allora salver sono qui con essere maestra a chiami in data 12 luglio 2021 per fare delle domande un'intervista per il progetto memorie d'infanzia che vuoi presentare salve ne sono già l'antonella sono un'insegnante in pensione ormai dal 2019 e ho lavorato per 41 anni e 10 mesi nella scuola d'infanzia per i primi 15 anni poi tutti i veri gianni restanti nella scuola primaria e per quale motivo è voluta diventare insegnante e allora diciamo che la mia storia ha radici i familiari nella scuola per cui io sono cresciuta con una mamma insegnante [Musica] convinta te il proprio ruolo per cui mi ha trasmesso questa grande passione vale raccontare di quello che ha fatto fa male che abbiano mezzi la mia mamma è stata un insegnante molto diciamo temeraria che ha dato un grosso contributo contro nella lotta all'analfabetismo perché negli anni subito dopo guerra sia è venuta a vivere qui agli anni nelle campagne circostanti che anni per cui ha fatto aprire una scuola una scuola qui dove siamo adesso in questo momento in questa cosa su questa pallina una scuola dove dove arrivavano tutti i contadini della zona grandi piccoli la maggioranza erano adulti per imparare a leggere a scrivere in ore notturne serali ovviamente era la maschera ispirata molto si è che per calzini gli studi ha fatto niente io purtroppo non ho potuto completare il mio corso di laurea io ho fatto quattro anni di scuola marito istituto magistrale poi un quinto anno allora si chiamava la mia integrativo perché volevo fare la biologa all'inizio non mi piaceva molto studiare biologia anche se vuole fare il salto al piaceva tanto come scuole alla biologia e però poi in contemporanea che c'è il concorso della scuola materna statale quello che uscì nel 76 lo vinsi per cui biologia rimasto disonore della regione mustang sogno e anche se le scienze diamo e e poi niente dopo sono dopo questo quinto anno sono riuscito a fare due anni di università a firenze di magistero e basta perché neanche poi dovuto studiare per fare il concorso anche delle la scuola primaria anche poi vinto due concorsi di anche in sostanza e quindi la iniziato a lavorare a quanti anni ho vinto più un corso avevo che è durato un anno studiato un anno per svolgerlo tutto questo concorso e da 18 a 19 anni quindi io a 19 anni ero già di ruolo quindi scuola materna statale appunto interna anni di primariato solo uno da 18 a 19 anni si che ho fatto una supplenza in una scuola primaria e dopo la formazione al fatto degli aggiornamenti ci moltissimi moltissimi sia quelle obbligatorie e poi se no me li andava anche a cercare quelli che mi piacevano comunque fondamentalmente sono stati i corsi sulla primi anni legati alla creatività legati all'attività l'educazione e poi diciamo quelle legate proprio al bimbo e alla sua crescita mele scegliere un po invece poi gli ultimi anni parlo dell'ultima decade una carriera sono stati legati a alla alla digitalizzazione della scuola ea percorsi legati all'informatica e quindi diciamo l'unico l'unico aggiornamento e col fatto che non riguarda la tecnologia è stato quello sul senza zaino negli ultimi dieci anni poi attacca anche aggiornamenti sui dsa sironi sembrava insieme la rivendicato dagli aggiornamenti sulla dislessia anche quelle tante non fatte online negli ultimi cinque anni disgrafia discalculia si sigla insegnata fino all'anno scorso in asia 109 se e oltre al ruolo di insegnante durante i tre anni ha svolto altri compiti sì io sono stata vabbè quei quattro anni che ero a seiano selvatelle ero fiduciaria del plesso di soia na poi più che altro sempre scelto di far parte della commissione continuità perché provenendo dall'infanzia e passando elementari era molto sensibile al percorso proprio di crescita del bimbo e quindi mi sono sempre fatta inserire come referente il progetto continuità materna primaria e scuola media e poi anche referente dell'educazione musicale e quindi ai rapporti con gli enti esterni comune o associazioni musicali perché secondo me la musica è sempre stata la cenerentola nella scuola e invece secondo me è importantissima nello sviluppo di crescita del bambino è una è una delle due azioni fondamentali quindi ha fatto anche dei progetti sarà sempre con la banda che conte da ora oppure altre mani ma anche quando e russell a terre nella domanda che selvatelle e poi con associazioni culturali ricreative di vario genere ciao finché ho potuto le ha cercate queste attività perché erano diciamo di supporto erano offerte formative andavano aiutare anche quando in difficoltà e come si faceva chiamare dagli alunni e come si rivolgeva a loro o semplicemente maestro antonella e io lo chiamavo per il loro nome [Musica] magari con l'aggiunta di alcuni mezzi usati in mente sono un popolo non ha capito qualche complimento scappava c'è stata differenza tra imparare i nomi all'inizio e poi dopo negli anni imparava più velocemente in che senso sa il nome del vino ed è visibile che sarebbe stato difficile l'inizio imparabili tutti enzo un pochino si difende la solitudine erano nè si avvera all'inizio pochino di più poi diventa la tua una tua se la buona tua dote quella di un pari