conto nostro ci ritorniamo a parlare per un attimo dell'abbigliamento come andrà rivestita scuola che è prima abbastanza ha spiegato però volevo chiederti preparavi da sola i vestiti oppure tra le savane fra genitori sicuramente all'elemento all'asilo e alle elementari i vestiti era mia mamma che sceglieva cosa dovessi mettermi poi dopo alle medie alle superiori decidevo decidevo da sola che cosa che cosa mettermi ricordo io non avevo molta simpatia con i pantaloni mi trovavo molto meglio con gonne lunghe o con vestiti perché stavo stavo più comoda rispetto ai pantaloni ricordo che i pantaloni era un abbigliamento che mettevo quando il giorno andavamo in giro con il motorino cominciato con il bravo e quindi il pantalone in quel caso era era molto comodo perché se magari anche cascati ti potrebbe riparare da qualche sbucciatura e quindi è per esempio abbiamo detto che frequentati comunque anche due persone fisiche durante l'altro fece siano materia la materia a tutti gli effetti una disciplina scolastica e cosa indossavi quando dovevi appunto fare educazione fisica indossavo la sfrutta qualche mastica che erano i pantaloni e la palla giacca che però non è che andavo a scuola con collegate con la susa no avevo sempre il sacchettino con dentro il cambio per fare ginnastica e la mettevi solo nel per dell'ora di ginnastica poi si rivestì vi in modo normale insomma e sapresti quantifica armi quanti abiti possedevi compreso anche di scarpe la prima cosa che mi viene in mente è che avevo i vestiti per la domenica e quindi potevano essere tutti quegli abiti che venivano regalato per il compleanno a vetri erano un po particolare quindi dovevano essere indossati la domenica o in fasi molto eccezionali e poi c'erano i vestiti per andare a scuola è chiaro che tutto questo e fin quando ero piccolino fino a quando che decideva mia mamma che cosa mettere poi dopo no non c'era più l'abito christine senza distinzioni quantificare quanti abiti e quanti quanti scarpe facendo un paragone con voi devo dire che avevo meno meno abili e meno e meno scarpe anche se devo dire che non mi sono mai sentita inferiore o avere qualcosa di meno rispetto al gruppo di amici e amiche che che frequentavo insomma quindi anche se erano meno a vestiti rispetto a quelli da 9ren diamo noi comunque erano sufficienti efficienti sì sì sì sì sì sì così si sa certo è continuamente per le occasioni speciali dei vestiti dedicati certo se in questo caso di speciale trattativa non essere poteva essere la domenica oppure sera domenica cosa facevate domenica magari o davano alla messa ok e quindi doveva avere oppure andavamo a trovare la nonna oppure andavamo a trovare una zia e quindi era l'abbigliamento era un po diverso da quello per cui andava a scuola ufficialmente specialmente quando ero quando ero piccola piccola fino fino a 10 11 anni c'è stata questa questa distinzione dell'abito diciamo dedicato per determinate cose rispetto a quello per andare per andare a scuola era un po la mentalità di mia mamma ma penso che forse un po anche la mentalità del del tempo insomma la concezione di armi sì che magari un vestito che prima era per le cose eccezionali passando a passare del tempo diventava l'abito per andare a scuola perché nel frattempo mi avevano regalato ho comprato un altra cosa per la domenica quindi c'era un passaggio di abiti dalle occasioni particolari a tutti a tutti i giorni quindi comunque non erano riusciti molto diverse da quelli che avresti messo nella quotidianità no no no no semplicemente dedicati delicati perché conservato le basi sono azioni si è dedicata era quello le forze nuove che compravi diventavano che nei giorni per la domenica diciamo e gli altri via via passava il tempo diventa vano per tutti i giorni e infatti se volevo chiedere se vi passavano i vestiti tra fratelli sorelle o comunque tra parenti non segnando comunque avete un fratello in quel caso come assaggio passaggio della camera fratello ho avuto perché eravamo maschio e femmina e poi perché ci corre anche sette anni quindi era impossibile io riciclavano invece i vestiti di mia cugina ecco di alcuni vestiti di nella mia cucina a volte mi venivano passati per andare a scuola ecco perché prive della domenica no per andare a scuola si poteva si poteva c'era questo passaggio di di abiti come mia cugina era cinque anni più grande e più grande di me però insomma poteva stare insomma un passaggio tra me e lei è invece il suo fratello ce nel mio zio era quindi passavamo qualcun altro no perché lui è più piccolo di tutti rispetto al mio vicino c'era troppa differenza e quindi poi sempre stato anche il più coccolato e essendo anche l'ultimo da parte di tutti ha sempre non ha mai recitato nessun abito è invece volevo chiederti se capita se invece di passare i suoi vestiti ad un'altra tua familiare tra cugine e la mia cugina più grande che passava a me e io le passavo alla mia cugina più piccola più piccola di me in qualche volta è capitato però sempre vestiti magari usati pari tempo no magari ti capitava che comprate una cosa che poi sfruttato poco e magari ti passava d'italia perché e allora l'ala passavi alla cugina per non non buttarla perché era sempre buona e quindi