Fonte: U. Ojetti, Il pittore Anselmo Bucci, in Dedalo - Rassegna d'arte diretta da Ugo Ojetti, Milano-Roma, Bestetti e Tumminelli, V, 1924-1925, p. 392.
Nel dipinto La scuola, di cui viene qui pubblicata una riproduzione tratta da un articolo di Ugo Ojetti sulla rivista «Dedalo», è raffigurato l’interno di un’aula scolastica. L’ambiente è reso con un illustrativismo di gusto ottocentesco che Ojetti loda come «osservazione obiettiva del vero» lontana da «schemi idealistici o decorativi», riconducendo la pittura di Anselmo Bucci al cosiddetto «ritorno all’ordine», inteso come riappropriazione dei valori plastici e recupero della tradizione pittorica italiana. La scena è ripresa dal punto di vista dell’insegnante-spettatore che dalla cattedra osserva frontalmente la classe composta da sole allieve. La posa statica e rigida delle figure, le pareti spoglie e adornate solo con i ritratti dei Re Savoia, le file strette di banchi disposti uno dietro l’altro in ordine geometrico, con poca libertà di movimento per i bambini, descrivono una tipica lezione frontale. L’opera è stata presentata nel 1924 alla XIV Biennale di Venezia nella sala dedicata al gruppo Novecento, di cui Bucci faceva parte. Non è stato possibile rintracciare la sua attuale collocazione.