e abbastanza scelta nelle vendite hai lavorato sia la prima e all'infanzia di come veniva organizzata un po la giornata scolastica che pensiero riguardo alla primaria sia la primaria un po all'infanzia sì diciamo che io mi sono portata di albero poi fanno dopo 15 anni di ruolo nella scuola dell'infanzia poi sono passata la primaria non sono portata dietro questa mia formazione e quindi secondo me il bimbo è sempre stata al centro del proprio percorso formativo e di apprendimento perché a lui che solo creare in realtà che c'è la sua guida se il suo punto di riferimento senso sul porto però né lui lui che al centro del suo progetto processo di crescita e questo diciamo lavorava in una scuola dell'infanzia ringrazio il cielo che ne abbia dato questa asca l'escalation di una mia carriera perché è stato una grande ternativa per me che ho continuato a vedere il bimbo al centro del percorso perché diciamo all'impazzata tutto basato sul rapporto concreto quindi ha continuato a privilegiare anche cinque sensi anche il fatto che il bimbo doveva sperimentare quindi il processo proprio avvenimento su base sperimentale non ritrovato di nozioni assolutamente no cioè lui era artefice del proprio processo sperimentando quello che stava imparando quindi questo mi ha aiutato moltissimo a partire dall'infanzia capito vi ringrazio il cielo era invitato questa opportunità fra karina dei momenti scanditi profetico ma si va a mentre la lazio nord in regole bimbi come qual sia come ci sono famiglie con maggior ragione ci sono a scuola più siamo e più la regola importante il rispetto della regola a volte erano loro stessi a dire masa qui c'è bisogno di organizzarci perché sennò anno nasce cioè l'organizzazione della giornata l'organizzazione della vita scola a scuola era basilare alla fondamentale quindi che gli davo e quello che era impalcatura poi loro insieme a me rifinivano nostro andavano il loro contributo perché se no non ci riusciva arrivare a capo di nulla contro l'uomo scagionare questa giornata segneremo paralizzarla anche nei minimi particolari siano importante anche portato a definire delle regole insieme all'ala un dato molto sì le regole e loro peggio di me addirittura è anche molto severi molto avanti e molto pignoli ai bimbi sono attentissimi d'osservatori e quando da una regola poi chi non la rispetta non allora ti riguarda vedi che sbaglia e l'accettavano più facile che la accettassero perché la val di susa loro che non sentono vite mai capito quindi era fondamentale questo avete saranno attività non funzionava cioè non arrivare al risultato sperato se non c'era la regola normale come in tutte le cose quindi ritiene importante definire le regole quei bambini stessi ci si diceva continuamente come si svolgeva la lezione tipo elezioni tipo si arrivava al mattino che dopo i saluti allora raccontare che alcune cose ci ascoltavamo un po procede ora però oggi sarebbe da fare la matematica le equivalenze poi vediamo noi come si possano elaborare uffici non lo capisco come in cielo bufale ora magari in altri modi o portava altri testi alla limbe gli ultimi anni si guardava come cielo che poneva l'argomento e poi si iniziava esercitarsi quanto sull'argomento e quindi vedere insieme rai un vivo io ho capito allora allora aiuta lui il tuo composto non l'ha capito no e quindi vediamo come si può fare ma poi si è spiegato in quest'altro modo a vedere varie tipologie no perché non c'è una legge che omologa tutti non siamo tutti uguali quindi per insegnare oltre a utilizzare la lezione frontale utilizzava anche altri metodi alternativi si può raccontare alcuni o quali preferisci sicuramente sì dopo una prima fase di lezione frontale e si susseguiva sempre una una lezione fatta di attività di attività dove il bimbo è artefice del proprio apprendimento come appena detto è quindi molto tipo un'officina ecco così le mie quelle che mi diceva la tua in classe tua comicità e sembra un officina perché erano era come un laboratorio costante quindi ripete la prima fase ci voleva era obbligatoria la prima tappa perché quella è la partenza poi in realtà venivano si susseguivano attività laboratoriali dove i bimbi si riunivano a gruppi si formano dei gruppetti oppure chi voleva rimanere da solo liberissimo magari c'era quello che proprio non accettavano nell'aiuto nel confronto con il compagno perfetto il bimbo non doveva interagire con il nuovo argomento col nuovo contenuto che doveva in qualche modo affrontare a modo suo quindi l'importante era sempre rispetto delle regole e il il modo educato e il confronto con gli altri no in gara tutto questo secondo me perché per crescere bene bisogna anche sapersi anche confrontare con gli altri e quindi interagire saper interagire e specie in questa fascia di età della scuola primaria non è facile per loro assolutamente quindi un continuano a porsi ma io come faccio ma lui è riuscito ma lui ha già finito io no quindi a raccontino aiutare vendita in questo percorso quindi l'attività si svolgeva così non ci bastava ma il tempo perché in fretta arrivavamo alla ricreazione o per infettare una ma allora della mensa e magari non avevamo