c'era un ottica diciamo degli spari risparmio e soprattutto dispiaceva disfarsi di cose che erano ancora buone e quindi tra familiari stretti poteva accadere di passarsi la roba scarpe ad esempio alcune scarpe no non ho mai ricevuto indossato un paio di scarpe di una mia cugina e nemmeno io dopo un mio paio di scarpe le scarpe no quindi volevo chiederti se adolescenziale avevi dei tatuaggi oppure dei piercing o anche di orecchini gli orecchini si 12 buti c'era che li ne aveva tre ma piercing e tatuaggi no diciamo che non erano negli anni 70 non erano 70 80 non erano di moda anzi non erano non erano ben visti perché venivano associati a persone poco raccomandabili magari quindi non è quindi diciamo che neanche i suoi compagni possiede avevano possedevano piercing o tatuaggi sto facendo magari facing e tatuaggi sono diventati di moda più nel recente eccoci rispetto a quando rigione forse qualche piercing si poteva vedere in giro in giro non certo non come oggi perché mi soffermo un attimino a pensare ma non ho un ricordo di dire di vedere anche compagni anche frequentando un istituto tecnico industriale dove c'erano anche tanti tanti ragazzi tanti avere gli studenti con tatuaggi e piercing no volevo chiederti se era mai capitato di sentirsi a disagio per il tuo abbigliamento no mi sono mai sentita a disagio per il mio abbigliamento anche se non avevo abiti firmati o estrosi però avevo sempre un quantitativo di amici che mi permetteva di variare spesso durante la settimana e di sentirmi a al pari di molti dei miei compagni concludiamo parlando delle giornate particolari sempre in ambito scolastico ti ricordi di recite scolastiche oppure esiti oppure giornate particolarmente importanti che quindi si sono rimaste impresse fino ad oggi hanno una giornata è particolarmente importante ricordo un concorso di disegno al tempo delle medie per l'associazione donatori di sangue l'avis che bisognava disegnare rappresentare insomma un qualcosa che identificasse la donazione del sangue essendo una brava disegnatore sia tecnico non tecnico mi ricordo che feci un disegno due braccia molto sfumate è un mese da un tubicino rosso che qui ci passava il sangue e poi scrissi una frase e attraverso quella frase ho vinto il primo il primo piano il primo premio per conto di quanta verso concorso per tutto quanto la scuola è l'apertura per tutta la scuola media prima di prime seconde e terze mi sembrano in seconda seconda media ho vinto più per la frase che per i che per il disegno di camion e che in base è la frase avevo scritto con questo meraviglioso atto di donazione non ha importanza a conoscersi e quindi diciamo sì a susa è piaciuta è piaciuta e poi gis e una gita che mi viene in mente alle superiori è stata la gita del triennio che siamo andati in treno napoli e quindi diciamo la prima la prima uscita abbastanza lontano senza senza senza genitori con i compagni di scuola anche perché alle medie non avevano fatto nessun tipo di cittá e me la ricordo perché nella città molto più pittoresca appena siamo arrivati al napoli ci hanno subito un raccomandato e molto stretti sia bagagli e che perché perdiamo e milan channel 70 80 80 80 79 80 ritenere i suoi slip stretti i bagagli e soprattutto mi è rimasta impressa per un episodio non molto bello perché mentre eravamo nell'albergo a a rimettere principale a mettere le valigie a sistemare a sistemare rivolgere avevamo arrivati da poco ci fu un accoltellamento in strada e siamo rimasti alquanto alquanto scorso il primo gioco ma anche professori e devo dire che rimasero molto scioccati niente di che non ci furono morti che varranno blanc e amare un'ambulanza però devo dire insomma che come prima come primo impatto insomma non è che l'altra città del quinto anno era a parigi però purtroppo mi sono ammalata e non sono potuta andare carte sì peccato e invece nella scuola c'era l'educazione musicale alimentati no l'educazione musicale no io credo di averla fatta alle medie sempre per per il motivo della sperimentazione del tempo pieno e quindi le ore di rientro erano non erano anche perché era facoltativo non era obbligatorio fare i rientri e quindi di un altri enti c'erano queste discipline diciamo un po più creative e ti ricordi e cosa facevate durante queste ore di musica educazione musicale ho imparato a suonare il flauto le prime insomma le prime note con il flauto e quindi facevate dei saggi a fine anno per mostrare progressi magari avvenuto nel corso dell'anno oppure no l'avevamo cioè quello che quello che avevamo imparato lo mostravamo al professore durante durante l'anno ok invece è mai partecipato a manifestazioni studentesche oppure assemblee autogestioni allora le assemblee anni i tempi non erano frequenti che non c'erano assemblea al mese come sto vedendo con i boss con il vostro con i costi superiori ho partecipato a qualche assemblea specialmente a al biennio ma non sono mai stata un'attivista a livello studentesco noi potere ho partecipato ma niente il raramente alla mente soprattutto il triennio in modo particolare era un quando c'era l'assemblea era un modo per poter stare a casa a studiare perché piangere a lungo in viaggio era lungo e quindi rimanere a casa e studiare