Con la sua solita scrittura magistrale ed evocativa, Erri De Luca scrive il racconto Il pannello in cui troviamo un affresco di una classe napoletana dell’anno scolastico 1966/67, una “seconda liceo classico” che si rapporta con l’avvenenza di una giovane supplente, gli ardori adolescenziali, ma anche il primo confronto con la riflessione tra omertà e solidarietà. Il pannello è esattamente il pezzo che gli studenti svitano dalla cattedra per poter guardare le gambe della bella insegnante che indossa una minigonna. Questo gesto scatenerà le ire del preside (che minaccia una sospensione dell’intera classe), ma soprattutto la reazione del professore di greco, un uomo che in molti aveva acceso la scintilla della curiosità e del sapere. Con un discorso che somiglia a quello di un moderno Pericle davanti all’assemblea, egli impartisce ai suoi studenti una lezione indimenticabile, sulla vita e sul ruolo della scuola nell’educazione dei cittadini di domani.
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Roma TrE-Press - In collaborazione con il Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” (MuSEd)
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2785-4485
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