finito tutto quello che ci piaceva fare no quindi anche a bimbi il campo volava in atto in questo modo qui io ho provato a volte a fare mattinate intere di lezione frontale il tempo non passava mai e perché perché era più noioso era più piatto il lavoro no quindi perché no insomma perché non lasciarli a prendere confrontando cena o aiutandosi mi sono chiesto a questo negli anni ecco che poi deve impatto un metodo io vado a raccontare delle creazioni della scattata quando arrivavo a spiegare le frazioni arrivavo sempre di nuovo giorno prima al forno una teglia di schiacciata produceva ora va in b dobbiamo dividere in parti uguali e quindi con un'estrema attenzione ci provavamo le dividevamo e primi da lì saranno 25 24 giornate e si faceva 24 pezzettini uguali e quella dalle questa la 24esimo ognuno di voi mangia di un ventiquattresimo di questo intero che era la teglia di schiacciata pure aver fatto con la cioccolata può però con l'intolleranza vedere in base valente la 1 prova ma come ci prova che non ci siano bambini particolarmente che ha meno problemi un'inflazione e lo puoi fare quel caso lei era piacevole poi ma perché poi si mettevano percettivi insieme allora 22450 due pezzettini oppure quindi se mangio l'intera ne mangio 24 ventiquattresimi quindi vedi che la frazione apparente perché volta ne mangio di una frazione prima di tutta la triglia e quindi ci divertiva si imparava divertente troppo questo è il metodo e quali erano i compiti per casa come erano svolti come li corregge vate sì diciamo il compito per casa io l'ho sempre vissuto inteso come un esercitazione della lezione è svolta il giorno a scuola perché a scuola svolgimento di attività dicevamo appunto che la lezione per casa intesa come l'esercitazione dell'argomento imparato svolge a scuola e quindi non deve essere un momento per il bimbo di consolidamento di consolidamento che è indispensabile per rielaborare i contenuti che appena appena appreso di un momento importante la versione a casa ovviamente il primo deve essere in grado di svolgere da solo il maestro in questo il genitore può essere di qui deve essere di guida di supporto ma non deve sostituirsi al bambino sicuramente se cade ne cade di significato il bimbo deve essere in grado di svolgere compiti pietrate modo tono perché altrimenti vuol dire che a scuola non sa andare a scuola quel giorno mi disse vi fu separato niente quindi vuol dire che c'è bisogno di ripetere la lezione se non riesce a fare i compiti a casa da solo attendiamo un momento di dire implicante del lavoro svolto e faceva che vai la tradizione in classe si molte volte è fondamentale è importante perché dal momento che coraggio insieme al bimbo insieme ai bambini con loro si rendono conto dell'errore fatto molte volte facevo correggere anche a loro stessi che ovviamente con la mia guida per che toccavano con mano ciò fa ero distratto ma sarete quindi hanno messo l'accento no lacca me la sono dimenticata oppure a un acquista di quest'operazione guarda ho fatto un errore di calcolo perché correggevo il proprio errore si rende conto della sei stato distratto oppure se se non ha lavorato in modo concentrato e tempo quindi è importante anche la correzione fatto in classe insieme alle tornante insieme a compagni così come sono cambiati i metodi di valutazione durante gli anni diciamo che è stato un susseguirsi continuo di metodi di valutazione diversi fan passati da giudizio al voto poi veniva giù un'alternanza continua molto giudizio quindi dicevamo l'alternanza tra voto e giudizio ovviamente il voto è più immediato più diretto come tipo di valutazione secondo il mio modesto parere è però per me era anche più faticose da dare diciamo nelle mie incertezze valutare bambini dietro dentro un voto ce n'era più difficile ecco diventavano poi un problema ma perché con il giudizio invece se dai un buono nel buono c'entra di potuto quindi era più facile valutare i bambini parere con il giudizio anziché con il voto è come per me questo è un parere meno quindi alle elementari avrei evitato volentieri dire avvenuti e avrei dato esclusivamente giudizi e l'aveva visto saleh momento della valutazione infatti ribadisco il concerto dico che valutare un bambino è sempre stato per me la cosa il momento del mio lavoro più difficile più complesso e più faticoso mi imbarazza ma mi metteva a disagio perché non puoi come scatolari e come inserirli in una tabella sono individui in pieno sviluppo per cui è difficilissimo per me questa è stata la cosa più difficile e faticosa che avrei proprio aver scalzato volentieri lo so che è un tassello importante per all avrei evitato volentieri e diciamo che [Musica] lì valutavo pensando al bimbo e pensando a come lui avrebbe reagito di fronte a questo voto di fronte a questo giudizio in realtà poi non è così che dobbiamo fare e a me veniva da pensare così ma realtà istintivamente in realtà non è questo devo pensare essere distaccati essere obiettivi e dire questa sola e le prove che il bimbo ha fatto questa l'osservazione che ho fatto sistematicamente durante che son quadrimestre e per cui io lo valuto in base ai risultati che