prepararlo e magari per per qualche materia che certo e allora ci racconti un po che la sua esperienza ed esami il generale partendo partiamo dalle elementari allora l'esame si d'esami di un altro percorso scolastico infatti ho fatti diversi si è detto cinque cicli si che diciamo certo elementari vengo dal periodo che si facesse ho fatto l'esame di seconda e di quinta elementare se non ricordo neanche su che cosa si basava l'esame di seconda elementare se un'interrogazione da parte di maestro se un tema quello di quinta che dove fosse stato un tema e poi un'interrogazione sulle materie principali storia e scienze da parte del del maestro l'esame di terza media era con lo scritto di italiano lo scritto di matematica e poi un'interrogazione su tutte le materie su tutte le discipline non mi ricordo se c'era lo scritto di della lingua mi sembra mi sembra di no mi sembra dell'interrogazione anche quanto riguarda la lingua fosse un interrogazione l'esame di maturità invece quindi scusami per l'esame di terza media non non importa non dovevate portare una una tesina no come si fanno i nomi adesso noi avevamo i due iscritti compri un italiano il compito di matematica e poi c'era diciamo una chiacchierata con tutti i professori e ognuno di loro si faceva una domanda per quanto riguarda non c'era niente da esporre insomma di preparare prima esporre l'esame invece di maturità non mi ricordo di quale riforma faccia parte d'esame che ho fatto io però ricordo della commissione era costituita da un verbo interno che era o no è proprio un professore nostro insomma nostra classe e tutti gli altri erano commissari e professori esterni come sali estremi si basava su due scritti che erano gli scritti di indirizzo io per esempio italiano e poi ho avuto un impiantistica e poi c'erano le uscite quattro materie e tenendo veti dove preparare su due di queste quattro e quindi li e chi lo sceglie vale due materie su cui titolo di preparare si sceglievano noi candidati a vendola con accortezza di fare una scelta che tutta la classe in modo che fosse molto equa perché si poteva correre il rischio che se c'erano troppi candidati che portava nelle stesse materie tele potessero cambiare vicino agli orali infatti il più grosso era era quello conosco conosco ragazze che gli è stata cambiata la materia due giorni prima degli orali e quindi sono andate molto in crisi io fortunatamente no le materie che avevo scelte e cremonese che avevo scelto l'italiano e chimica industriale e queste sono state di materie in cui mi sono preparata alla massiccia e invece la diciamo l'ultimo e tania affrontato nel tuo sito scolastico è l'ultimo a fumare fa c'è stata la laurea nel senso è stata un'esperienza devo dire emozionante trovarsi davanti a tutta la commissione dei professori esporre la tua tesi anche se è stato un percorso di riqualificazione che fatto per le esigenze lavorative che la regione toscana ha permesso di fare però insomma diciamo che quella mattina a esporre la mia tesi è stata questa emozionante insomma abbastanza anche se è vero grande nero grande gli invii però l'eliminazione l'emozione c'è stato come quando ho fatto l'esame di maturità e che come ho fatto l'esame degli elementari e via via perché voglio fare un esame che sempre una certa emozione di casa a tante cose che tutto vada bene tu riesca che tu riesca a parlare tu riesca a esporre quello che tu hai che tu renda merito a quello che hai fatto sì sì sì sì questa qualsiasi età se voglio farle sapere vent'anni all'esame dell'università e con questo abbiamo concluso la nostra intervista nei tuoi ricordi di infanzia e ti ringrazio tanto per la disponibilità grazie a te
L’intervista, dalla durata di 1:21:26 minuti (link: https://www.youtube.com/watch?v=1xf3DdqBigs) si focalizza sulle memorie di Stefania Tracchi. Nata nel 1965 a Montevarchi (provincia di Arezzo), dal 1998 risiede a Firenze e lavora come dipendente della Regione Toscana. Nel corso della sua infanzia, ha abitato in un paese di campagna nei pressi di Montevarchi, con i genitori e il fratello minore. Il suo percorso scolastico propriamente detto si è snodato tra il 1968 – anno in cui ha cominciato a frequentare la scuola materna – e il 1984 – quando ha conseguito il diploma dell’Istituto tecnico come perito chimico. Alcuni anni dopo, ha proseguito gli studi iscrivendosi al corso di laurea triennale “Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro” che l’Università di Firenze organizzò per i dipendenti della Regione Toscana. Ha studiato tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Ottanta: un periodo caratterizzato dalla contestazione studentesca, dal terrorismo e dall’acutizzarsi degli estremismi politici, rammentati nella videointervista quando, in terza media, l’insegnante di italiano discusse con la classe dell’omicidio di Aldo Moro (Crainz 2002, Panvini 2018). Sono tuttavia anche anni caratterizzati da profonde innovazioni nel mondo della scuola e della didattica, come testimoniato anche dal percorso scolastico di Tracchi stessa. Ha infine completato gli studi nel corso di un decennio connotato dalla normalizzazione politica ma anche da un profondo riflusso nel privato (Scotto di Luzio 2020).
