MM – CpB, Maria Montessori – Collezione privata Bertolino
Figurina Liebig appartenente alla serie dedicata a sei celebri benefattrici italiane (e ad altrettanti diversi prodotti commerciali): Alessandrina Ravizza (1814 – 1915), Laura Mantegazza (1813 – 1873), Santa Francesca Cabrini (1850 – 1917), Adelaide Ristori (1822 – 1906), Rosa Govona (1716 – 1776), e appunto Maria Montessori (1870 – 1952).
L’immagine e il testo riportato sul retro, vere e proprie micronarrazioni biografiche, sottolineano alcune tappe importanti della sua vita. In alto a sinistra la Montessori, nella sua veste di giovane laureata in medicina, è impegnata nel suo lavoro presso la clinica psichiatrica di Roma. Accanto viene raffigurata in piedi su un palco rialzato in chiara posizione oratoria mentre si rivolge ad un pubblico di soli uomini intenta, forse, a sostenere quelle sue teorie sull’educazione dei bambini che sconvolsero il mondo pedagogistico. Nella parte bassa dell’immagine, vediamo invece la Montessori già anziana in un momento successivo della sua vita probabilmente in veste di Ispettrice, nomina che le fu conferita dall’allora Ministro nel 1922, limitatamente alle scuole nelle quali si stava applicando il suo metodo. I bambini seduti a due a due nei banchi e l’allestimento dell’aula configurano una rappresentazione tradizionale del fare lezione in classe, ovviamente molto lontana da una impronta Montessoriana.
La Tavoletta Liebig, preparato per brodo con aggiunta di grasso ed estratto di carni, il Lemco, condimento a base di glutammato, e il Vegedor, squisito brodo vegetale estremamente economico, sono tre dei prodotti pubblicizzati.
Fonti bibliografiche:
Nuti G., Bertolino F., Filippa M. (2021), “Una microstoria iconografica di Maria Montessori a 150 anni dalla nascita. Figurine, monete, francobolli”, Special Issue MeTis – Storie dis-seminate e impliciti della storia collettiva, V. 11(1), 2021, pp. 113-140.
Bertolino F., Filippa M. (2022), “The image and thinking of Maria Montessori in popular iconographies and historical-educational sources”, Vita dell’infanzia, LXXI, n. 5/6-7/8, pp. 169-179.