bimbo raggiunto gli obiettivi che ha raggiunto ecco ripeto l'ho fatto ma con estremo estremo sacrificio e ha mai osato conizioni se sì con ricettivo le punizioni diciamo dal momento che già la regola quando poi il bimbo mancava di rispetto della regola scattava la cognizione automaticamente quindi ripeto sono loro stessi a se a volte mi potevo chiudere un occhio perché ahimè ho questo carattere ho sempre avuto questo difetto di essere troppo dolce nei confronti dei bimbi di farmi può prendere dall'empatia e quindi di chiudere un occhio in realtà poi erano i bimbi stessi che mi dicevano ma è stata non è giusto e quindi scattava la punizione funzione scatta automatica e si io ho preso delle decisioni tipo fino a 45 anni fa anche le note nel diario sul quaderno delle comunicazioni con la famiglia quindi comunicava ai genitori il comportamento sbagliato del proprio figlio poi però in realtà ho visto che specie negli ultimi anni e non c'erano risultati non ottenevo nulla con la nota perché la famiglia più delle volte anziché interagire con me e collaborare con la scuola si sì se la ricava come se si estendeva come un muro rifiutava non accettava mai quello che era il comportamento del bimbo rinnegava via in poche parole quello che la scuola gli diceva e quindi ho smesso di farle note perché non avevano più alcun valore e magari mi limitavo a dare compiti in pochino più gravosi per casa o oppure fargli fare lezione in più ecco se mi limitavo a questo perché evita evitare anche di fargli fare la ricreazione non ho mai condiviso molti miei colleghi lo facevano usavano in questo metodo che non ho mai condiviso perché la ricreazione per me era un momento sacro importante per i bimbi perché se vuoi che partecipano attivamente alla scuola alla lezione è amati diritto all'abitazione quindi punirli su quell'aspetto lì non l'ho trovato giusto la sua attività scolastiche e non in didattica oggi è strappo di colori se lasciamo aderito tantissimi progetti e quindi seno così progetti erano previste gite uscite guidate e visite guidate esplorative e molto interessante sento trovato un'attività piacevole interessanti abitanti oltre alla musica anche sull'ambiente e moltissimo venuto come bambini tantissimi con corsi di educazione ambientale dei progetti arrivati all'acqua con la situazione a cuore di santa croce e poi anche progetti di educazione ambientale appunto con la geofor associazioni comunque passante mio obiettivo è sempre stato che deve fare bambini al rispetto dell'ambiente circostante della natura di amore per la natura quindi minima organizzata anche giornate particolari categoria c che selezioni commerciali di particolari della comunità anche teatrali dunque centrali ai bambini hanno inventato storie tipo fanno flora orco veleno cioè dove parlavano dell'inquinamento e dove si parlava potute tematiche ambientali attuali però rivisitati dal punto di vista dei bambini e quindi di scene anno le bambine e qualche volta ha immaginato collettivo televisivo dei ragazzi è il grande nell'aula sì certo spesso bambini parlavano di trasmissioni di liste o di cartoni animati e anche le riallacciavano loro ai contenuti che affrontavamo di volta in volta specie legate alle scienze o la storia e la geografia è capitato molte volte mi fa rilassare lingua araba tesi le foto venivano fatte quelle ultime e poi ho sempre previo consenso delle famiglie ho fotografato molto diciamo il grifo ha voluto perché ho firmato fotografato perché poi ci ricostruiamo insieme a partire i patti percorsi in o di vita vissuta oppure avevano costruito i nostri album che tenevamo a presi nella nostra piccola agorà nella nostra classe se allora si andavano a rivedere molto volentieri ma parlare di come anas e divisi gli spazi scolastici si è infatti l'organizzazione degli spazi dell'aula è fondamentale aiuto per l'insegnante e l'organizzazione degli spazi è fondamentale perché diciamo che ha finito il lavoro il lavoro programmato che la mattina può andare che sono nell'angolo di lettura legge sul libro che sa già da solo vive protonico di vivere gli spazi della della sua classe quindi in questo esempio però sono tanti attesa pure non essendo avendo lavorato una scuola a tempo pieno nel pomeriggio dopo la merenda c'è all'angolo morbida mettiamo lo chiamavamo così dove c'era one cialoni cupa ci si sdraia male si rilassavano un po quindi c'era pure l'angolo delle costruzioni in base all'età dei baby alle attività delle erbe e corapi organizzare gli spazi a che è stato di grande aiuto con tanto di grande ritorno che questi spazi le chiavi che non era 6 non era intento nella scuola purtroppo è sempre avuto ho sempre lavorato in scuole o piccole alcuni fatiscenti anche servizi igienici a scuola informa sconce eccola punto di vista ed inizia quindi ti deve importare nella morte d'arrangiarsi simpatici e vivibile delle costruzioni oppure delle cliniche a casa non c'erano più si scambiavano e quindi insomma si è stato organizzare il materiale e gli spazi insieme bimbi centro stato bello i quali oggetti erano in classe sia appunto oggetti importanti sia per i momenti di relax di gioco diciamo alla