Per quanto riguarda la scuola materna, la videointervistata ha frequentato la scuola del paesino, gestito da un ordine religioso. Erano gli anni immediatamente precedenti alla L. 444/1968, che introduceva la scuola materna statale; e infatti il fratello, minore di qualche anno, fu iscritto a una scuola materna statale. I maggiori ricordi sono legati alle feste di fine anno con Babbo Natale e i giochi nel grande giardino. La videointervista prosegue poi con le scuole elementari, frequentate solo in orario antimeridiano. Il maestro, rimasto lo stesso per tutti e cinque gli anni, svolgeva la classica lezione frontale. Trascorreva il tempo libero giocando con il “Dolce Forno” della sua migliore amica. Ricorda la presenza della televisione fin da bambina: fino ai primi anni Ottanta, ebbero una sola televisione in casa, e questa veniva accesa in occasione del telegiornale delle otto di sera e del Carosello, che Stracchi aspettava. Successivamente, quando venne acquistata una seconda televisione, cominciò a seguire con la madre le telenovelas sudamericane.
Più sperimentali le scuole medie, organizzate secondo la struttura del tempo prolungato. Non frequentando il sabato, Tracchi restava a scuola dalle otto del mattino alle due del pomeriggio tutti i giorni tranne per due volte alla settimana, quando restava presso la mensa scolastica per il rientro che, dedicato ad applicazioni tecniche e musica, durava fino alle quattro e mezza. Anche le scuole medie, parimenti a quelle elementari, distavano pochi minuti da casa sua. Di questi anni Stracchi rammenta una maggiore sensibilità verso gli studenti con particolari problematiche, sia nella disposizione dei banchi (a loro era dedicata la fila centrale) sia per le strategie di peer-to-peer adottate. Lei stessa venne “incaricata” di aiutare una compagna di classe. Non ricorda del resto che qualche suo compagno di classe si stato bocciato.
Dopo la conclusione delle scuole medie, continua gli studi iscrivendosi all’istituto tecnico industriale di San Giovanni Valdarno. Con il triennio, tuttavia, si iscrisse all’istituto tecnico “Galilei” di Arezzo in quanto era l’unico dotato dell’indirizzo di chimica industriale. Questa decisione le procurò qualche facilitazione nelle ore di officina meccanica, dove il docente chiudeva un occhio sull’imperizia delle studentesse davanti al tornio. Il triennio, che comportava un lungo pendolarismo tra autobus e treni, è ricordato invece come abbastanza faticoso, in quanto gli spostamenti duravano più di due ore. Per questo motivo, ricorda, preferiva non recarsi a scuola in occasione delle assemblee d’istituto (introdotte con il DL 416/1974). Dei film visti al cinema con le amiche, ricorda soprattutto La febbre del sabato sera e Grease.
L’intervista si conclude con un accenno all’esame di maturità e all’esame di laurea. Del primo viene ricordata l’ansia davanti alla prospettiva che la commissione potesse cambiare una delle due discipline scelte per l’orale; del secondo, Tracchi rammenta l’emozione data dalla possibilità di poter discutere della propria tesi davanti alla commissione.
Fonti
G. Crainz, Il paese mancato. Dal miracolo economico agli anni Ottanta, Milano, Donzelli, 2002.
M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.
G. Panvini, Ordine nero, guerriglia rossa. La violenza politica nell'Italia degli anni Sessanta e Settanta (1966-1975), Torino, Einaudi, 2018.
A. Scotto di Luzio, Nel groviglio degli anni Ottanta. Politica e illusioni di una generazione nata troppo tardi, Torino, Einaudi, 2020.
Fonti normative
Decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n. 416, Istituzione e riordinamento di organi collegiali della scuola materna, elementare, secondaria ed artistica, (GU Serie Generale n.239 del 13-09-1974 - Suppl. Ordinario), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1974/09/13/074U0416/sg
Legge 18 marzo 1968, n. 444, Ordinamento della scuola materna statale (GU Serie Generale n.103 del 22-04-1968), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1968/04/22/068U0444/sg.