rifrazione di potenza sia sia che giochi che ho vissuto con loro io costruito la sua ombra delle tabelline ha costruito l'abaco cold as abbiamo costruito con con l'aiuto di mamma the puzzle di legno tipo l'italia con tutte le regioni abbiamo costruito di domino con i numeri sulle frazioni quindi in dei giochi costruiti da loro o con l'aiuto anche dei loro familiari che poi gli invitati nella quotidianità usavano che quindi si divertivano e non accorgendosene rinforzavano certi contenuti ma sicuramente se nei cece crocifisso e ce l'ho sempre trovato nella nota che ce lo lasciamo volentieri anzi se non ce l'avesse trovata ci avrei messo ordine in una materia ha messo bambini non filippo assentato degli stranieri di tutti grazie a monica ferrovia e poi le mappe ovviamente e carteri grafiche mappe le tabelline le tavole di grandissimo aiuto proprio a fare l'equivalente parlamento le piace molto tanti anni e matematica quando si arrivava dalla terza in poi è il m il libro il chilo e metro quadro tra questi erano nè un cartellone che bellezza la cartelloni utili quindi molto importanti e lo sono mai capitate situazioni in cui uno col un si sono sentite a disagio non avere la stessa attrezzatura didattica o anche l'abbigliamento di stefano magni certo se così è capitato spessissimo stanno e coinvolgere tutta la classe già non fa sentire e far sentire bimbo in questo caso che è toccato può essere capitato nelle uscite e magari non avevano che so il cappellino come si era chiesto non tutte uguali o la maglietta tutto quale per ecologici all'interno del museo come parco oppure allo stadio insomma dipende è capitato molte volte tra l'importante è sempre smorzare 96 disagio l'accento a milano non colpevolizzare il bimbo perché probabilmente è stato un disguido della famiglia quindi noi hanno ricordato abbastanza la mamma prevede di investire in un certo modo di dargliela midrand ad un certo modo ma piuttosto si dica ma senza farlo sentire no da solo è arrivata prima anche di questa situazione cosi anche lei e certi molte volte è capitato specie la merenda e teneva sempre le sporte perché spesso li avevano merenda e poi è capitato si dà anche del materiale scolastico di forlì la nato e su come o quant'altro perché magari il nuovo numero messo i disabili i fan forza troppo altre volte per ammirando ti ricordi le medaglie degli alunni cosa stavano se diciamo da un estremo all'altro magari c'erano i soliti lingue che portavano doppia merenda trippa merenda e poi c'era quello che invece non aveva mai neanche pure quello che sistematicamente aveva patatine o merende non certamente salutari e quindi abbiamo aderito anche come plesso scolastico spesso a progetti tipo la frutta a scuola la merenda scuola dove fornivano la colazione uguale per tutti però sono stati episodi spiace anni ma l'hai capito a 12 anni basta oppure tecnica o e ad ogni nota voli mandano i cuscini e importante era che tutti mangiare qualcosa la parigina leva doppia divenire ci offrite la distribuisce aveva vivete ecco è sempre lo spirito cioè diciamo ispirare bimbi a spronare bimba la collaborazione all'aiuto reciproco sì invece a mensa cosa mangiavano è immensa purtroppo libri nella maggioranza degli invii rifiutavano rifiutavano sistematicamente frutta e verdura e anche la carne foto e quindi passa bianche erano molto abitudinari nonostante le stesse cose la maggioranza di vino erano propri bimbi disposti ad assaggiare la assaggiare cibi anche nuovi per di comodo ci conosceva quindi poi erano veramente pochi la maggioranza molto abitudinaria vicina al mangiare sempre le stesse cose e quindi ha sempre assistito a un grande spreco mi rammarico ma grande spreco di cibo anche perché le quasi nella nascar e dietologo in parte da ragazzi c'era un programma settimanale e quindi nella carne john del pesce e formaggi e quindi le verdure c'erano sempre però diciamo era un progetto proprio voluto quindi seguito dalle luci la posta come pediatri però diciamo nel binario gratuito queste di essere quando c'è la brezza tv o le monetine più fitte il resto alla domanda vestita è sempre molto con una comoda scatto basse sempre abbigliamento molto pratico perché ha continuato a dare a loro un vino assolutamente lamento fondo e i bambini aveva sempre indossare il grembiule o vi erano molto particolare che rimarrà nella versione allora c'era periodi dell'anno molto piacere molto caldo giugno in cui ponevo più perché c'era veramente caldo e tessitori la stessa davanti ad essa sono andavo a fare la musica dipende da che attività loro si muovevano ballavano solito dieta base alle attività proposte e per quanto riguarda la relazione da colleghi che trasporta ira quelle altezze napoli diciamo sempre autori buoni rapporti e l'unica cosa diciamo un po riferimento a questo momento da un pochino [Musica] fuori dalle righe ecco diciamo che la didattica tradizionale la lezione frontale chelsea rimozione della famiglia non proprio quando era quello che sei stata una stretta quindi perché devo fare attività laboratoriali la maturità di gruppo quindi magari alcune colleghe avevano un po da ridire sul momento no questo è il male non bisticciato con nessuno e magari mi son sentita delle critiche a borsano trovate create a questo mio modo di lavorare con 100 100 piccoli discussione nei confronti ha nascosto il fatto invece per quanto riguarda la relazione con la famiglia a superare un po dei rapporti da insegnanti e genitori diciamo questa mia lunga carriera questo cambiamento specie nel cambiamento repentino degli ultimi 20 anni nell'ultimo decennio poi è stato precipitoso un cambiamento dice premetto che ho sempre avuto ottimi rapporti con le famiglie ma gli screzi però specie l'ultima il classico avuto mandato alle 19 diciamo ii tempo qualche qualche diverbio ma sempre nella con alcune famiglie perché perché perché non accettavano la critique non accettavano il suggerimento che la scuola gava attraverso mi insegnate le mie colleghe che non accettavano nessun alcun tipo di critica nei confronti dei profili 15 sulla totale e quindi fino in vetta mio figlio perfetto una vera ma col proprio figlio e questo lo so che è veramente delle terre mia magnante se ci si pone così sulla difensiva basta no non costruiamo neamente non c'era con diverse famiglie a lanciare possibilità di dialogo e di collaborazione e questo mandato veramente fastidio il dispiacere e quindi anche coi luoghi che i colloqui nel campus e non può cambiare si si io sempre a me povere le colleghe sempre allungato tempi lunghissimi con i colloqui genitori perché piaceva parlare con loro dei nostri bimbi e cammina tra l'altro giorno peggio di prima che la mente e spesso mi trovavo a tagliare corto perché tanto non era vero però il collateralismo con non c'era la voglia di ascoltarlo propria capacità angelo so stabiliti care e quindi quando non c'è la scuola antonio ciano più coloro che non è quindi un soliloquio non a colloquio e quindi diciamo specie per ripetere l'ultima data dell'ultimo quinquennio o altre grato questo tipo di difficoltà come tonalità non costruita una colomba e può capitare che entrati ci siano bambini certificati best se come si comportava di fronte a queste situazioni generali e ripeto e lo spirito di collaborazione attività di tutorato [Musica] didattico attività di supporto poi anche individuale ma sempre fatto in modo non ci andrei a far sentire al bimbo il peso del proprio disagio che altrimenti lo penalizzi due volte no quindi assolutamente mai anzi seggiano league che avevano segnato i problemi magari erano portati o più bravi di altri con altri sotto altri punti di vista quindi che saluto definibili che non parlavano marchica collegio a marcelo corde cenavano benissimo settimanale di valorizzarlo e ripromesso che l'aspetto capito mi andava a gratificarli ma dove davanti capace e quindi anche l'attenzione costante a non accentuare il loro disagio anzi a supportarli moralmente e psicologicamente questo ecco ai ragazzi bambini stranieri sia mai trovata di fronte a problemi di integrazione e molto basse e mi son sentito anche solo perché solo con italiane perché nessuno può alla fine ci ha dato una mano se l'aria blera inizierà ad andare quindi vede che non parlava una parola l'italiano [Musica] con tradizioni usanze completamente diverse le nostre te li devi far lavorare insieme e sei sonate quindi primi tre fuori le tue le tue lazar ce li tira fuori tutta perché i miei moralmente ha bisogno che tu vada collezioni e tecnicamente e devi dare quello calcio diventa alle scuole per insegnare le vedo delle fa star bene e molte volte mi sono sentita sola di fronte a questo capisco che sia stato un evento particolare duranti segnali in un anno sono arrivati dei bimbi ce l'avesse fratelli però non ha saputo mai avuto uno straccio di doyle incoronano è arrivato un gommone questo c'è la fetta l'assistente sociale e quindi veramente stravolti nelle mese essendo un altro siamo riuscite con le colleghe a far ripetere serenamente la scuola poi si hanno imparato qualcosa meglio ma almeno dei momenti serie vale la pena andarci questo è il nostro obiettivo e arresti i bambini sono campi ci studiamo di alle tecnologie secondo lei questa uso delle ripercussioni sui bambini molto molto infatti noi insegnanti ci stanno aggiornando le colleghe stanno facendo tuttora avete anche nella scuola ne metta troppo è però fatto un salto di corsi di aggiornamento e anche sul bullismo sulla curiosità leggere sulla valutazione digitale sulle elezioni digitale o l'uso della lingua quelli come fare un ipertesto con i bimbi e abbiamo costruito anche noi tanto ibrido tante tante ci siamo costruiti dopo tante lezioni ma alla fine hanno prodotto dei risultati multimediali se poi abbiamo condiviso con altre classi insomma qualche cosina stata fatta negli ultimi anni è ovviamente la scuola sta ha preso questa strada cioè tutta rivolta tutto l'anno ma ogni volta ha messo il digitale come tutta la società quindi la scuola fa parte della società e fra ci terrei a dire una cosa alla quale tengo molto che il bimbo anche se si chiamano nativi digitali come ci vogliono dire giustamente io lo vedo anche nelle costruzioni sono propensi all'uso di del tecnologico però non ci dimentichiamo mai che sono visibili che hanno bisogno di esperienze sensoriali le esperienze basilari per la loro crescita e quindi per un processo di crescita sarano non dobbiamo scavalcare certi più certi certi tasselli in alcuni è qualcosa che viene costruito mattone su mattone e quindi pervenga vegetale ma senza cancellare dimenticare di fondamenta che che è e che solo l'esperienza concreta della vita quotidiana reale questo ci dà infatti mai raccontato che lei miei green dam mi faceva anche un portale con la strada non era la verità voglio mali anche la geometria alle forme specie nel primo ci riferiamo sul primo ciclo nazionali tempo non fossi prima seconda e portavo via la sabbia come di sabbia e si faceva impronte per esempio sulla sabbia quelle forme oppure si impastava si chiama la pasta di sale si faceva le figure solida differenti figure piane un figlio da solide oppure se abbiamo piantato gli ortaggi le aveva fatte le marmellate con i nostri piloti ne abbiamo fatte tante ma perché il bimbo deve favorire che è tutta una causa un effetto la verità quindi se io faccio una cosa poi è una conseguenza di quello che prima era fatto è questo invece nel tempo vede poi si sta un po trascurando parlo in generale livello della società perché questo stanno diventando un polo pacchetti se i fratelli se fai ma in palestra potrà inglese partita tra realtà magari nel gioco libero nella sperimentazione diretta con le cose costruiscono qualcosa di loro no perché con tutto programmato da una veduta del tutto già preconfezionato la chiesa da qualcun altro mi ha raccontato che ha scritto libri cina non intendo porre signora mcauliffe ne vuole parlare un pochino brevemente le alte scorsa legatissima nei secoli potini e tre di questa mutanda rassegnavano durante periodi della prima pandemia potuti leggere qui due mesi è stato un distacco enorme sia per me che per loro è allora che le ossa lunghe telefonate ogni giorno col grande che ora ha compiuto 12 anni e la discussione a 11 insomma abbiamo aumentato una sola ragione perché lamentava lui e il comitato a riscriverla piccole letto risposta con la scritta lui e niente poi i piccolini che può dire piccolo e motivata la parte grafica abbiamo aumentato il vicino di master e l che rimane a ricordo di questo brutto momento del co lead spero che sia un ricordo che prima positivo possibile è neanche stato per riempire vuoto ma se ventino costituito missili distanza e nata così le interviste inventate un attimo nell'argomento covip come è stata la didattica la distanza è un disastro allora io l'ho vissuta l'ho vissuta attraverso miei ricordi e quindi anche se arrivano io proteggo lettera la convenzione fresca pista tra i miei nipoti su 35 ci sono ricette la piccolina che faceva sparire infanzia con gli altri quattro hanno vissuto le relative a distanza è stata dominata questo fa paura dura perché tutti ladri disguidi o distruzione degli strumenti e quindi non il telefono che non fa il computer che si spenderà di questo poi è mancato proprio i rapporti umani e di questi bilingue po disorientati demotivati come satana molto demotivati quindi come figlioli qualità dei genitori io come nonna lo dovuti tanto tale sforzare a fare le elezioni si chiede in alta valle parola molla quindi ben venga la scuola e ben venga lavorare insieme agli altri compagni e gli insegnanti perché diciamo si è toccato con mano di quanto sia basilare è importante con fronte dall'area mantiene quotidianamente cioè non è tale scuola è così è una forzatura c'è una scuola per finire c'è un messaggio io volevo andare alle future si ri di co grandi filippo coraggio quindi possiate siate tenaci siate già allora voglio fare intanto una premessa questo che io devo tanto volentieri vi su tutto ciò che riguarda la scuola e la mia vita che farà sempre parte della mia vita per cui abbiamo vissuto nella scuola che credo nella scuola la scuola italiana poi per me è eccellente e ci sono delle persone favolose e quindi bisogna veramente non non buttare via tutto quello che è stato fatto quello che viene fatto e diciamo ci vuole tanto coraggio tanta passione tanta pazienza secondo me quello che ho detto sopra il mio modestissimo parere su tutto e non voglio segnare per nessuno anzi c'è tanto da imparare sempre è però quello che vi dico coraggio nulli perché è sempre più difficile di questo questa professione la verità quindi alla professione è bellissima così come è difficilissima ti dà tanto ti dà tanto ti riempie la vita veramente a riavere ringrazio ringrazio non so chi è che mi ha fatto fare perché lo rifarei da tempo tutto qualche altro stato bellissimo e mi auguro tanta fortuna allora killing grazie per esserti prestata per le parole di rete e di alte e bellissima e ti ringrazio ciao buona fortuna a viverci
L’intervista, dalla durata di 52:03 minuti (link: https://www.youtube.com/watch?v=NB_l9sT3q9I) riguarda le memorie professionali di Antonella Angello. Nata (presumibilmente) nel 1957 a Chianni, in provincia di Siena, ha lavorato come insegnante nelle scuole dell’infanzia dal 1976 al 1991 e, successivamente, come insegnante nella scuola primaria; dal 2019 è stata collocata in pensione.
Come spiega nei prodromi dell’intervista, la decisione di diventare maestra deriva dalle sue esperienze familiari. A questo proposito, è stata d’ispirazione la figura della madre, ricordata come una maestra molto coinvolta e convinta del senso e del significato del proprio lavoro. Trasferitasi a Chianni (in provincia di Pisa) nei primi anni della seconda guerra mondiale, si è impegnata sul fronte educativo, seguendo la costruzione e la fondazione di una scuola da adibire a corsi di alfabetizzazione per la popolazione rurale dei dintorni. Angello non approfondisce ulteriormente, ma, presumibilmente, si riferisce qui ai corsi popolari di classe A (prima alfabetizzazione) o B (consolidamento dell’alfabetizzazione) istituiti dal Ministro Gonella nel 1948 (De Giorgi 2016, 162-220).
Per lei è stato dunque naturale continuare il percorso materno, iscrivendosi all’Istituto Magistrale. Iscrittasi alla Facoltà di Magistero, non completa gli studi in quanto concentra le sue energie sul superamento dei concorsi per l’insegnamento: quando vince il concorso come insegnante di scuola dell’infanzia, nel 1976, ha diciannove anni e un anno di precariato alle spalle. Dalla sua esperienza nelle scuole d’infanzia, destinata a durare quindici anni, confida di averne tratto la consapevolezza dell’importanza dell’esperienza prassica e sensoriale nella crescita degli alunni: «secondo me» afferma infatti dal m. 8.33, «il bimbo è sempre al centro del proprio percorso formativo e d’apprendimento perché è lui che se lo crea in realtà tu sei la sua guida il suo supporto però è lui è lui che è al centro del suo progetto processo di crescita». L’accento sulla dimensione laboratoriale dell’apprendimento è destinata a marcare il percorso d’insegnamento di Angello, che afferma di esser ricorsa alla lezione frontale solo in rari e determinati momenti: a esser privilegiate, infatti, erano le occasioni di apprendimento attivo, con un approccio che non ha mancato, confessa, di suscitare qualche dubbio nelle sue colleghe. A questo proposito, racconta di come, nello spiegare le frazioni, introducesse l’argomento ordinando una grande teglia di schiacciata su cui lavorare con gli alunni. Altro aggancio con la realtà quotidiana consisteva nell’introdurre la giornata con il resoconto di quello che gli alunni avevano vissuto nei giorni precedenti, il che le consentiva, ad esempio attraverso una particolare trasmissione televisiva, di collegarsi all’argomento che intendeva trattare (Bravi 2021). La consapevolezza dell’importanza di coinvolgere gli alunni nella definizione delle regole è un’altra delle eredità che la videointervistata attribuisce alla scuola dell’infanzia. Del suo lavoro, tuttavia, il momento che le creava maggior imbarazzo riguardava la valutazione degli alunni. Ha vissuto, con il DL 137/2008, il passaggio dai giudizi alle valutazioni (poi abrogati nel 2020 dal Ministro Azzolina), transizione che la ha provocato un certo disagio nei confronti degli alunni perché «è come inscatolarli e inserirli in una tabella» (m. 21.44).
Per quanto riguarda i corsi d’aggiornamento, afferma di aver sempre cercato di frequentarne il più possibile. Tuttavia, mentre i primi anni i suoi interessi erano diretti ad approfondire la psicologia infantile e la creatività, negli ultimi anni ha cercato di aggiornarsi sulle nuove tecnologie e sull’informatica. Molte anche le occasioni di aggiornamento su alunni con Dsa e Bes, secondo le linee tracciate dalla L. 170/2010 e dal D.M. 27 dicembre 2012.
Per quanto riguarda il rapporto con i genitori, Angello afferma di aver assistito a cambiamenti sostanziali, che hanno condotto a diversi screzi e incomprensioni. Secondo lei, negli ultimi anni è maturato un atteggiamento di sfiducia nei confronti dell’istituzione scolastica, che li ha condotti a rifiutare qualsiasi tentativo di confronto sui propri figli (e per converso, sul proprio metodo educativo). E infatti, a questo proposito, Angella afferma al m. 39.01: «non accettavano la critica, non accettavano il suggerimento che la scuola dava attraverso me insegnante o le mie colleghe quindi non accettavano alcun tipo di critica nei confronti dei propri figli quindi chiusura totale quindi figlio impeccabile figlio perfetto non era mai colpa del proprio figlio».
Fonti
G. Bandini e S. Oliviero (a cura di), Public History of Education: riflessioni, testimonianze, esperienze, Firenze, Fupress, 2019.
L. Bravi, La televisione educativa in Italia. Un percorso di storia sociale, Roma, Anicia, 2021.
F. De Giorgi, La Repubblica grigia. Cattolici, cittadinanza ed educazione alla democrazia, Brescia, Morcelliana, 2016.
Fonti normative
Legge 30 ottobre 2008, n. 169, Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università, (GU Serie Generale n. 256 del 31-10-2008), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2008/10/31/08A08012/sg
Legge 8 ottobre 2010, n. 170, Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico, (GU Serie Generale n. 244 del 18-10-2010), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2010/10/18/010G0192/sg